Vero è che, nelle condizioni abituali in cui vive una specie, quasi tutte le mutazioni che compaiono sono sfavorevoli rispetto ai caratteri cosiddetti normali. Ma è ben logico che sia così; sarebbe sorprendente se non lo fosse: la specie come oggi la vediamo è il frutto di un lungo lavoro da selezione, in cui praticamente tutti i caratteri che, in quel dato ambiente risultano favorevoli, sono stati selezionati. È raro che ne compaia uno che ancora non si sia mai presentato nella lunga storia dell’evoluzione di quella specie.
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