Le due massime che sono state estrapolate dalla sentenza in commento segnano una importante svolta interpretativa nell'ambito del sistema di prevenzione penale con specifico riguardo agli strumenti di ablazione reale. Si tratta di due principi di diritto fortemente interconnessi, l'uno il precipitato giuridico dell'altro. La possibilità, così come già chiaramente si trae dalla lettera della legge, di applicare una misura di prevenzione patrimoniale a prescindere dal presupposto della attualità della pericolosità del soggetto proposto significa connotare tale meccanismo di un indiscutibile contenuto afflittivo. Da ciò deriva, così come sottolineato dalla Corte, che l'istituto "de quo" debba essere ricondotto non più nell'alveo delle misure di sicurezza, ma all'interno di quello delle sanzioni penali, per cui allo stesso dovrà applicarsi il principio di irretroattività rispetto a fatti verificatesi prima dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni.