Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abituali

Numero di risultati: 3 in 1 pagine

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Fondamenti della meccanica atomica

436283
Enrico Persico 2 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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Prima di descrivere le esperienze vogliamo però fare una osservazione generale per spiegare alcune locuzioni divenute abituali in questo campo di studi. Il dispositivo generalmente usato per lanciare degli elettroni con una data velocità consiste (v. fig. 9) in un filo metallico arroventato mediante il passaggio di una corrente il quale emette, per effetto termoionico, degli elettroni di piccola velocità: di fronte al filo vi è poi una sottile rete metallica, detta, griglia, mantenuta (mediante una batteria di pile ed un potenziometro) ad un potenziale positivo rispetto al filamento, cosicchè gli elettroni emessi da questo si trovano in un campo elettrico che li accelera verso la griglia: essi passano quindi attraverso le maglie di questa e proseguono al di là per inerzia. Ora, se V è la d. d. p. tra filamento e griglia, e se si suppone trascurabile la velocità, con cui gli elettroni sono espulsi dal filamento, si vede, applicando il teorema della forza viva, che essi giungono alla griglia con una energia cinetica uguale ad eV, e quindi con una velocità

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Questa scoperta, che ha profondamente trasformato le abituali concezioni sulla natura dell'elettrone, costituisce la più diretta e mirabile conferma della teoria ondulatoria di Schrödinger. L' esperienza di DAVISSON e GERMER è poi stata modificata e perfezionata da molti altri ricercatori, ed oggi si è costituita una tecnica in un certo senso parallela a quella dell' analisi spettrale dei raggi X: anzi in alcuni casi si è trovato vantaggioso di impiegare la diffrazione di elettroni di nota lunghezza d'onda per lo studio di vari problemi di struttura, così come si fa da tempo, su vastissima scala, con i raggi X. Data la minore penetrazione degli elettroni, il nuovo metodo è particolarmente adatto a studiare la struttura degli strati superficiali del corpo diffrangente.

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

496525
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 1 occorrenze

In forma rapida, ma non meno precisa per chi tenga presente il completo contenuto (espresso o sottinteso) delle abituali locuzioni del Calcolo, il risultato ottenuto si può enunciare dicendo che, anche nel caso di sistemi continui, il baricentro sempre definito dall’equazione vettoriale (8) del n. 8. Solo basta sostituire ad ogni massa parziale una massa elementare (cioè il prodotto della densità locale per il corrispondente elemento di campo) e, di conseguenza, alla somma un integrale.

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