Considerando la piccola mole di queste isole, sentiamo maggior meraviglia pel numero dei loro esseri aborigeni, e per la ristretta cerchia di questi. Vedendo ogni altura coronata dal suo cratere, ed i limiti della maggior parte delle correnti di lava ancor distinti, siamo indotti a credere che durante un periodo geologicamente recente, lo sconfinato oceano coprisse qui ogni cosa. Quindi, tanto nello spazio, quanto nel tempo, ci pare di esserci in certo modo avvicinati a quel grande fatto - quel mistero dei misteri - la prima comparsa di nuovi esseri su questa terra."
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Alcune razze, come p. es. gli Aborigeni australiani, si trovano ancor oggi in condizioni paragonabili a quelle dell’uomo del Neolitico. Ma quando e come è nato il primo essere cui si possa dare il nome di uomo? Ecco il problema: trovare il predecessore dell’uomo, l’anello di congiunzione fra l’uomo e le scimmie.
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Gli aborigeni Americani, i Neri e gli Europei differiscono fra loro nelle facoltà mentali come qualunque delle altre tre razze che possano venire citate; tuttavia io era continuamente colpito, mentre viveva cogli indigeni della Terra del Fuoco a bordo della Beagle, da molti piccoli tratti di carattere, che dimostravano quanto le loro menti siano simili alle nostre; e ciò seguivo pure con un nero puro sangue, col quale ebbi l’occasione di essere in intimità.
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Ma nel caso di un'isola o di un paese parzialmente cinto di barriere, che non potrebbero essere sorpassate da nuove forme e più adatte, vi sarebbe posto nell'economia locale per quegli abitanti aborigeni che venissero in qualche guisa a modificarsi; che se l'area fosse aperta all'immigrazione, quello stesso posto si sarebbe occupato dagli intrusi. In tal caso ogni leggera modificazione, che nel corso delle età potrebbe aver luogo, tenderebbe a perpetuarsi quando fosse in alcun che vantaggiosa ad una delle specie, meglio conformandola alle proprie condizioni alterate: e l'Elezione naturale avrebbe così un vasto campo per l'opera di perfezionamento.
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