Pagina 317
E giova abolire le grazie regie massime pei delinquenti comuni associati, difficoltandone ad ogni modo il ritorno nel paese nativo, dove hanno il loro campo naturale d'azione.
Pagina 319
Perciò, quindi, bisogna abolire il diritto di grazia che dà lusinga di ottenere l'uscita, non per i meriti propri, ma pei favori degli altri Vedi la nota a pag. 404..
Pagina 407
Bosco la direzione di Riformatorii correzionali, dichiarò di non poterle accettare che ai patti di: 1° Togliere l'infamia agli istituti, in modo da considerarli non come case di pena ma di educazione; 2° Lasciargli completa libertà di disciplina, in modo da abolire i mezzi repressivi per adottare i preventivi; 3° Lasciargli facoltà di ricevere giovani di buoni costumi, espressamente per togliere all'istituto il disonore. Ma a questi patti i governi ciechi sempre, e più in Italia, non vollero assogettarsi.
Pagina 413
Non era meglio abolire la pena che lasciarla nel codice e poi non porla in pratica?
Pagina 493
E Filangeri: «Noi diremo... che ogni grazia conceduta ad un delinquente è una derogazione della legge, che se la grazia è equa, la legge è cattiva, e se la legge è buona, la grazia è un attentato contro la legge; nella prima ipotesi bisogna abolire la legge e nella seconda la grazia» La scienza della legislazione, libro III, parte IV, cap. 57..
Pagina 493