Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abituarsi

Numero di risultati: 3 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

433926
Angelo Mosso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Il giorno 13 di agosto il dottore Egli-Sinclair e il dottor Guglielminetti partivano da Chamonix e si fermarono due notti ai Grands-Mulets (3050 m.) per abituarsi all'aria rarefatta. Il 14 l'ingegnere Imfeld li raggiunse con una ventina di guide e di portatori. Il giorno successivo partirono alle 3 ant. e verso le 10 raggiunsero la capanna Vallot al Rocher des Bosses, a 4365 metri di altezza, dove giunsero in buone condizioni. Ma in questo stato non si mantennero nella capanna. Si sentivano come oppressi; erano sonnolenti con forte mal di capo e la respirazione si faceva loro difficile. Tanto che dovettero uscire tutti due fuori della capanna per respirare all'aria libera. Il dottor Egli-Sinclair fa la seguente descrizione del suo stato Egli-SinclairSur le mal de montagne. Annales de l'Observatoire météorologique du Mont-Blanc. — Paris, 1893, pag. 118..

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Sulla origine della specie per elezione naturale

536811
Carlo Darwin 2 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Ma se l'adattamento sia o non sia generalmente molto stretto, ne abbiamo una prova nel caso di alcune piante, le quali poterono, fino ad una certa estensione, abituarsi naturalmente a temperature diverse od acclimarsi: in fatti i pini e rododendri nati dai semi raccolti dal dott. Hooker da alberi cresciuti nell'Himalaya ad altezze diverse, possedevano nel nostro paese una differente facoltà costituzionale di resistere al freddo. Thwaites mi informava di fatti simili da lui osservati a Ceylan, e analoghe osservazioni furono fatte da H. C. Watson sulle specie europee di piante trasportate dalle Azzorre in Inghilterra. Rispetto agli animali potrebbero citarsi parecchi fatti autentici di specie le quali, nel corso dei tempi storici, si estesero grandemente dalle latitudini più calde alle più fredde, e viceversa; ma noi non possiamo sapere positivamente se questi animali siano strettamente adatti al loro clima nativo, quantunque in tutte le ordinarie contingenze noi supponiamo appunto che ciò sia, nè sapremo dire se essi siano stati posteriormente acclimati al loro nuovo soggiorno.

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La poca variabilità dell'asino e della gallina faraona, la ristretta facoltà della renna di resistere al calore, e del cammello di abituarsi al freddo, hanno forse impedito la loro domesticità? Io non posso dubitare che se altri animali od altre piante di numero eguale a quello delle nostre produzioni domestiche ed appartenenti pure a diverse classi e a paesi diversi, fossero presi allo stato di natura, e si riproducessero poi allo stato domestico per altrettante generazioni, esse non variassero tanto, quanto variarono le madri-specie delle attuali nostre produzioni domestiche.

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