Il governatore della Riserva Federale Paul Volcker, un uomo abituato a non masticare le parole, ha discusso in privato col ministro del Tesoro Baker, il promotore della riunione dell'hotel Plaza del 22 settembre dell'85, le ragioni del fiasco della strategia di deprezzamento del dollaro. Una, tecnica, è che mentre la moneta americana si è molto svalutata rispetto allo yen giapponese, al marco tedesco e in genere a quelle europee, non si è svalutata a sufficienza rispetto alle monete del suoi due massimi partner commerciali, Il Canada e il Messico, né a quelle del Terzo Mondo.
Per Davide Monet è una condizione normale: «Ci sono abituato, era cosi anche da ragazzo, quando salivo negli alpeggi». Lo rallegra, invece, la prospettiva dell'energia elettrica: «Lo credo bene, sono anni che la aspettavo. Finora ho dovuto arrangiarmi, ma il tempo passa anche per me e qualche comodità non mi dispiace». Per adesso, continua a utilizzare gli strumenti d'una civiltà già lontana, quasi antica: «Il sole cala presto, e allora accendo la mia lampada a petrolio. Ci vedo poco, anche la luce è fioca. Per scaldarmi e far da mangiare uso la stufa a legna. Di altro non ho bisogno, né frigoriferi, né televisione».
Ciò non mancherà di produrre qualche trauma, soprattutto nei rapporti con un certo ambiente politico, abituato a piccole e medie imprese troppo spesso subalterne. Gravi traumi potranno però essere superati con la collaborazione dei sindacati» .
Accademia della crusca
