«Prego vivamente il giornale La Stampa di voler pubblicare la mia lettera sollecitamente, perché di attualità viva in questo periodo di iscrizioni alle scuole, le seguenti note: «Dopo anni ed anni di proposte, di indecisioni, di tergiversazioni, sembrava si fosse finalmente giunti ad un atto di giustizia per degli incolpevoli: la abolizione dell'indicazione della paternità e maternità nei certificati scolastici. Mentre però sul certificato di nascita per l'iscrizione alle scuole si ottempera alle disposizioni, dalle segreterie si vogliono riempiti dei moduli dove paternità e maternità figurano espressamente. E allora siamo al punto di prima, «Non potrebbe il Provveditore che con tanta sollecitudine segue la scuola impartire subito precise disposizioni? Anche se per il corrente anno non è possibile stampare nuovi moduli aggiornati, le segreterie potrebbero cancellare le indicazioni di cui si è detto, invitando i parenti a lasciare lo spazio vuoto in ottemperanza alle disposizioni di legge».