Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ROMA Fa discutere il senatore Gentile (Forza Italia) con la sua visione di una sorta di aborto a punti. La proposta di applicare, dopo k prima interruzione volontaria di gravidanza, un ticket del 50 per cento del costo dell'intervento e rendere a totale carico del paziente ogni intervento successivo vede già dalla sua parte, sia pure con parole prudenti, Sirchia. «Pur non conoscendone nel merito i contenuti - ha dichiarato il ministro della Salute -, apprezzo la proposta di Gentile e i suoi motivi ispiratori, cioè la necessità di evitare che l'aborto sia considerato a scopo anticoncezionale. Tecnicamente, va approfondita». Ha poi sottolineato che «proprio i consultori dovrebbero essere i più attivi nel dare un counseling alle donne, facendo loro capire che si tratta di un modo di procedere sbagliato». Ma è andato oltre, mostrandosi possibilista sull'eventualità di modificare la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza: «Rivedere una legge, sia per valutarne gli aspetti positivi che negativi, è comunque auspicabile. Non credo ci sia nulla di immutabile in una società che cambia continuamente, quindi anche vale sempre la pena di ripensare quello che è stato fatto e quello che si può fare di meglio». Insorgono i Radicali italiani «Non dubitavo del fatto che il mullah Sirchia avrebbe gradito la proposta di ticket sull'aborto - osserva il loro segretario, Daniele Capezzone -. Del resto, quando il ministero della Salute sembra retto da talebani, c'è da attendersi questo e altro». Capezzone si dice «sorpreso» dai toni usati. «Come fa il ministro a parlare di aborto come metodo contraccettivo? Davvero pensa che le donne si divertano a interrompere una gravidanza? Davvero immagina che sia felice chi si trova nelle condizioni di prendere una decisione così drammatica?». E, alla proposta di introdurre un ticket sull'aborto, ne contrappone subito un'altra: «Si faccia, invece, saltare il blocco, valido solo per le donne italiane, in Europa, della Ru486 (la pillola del giorno dopo, ndr), e si apra una grande campagna informativa sulla contraccezione». Anche Barbara Pollastrini coordinatrice delle donne dei Ds contesta Sirchia: «Il ministro sa che da quando c'è la legge sono diminuiti gli aborti? Sa che per le donne l'interruzione volontaria di gravidanza è un trauma e un dolore ? Sa che l'unica prevenzione possibile è quella dell'informazione sessuale, della prevenzione e dell'accoglienza visto che oggi le più bisognose di essere informate, le più svantaggiate, sono le donne emigrate ? Sa - aggiunge - che con i tagli imposti dal governo si stanno chiudendo i consultori?» Pure Alessandra Mussolini è contraria al progetto di Gentile. L'esponente di Alternativa Sociale lo definisce una «proposta indecente», tirata in ballo per «fare cassa» sui drammi personali. La parlamentare si chiede come possa essere accolta un'idea del genere, che ignora il dramma nascosto in ogni aborto, «per favorire il risanamento delle casse della sanità». E conclude: «Anziché pensare di incassare soldi sugli aborti lo Stato dovrebbe investire per evitare il ricorso alle pratiche abortive quando ricorrono motivi di natura economica. Ritengo grave anche la dichiarazione di disponibilità a un approfondimento del ministro Sirchia». Getta acqua sul fuoco Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico: «Polemizzare a pochi giorni da ferragosto e a camere legislative chiuse su temi importanti non è né utile né produttivo». Ci sarà tempo per farlo in seguito.

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Aborto: per i consultori si ampliano le funzioni

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