Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abituato

Numero di risultati: 19 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il codice della cortesia italiana

184302
Giuseppe Bortone 5 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
  • UNICT
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è abituato a costantemente praticarle. Egli stesso s'accorge che, appunto per la sua buona educazione, è meglio giudicato nella scuola, nelle famiglie

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Pagina 105

consumano. L'una e l'altro, quando ci sia il senso della pulizia, non possono mancare a chicchessia: « Sono povero, diceva Renzo, ma abituato alla pulizia

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Pagina 11

, né troppa intimità, tanto piú che non sempre né con precisione si sa con chi si ha a che fare. In questi viaggi, tanto peggio per chi non è abituato

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Pagina 208

occasioni, in genere, piú frequenti e piú tentatrici potrebbero facilmente far andare al di là del segno chi non sia abituato ad esercitare su se

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Pagina 223

ed è abituato a resistere alle intemperie. Deriva da questo la somma importanza che la scuola ha - o dovrebbe avere - in ogni Paese civile; di qui

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Pagina 248

Passa l'amore. Novelle

241662
Luigi Capuana 8 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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abituato, lo portava attorno immedesimato con la dubbia biancheria, con l'unico abito nero che indossava tutto l'anno. Di quel tanfo si impregnava fin

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Pagina 113

: è vero che appena entrato in letto comincia a russare.... ma, ormai, mi sono abituato. E quelle soffiate di naso così regolari, così numerose mi

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Pagina 187

mondo bisogna prenderlo com'è; mi abituerò anche a questa luce, a quest'ordine; mi sono abituato a tante altre cose! Io sono animale molto accomodativo

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Pagina 190

soldato, nel battaglione detto dei Corsi, non gli era parsa cattiva. Per lui, abituato ai lavori campestri, quelle poche ore d'esercizi riuscivano un

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Pagina 195

baronessa di Gallinetta. La baronessa abitava al secondo piano del palazzo, che a don Pietro, abituato ai dieci scalini di casa sua, con quelle scale a due

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Pagina 22

essa, dov'è piantata una chiesetta. Quando si accorse di me che lo seguivo a breve distanza, parve contrariato. Era abituato ad arrampicarsi solo su

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Pagina 273

sacrestano, abituato a stare in chiesa come in casa sua; l'addobbatore aveva la scusa di essere un po' sordo e di figurarsi, come tutti i sordi, che fossero

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Pagina 29

intanto.... - Siete impazzita, vi domando? Era abituato alle prediche di donna Ortensia, le sopportava pazientemente, sapendo che colei parlava per

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Pagina 76

Documenti umani

244667
Federico De Roberto 1 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
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tendine tenuissime, gli procurava un certo fastidio, abituato com'egli era alle propizie semi-oscurità dei salottini delle signore alla moda. - Io le

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Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245520
Grazia Deledda 1 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
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fosse il mare; quindi dopo un certo tratto ripresi a correre nella direzione di prima. Mi ero abituato al buio e distinguevo le strisce dei sentieri, i

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Pagina 206

L'indomani

246080
Neera 1 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
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' calvo, pieno di distinzione, tranquillo, educatissimo, doveva piacere a Marta. Valdranchi, piccolo, vivo, abituato alle compagnie equivoche, ma col fuoco

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Pagina 4

La ballerina (in due volumi) Volume Secondo

247294
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 1899
  • Cav. Niccolò Giannotta, Editore
  • Catania
  • Verismo
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avanti, per galanteria, la sua amante e la seguiva, col suo passo elastico di uomo abituato a quei posti, a quelle compagnie, a quelle cene; attraverso

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La sorte

248098
Federico De Roberto 1 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
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: un orrore! Lo lasciavano morir di fame, un servizio impossibile! Non so come la baronessa ci tenga ancora suo figlio; il mio è stato abituato ben

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Pagina 214

Una peccatrice

249756
Giovanni Verga 1 occorrenze
  • 1866
  • Augusto Federico Negro
  • Torino
  • Verismo
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di un abituato alle più aristocratiche riunioni. Ciò che più di ogni cosa servì a farglielo riconoscere, meglio che l'altiero portamento della fronte

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Pagina 112

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