Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

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Toniolo, Giuseppe 2 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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Ma per quanto congenita la espansione dei bisogni, non vi ha una evoluzione continuata e progressiva di essi.Ogni popolo, secondo la razza e l'ambiente, in ogni momento storico presenta una somma di bisogni abituali, rispondenti al grado di suo avanzamento; e può dirsi che la civiltà progredisca coll'elevarsi di quella media. Ma passano talora secoli e millenni in cui questi bisogni e rispettivi costumi rimangono inalterati: come la vita delle tribù germaniche descritte da Tacito, confermate dagli storici odierni (Lamprecht) o come le abitudini semplici ed uniformi delle famiglie pastorali dell'Asia centrale, dipinte dalla Bibbia. Ma questa stessa media di bisogni può sempre discendere; nè solo ai costumi sontuosi e corrotti dei romani succedette la rozzezza vergine e feroce dei barbari, ma anco nell'Europa moderna i bisogni e le consuetudini elevate delle cittadinanze francesi, di cui gloriava Enrico IV, poterono scadere a quello stato di deiezione, per cui si disse che ai prodromi della rivoluzione francese il lavoratore dei campi mal serbava la figura di uomo (vedi Taine).

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Per lo più scarsissime vi sono le donne per l'uccisione dei neonati-femmine, per maltrattamenti abituali, per maternità precoce e senza tregua; sicché in qualche tribù contanti 4-5 maschi per una femmina e talora invece fra genti predone e cacciatrici come fra i selvaggi indiani o fra gli esquimesi nelle escursioni sui ghiacci, eccedono le donne fino a 200 femmine per 130 maschi. Le quali condizioni perdurando per secoli, determinano il lungo impero della poligamia, della poliandria, della endogamia (unioni fra parenti), protraendosi il ratto e infine la compra-vendita delle donne fino al medioevo. Viceversa oggi la statistica sopra 600 milioni di osservazioni in popoli di qualche civiltà, constata l'equilibrio fra sessi, guarentito anzi da una lieve eccedenza di nascite maschili, destinata a riparare al maggior logorio del maschio fra industrie, navigazioni, guerre, ecc., quasi imponendo così il matrimonio monogamico colle sue virtù civilizzatrici. Che se in qualche regione civile circostanze accidentali e passeggere, ma abbastanza sensibili, riproducono certo disquilibrio sessuale, ivi ne ricomparirono le tristi conseguenze; come nelle colonie più recenti dell'Unione Americana, ove l'eccesso maschile che accompagna la forte immigrazione, insidia la saldezza dei vincoli familiari.

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