Di parere del tutto diverso, il vicepresidente del gruppo dc del Senato, De Giuseppe, il quale, viste respinte le richieste secondo cui i consultori avrebbero dovuto convincere la donna a non abortire e coinvolgere il padre del nascituro, ha detto polemicamente: «Il composito gruppo abortista, raggiunta una difficile intesa, ha temuto di portare alle logiche conseguenze un serio confronto parlamentare su di un tema importante di prevenzione ed ha rifiutato qualsiasi possibilità concreta di utile convergenza» .