Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: abolizione

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Il partito polare e le elezioni comunali

388108
Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

395336
Toniolo, Giuseppe 4 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
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Nella Gran Bretagna gli effetti della diminuzione dei prezzi cereari, per la abolizione dei dazi produttivi dal 1846 in poi e per gli afflussi granari dall'America, trapassarono per questi tre stadi. — Si esaltò dapprima (per rinvenire compenso del deprezzo nell'aumento in quantità del prodotto indigeno) la febbre di ardite e dispendiose migliorie del suolo, il cui capitale fondiario in genere dal 1850-76 si trovò aumentato da 10 a 20 miliardi di franchi (Caird). — Ma tocca fra il 1891-99 la massima depressione dei prezzi, scemata la rendita del 28% e nel 1895 il valor della proprietà del 46% (e più nelle terre sature di capitale che nelle leggere), ridotto a metà il profitto dei «farmers» (finanzieri), emigrati o inurbati i volghi campagnoli, — il limite dei terreni dissodati nelle zone più alte e sterili si restrinse, mentre nel piano per buona parte le terre arative ritornarono a pascolo, o furono mutate in parchi. — Infine sulle terre di grande condensazione capitalistica rimase bensì in buona misura infruttuoso il capitale di miglioria permanente; ma quelle non furono perciò abbandonate, per la impossibilità di trasformare ad altri usi la enorme capitalizzazione fondiaria; e attendendo l'avvenire furono converse ad altre colture e specialmente a prato; sicché lo spazio perduto dalla agricoltura fu guadagnato dalla praticoltura (bestiame e caseificio).

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