Altri, accettando la libertà della Chiesa, ne inducono che bisogna abolire l'articolo primo dello Statuto, ed estendere le prerogative della Chiesa cattolica a tutte quante le altre società religiose che si trovano nello Stato.
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Sentite infatti come si ragiona, e lo avete inteso anche dall'onorevole Bonfadmi: il potere temporale, come guarentigia di libertà e d'indipendenza, ha fatto il suo tempo; sempre la stessa panacea che servì per abolire le corporazioni religiose e per porre le mani sui loro beni e su quelli della Chiesa. Il potere temporale non è più necessario, anzi è incompatibile collo stato della moderna civiltà, colle condizioni presenti dell'Italia e con gli interessi stessi della cristiana religione rettamente intesi.
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