Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abito

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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

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Carlo Darwin 38 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
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Rispetto alla somma delle differenze fra le razze, dobbiamo fare qualche concessione ai nostri dilicati mezzi di distinzione acquistati col lungo abito di osservar noi stessi. Nell’India, come osserva ElphinstoneHistory of India, 1841, vol. I,pag. 323. Il padre Ripa fa precisamente la stessa osservazione per ciò che riguarda i Cinesi., sebbene un europeo giunto di fresco non possa dapprima distinguere le varie razze indigene, pure esse gli appaiono a bella prima sommamente dissimili; e l’Indù non può scorgere subito nessuna differenza fra le varie nazioni europee. Anche le razze umane più distinte, eccettuato certe tribù nere, sono molto più rassomiglianti fra loro nella forma di quello che si crederebbe a tutta prima. Ciò è bene dimostrato dalle fotografie francesi nella Collection Anthropologique du Museum degli uomini appartenenti a varie razze, il maggior numero dei quali, come hanno osservato molte persone a cui le ho mostrate, potrebbero essere creduti europei. Nondimeno, se quegli uomini fossero veduti vivi, apparirebbero senza alcun dubbio distintissimi, cosicchè noi evidentemente ci lasciamo molto guidare nel nostro giudizio dal semplice colore della pelle e dei capelli, da piccole differenze nelle fattezze e dall’espressione.

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Quantunque io non mi sappia che questa tendenza ad assumere un abito differentemente colorato durante varie stagioni dell’anno possa venire trasmessa, tuttavia è probabile che la cosa stia in questi termini, perchè tutte le tinte del colore sono dal cavallo grandemente ereditate. E questa forma di eredità, limitata dalla stagione, non è più notevole della eredità che è limitata dall’età o dal sesso.

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In varie razze di polli mentre i pulcini sono coperti di calugine, i giovani uccelli nel loro primo vero piumaggio e nel loro abito da adulti differiscono molto fra loro, come pure dal loro progenitore comune, il Gallo bankiva; e questi caratteri vengono fedelmente trasmessi da ogni razza alla propria prole in un corrispondente periodo di vita. Per esempio i pulcini degli Hamburgh macchiettati quando sono coperti di piumino hanno alcune macchie oscure sul capo e sul groppone, ma non sono rigati longitudinalmente, come in molte altre razze; nel loro primo vero piumaggio «essi sono vagamente dipinti», cioè ogni penna è segnata trasversalmente di numerose righe scure; ma nel loro secondo piumaggio le penne sono tutte divenute macchiettate o punteggiate di macchie rotonde oscureQuesti fatti sono dati sulla grande autorità di un insigne allevatore, il signor Teebay, nel Poultry Book, 1868, p. 158, di Tegetmeier. Intorno ai caratteri dei pulcini di varie razze, e sulle razze dei piccioni di cui si parla in questo paragrafo del testo, vedi Variation of Animals, ecc., vol. I, p. 160, 249; vol. II, p. 77.. Quindi in questa razza le variazioni hanno avuto luogo e sono state trasmesse in tre distinti periodi di vita. Il piccione presenta un caso più notevole, perchè la specie primiera da cui deriva non sopporta col progredire dell’età nessun mutamento nel piumaggio, tranne che nell’età adulta il petto diviene più iridescente; tuttavia vi sono alcune razze che non acquistano i loro colori caratteristici finchè non abbiano mutato due, tre o quattro volte le piume, e queste modificazioni nel piumaggio vengono regolarmente trasmesse.

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Nelle specie delle Amazzoni che hanno lo stesso abito, i maschi, siccome mi ha informato cortesemente il prof. Agassiz, «non solo sono in generale più vistosamente coloriti delle femmine, ma la differenza è maggiore durante la stagione degli amori che non in qualunque altro tempo». Le specie di Geophagus operano nello stesso modo; e in questo genere si sviluppa una vistosa protuberanza sulla fronte dei maschi nella stagione degli amori. Nelle varie specie di Cromidi, come mi ha pure informato il prof. Agassiz, si possono vedere differenze sessuali di colore «se depongono le uova nell’acqua fra le piante acquatiche, o le depongono nei buchi, lasciandole venire senza ulteriori cure, o fabbricano nidi a mo’ di quelli delle rondini nel fango del fiume, sopra i quali si allogano come fanno i nostri Promotis. Giova anche osservare che questi covatori sono fra le specie più brillanti delle loro rispettive famiglie; per esempio l’Hygrogonus è verde brillante, con grandi ocelli neri cerchiati di un rosso brillantissimo». Non si sa se in tutte le specie di Cromidi sia il maschio solo che si alloghi sulle uova. È tuttavia evidente che, siano state o no le uova protette, ciò non ha avuto azione sulle differenze di colori fra i sessi. È anche più chiaro in tutti i casi in cui i maschi prendono cura esclusiva dei nidi e dei piccoli, che la distruzione dei maschi più vistosamente coloriti avrà una azione molto più potente sul carattere della razza che non la distruzione delle femmine meglio colorite; perchè la morte del maschio durante il periodo dell’incubazione o dell’allevamento avrebbe prodotto la morte dei piccoli, per cui questi non avrebbero potuto ereditare le sue speciali facoltà; tuttavia in molti di questi medesimi casi i maschi sono più vistosamente coloriti che non le femmine.

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Nelle Ardette (Ardetta), secondo la medesima autorità, «il maschio acquista la sua ultima livrea alla prima muta, e la femmina non prima della terza o quarta muta; intanto essa presenta un abito intermedio, che si cambia poi alla fine colla stessa livrea come quella del maschio». Così pure la femmina del Falco peregrinus acquista il suo piumaggio turchino più lentamente che non il maschio. Il signor Swinhoe asserisce che in un Drongo (Dicrurus macrocercus) il maschio quando sta covando muta il suo morbido piumaggio bruno e diviene di una uniforme tinta lucida verde-nera; ma la femmina conserva per un tempo lungo le strie bianche e le macchie sulle piume ascellari; e non assume compiutamente il colore nero uniforme del maschio pei primi tre anni. Lo stesso eccellente osservatore nota che nella primavera del secondo anno la femmina della Spatola (Platalea) della Cina rassomiglia al maschio del primo anno, e che da quanto pare non è se non nella terza primavera che acquista lo stesso piumaggio adulto come quello posseduto dal maschio in un’età più fresca. La femmina della Bombycilla carolinensis differisce pochissimo dal maschio, ma le appendici che come tante perle di ceralacca adornano le penne delle ali non si sviluppano in essa tanto presto quanto nel maschio. La mandibola superiore nel maschio di un parrocchetto Indiano (Palaeornis Javanicus) è rosso-corallo fino dalla prima età, ma nella femmina, come ha osservato il signor Blyth in uccelli in gabbia e liberi, è dapprima nera, e non diviene rossa finchè l’uccello non abbia almeno un anno d’età, tempo in cui i sessi si rassomigliano fra loro per tutti i rispetti. I due sessi del tacchino selvatico sono infine muniti di un ciuffo di piume setolose sul petto, ma in uccelli di due anni di età il ciuffo è lungo quasi dieci centimetri nel maschio, e nella femmina è appena apparente; quando però quest’ultima ha raggiunto il quarto anno di età il suo ciuffo è lungo da 10 a 13 centimetriIntorno all’Ardetta, traduzione di Cuvier, Règne Animal, del sig. Blyth, nota, p. l59. Intorno al Falcone, il sig. Blyth, nel Mag. of Nat. Hist. di Charlesworth, vol. I, 1837, p. 304. Intorno al Dicrurus, Ibis, 1863, p. 44. Intorno alla Platalea, Ibis, vol. VI, 1864, p. 366. Intorno alla Bombycilla, Audubon, Ornitholog. Biography, vol. I, p. 229. Intorno al Palaeornis, vedi pure Jerdon, Birds of India, vol. I, p. 263. Intorno al tacchino selvatico, Audubon, ibid., vol. I, p. 15: ho udito da Judge Caton che nell’Illinois la femmina acquista di rado il ciuffo..

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Quando gli adulti dei due sessi hanno un piumaggio estivo ed invernale distinti, sia o no il maschio differente dalla femmina, i giovani rassomigliano agli adulti dei due sessi in abito invernale, o molto più raramente nel loro abito estivo, o rassomigliano alla femmina sola; o i giovani possono avere un carattere intermedio; o parimenti possono differire grandemente dagli adulti nei loro due piumaggi stagionali.

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Anche i giovani di queste tre specie nel loro piumaggio giovanile rassomigliano strettamente agli adulti nel loro abito invernale. Questo caso è tanto più interessante perchè in due altre specie di Ardeola i due sessi conservano, durante l’inverno e l’estate, quasi lo stesso piumaggio che hanno le tre prime specie durante l'inverno o quando non sono ancora adulti; e questo piumaggio, che è comune a parecchie specie distinte nelle differenti età e stagioni; ci dimostra probabilmente in qual modo fosse colorito il progenitore del genere. In tutti questi casi il piumaggio nuziale che noi possiamo supporre fosse stato acquistato in origine dai maschi adulti durante la stagione delle nozze, e trasmesso poi agli adulti dei due sessi nella stagione corrispondente, è stato modificato, mentre il piumaggio invernale e quello giovanile sono rimasti immutati.

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Quando gli adulti dei due sessi hanno piumaggio invernale ed estivo distinti, differisca il maschio o no dalla femmina, i giovani rassomigliano agli adulti dei due sessi nel loro abito invernale, o molto più di rado nel loro abito estivo, o rassomigliano alle femmine sole; od i giovani possono avere un carattere intermedio oppure possono differire grandemente dagli adulti nei loro due piumaggi stagionali. – I casi di questa classe sono singolarmente complessi; nè questo deve recar sorpresa, siccome dipendono dalla eredità, limitata in un grado più o meno grande in tre modi differenti, cioè dal sesso, dall’età, e dalla stagione dell’anno. In certi casi gli individui della stessa specie attraversano cinque stadi distinti di piumaggio. Nelle specie in cui il maschio differisce dalla femmina durante la stagione estiva sola, o, ciò che è più raro, durante le due stagioniPei casi in appoggio vedi vol. IV di Macgillivray, Hist. Brit. Birds, intorno alla Tringa, ecc., p. 229, 271; intorno al Machetes, p. 172; intorno al Charadrius hiaticula, p. 118; intorno al Charadrius pluvialis, p. 94., i giovani in generale rassomigliano alle femmine – come segue nel cosidetto cardellino del Nord-America, e da quanto pare nello splendido Maluri di AustraliaPel Cardellino del N. America, Fringilla tristis, Linn., vedi Audubon, Ornith. Biography, vol. I, p. 172. Pel Maluri, Gould, Handbook of the Birds of Australia, vol. I, p. 318.. Nelle specie in cui i sessi sono simili durante l’estate e l’inverno i giovani possono rassomigliare agli adulti, primamente, nell’abito invernale; secondariamente, ciò che segue molto più di rado, nell’abito estivo; terzo, possono avere uno stato intermedio fra questi due stadi; e quarto, possono differire grandemente dagli adulti in tutte le stagioni. Abbiamo un esempio del primo di questi quattro casi in una sgarza dell’India (Buphus coromandus), in cui i giovani e gli adulti dei due sessi sono bianchi durante l’inverno, e gli adulti divengono color cuoio dorato durante l’estate. Nell’Anastomus oscitans dell’India abbiamo un caso simile, ma i colori sono invertiti; perchè i giovani e gli adulti dei due sessi sono grigio e nero durante l’inverno, e gli adulti divengono bianchi durante l’estateSono debitore al sig. Blyth per l’informazione intorno al Buphus; vedi pure Jerdon, Birds of India, vol. III, p. 749. Intorno all’Anastomus, vedi Blith, nell’Ibis, 1867, p. 173.. Come esempio del secondo caso sono i giovani della Gazza marina (Alca torda, Linn.) che nel loro piumaggio primiero sono coloriti come gli adulti durante l’estate; ed i giovani della Fringilla leucophrys dell’America settentrionale appena son coperti di piume hanno eleganti fasce bianche sul capo, che vengon perdute dai giovani e dai vecchi durante l’invernoIntorno all’Alca, vedi Macgillivray, Hist. Brit. Birds, vol. V, p. 347. Intorno alla Fringilla Leucophrys, Audubon, ibid., vol. II, p. 89. Avrò in seguito da parlare dei giovani di certi aironi e di certe sgarze che sono bianchi.. Rispetto al terzo caso, cioè, in cui i giovani hanno un carattere intermedio fra il piumaggio adulto invernale ed estivo, YarrellHistory of British Birds, vol. I, 1839, p. 159. asserisce che ciò segue in molti trampolieri. Infine, rispetto ai giovani che differiscono ampiamente dai due sessi nel loro piumaggio invernale ed estivo, questo segue in molti aironi e sgarze dell’America settentrionale e delle Indie, – i giovani soli sono bianchi.

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Quando i giovani rassomigliano alla femmina nel suo abito estivo, od agli adulti dei due sessi nel loro abito invernale, i casi differiscono da quelli riferiti nelle Classi I e III soltanto nei caratteri originariamente acquistati dai maschi durante la stagione delle nozze, essendone stata limitata la trasmissione alla stagione corrispondente. Quando gli adulti hanno un piumaggio distinto invernale ed estivo, ed i giovani differiscono da entrambi, il caso è più difficile da comprendere. Noi possiamo ammettere come probabile che i giovani abbiano conservato un antico stato di piumaggio; possiamo riferire alla scelta sessuale piumaggio estivo o nuziale degli adulti, ma a che cosa possiamo attribuire il loro distinto piumaggio invernale? Se noi potessimo ammettere che questo piumaggio serve in tutti i casi di protezione, il suo acquisto sarebbe una faccenda semplice; ma non sembra che siavi nessuna buona ragione per ammettere una tal cosa. Si può mettere avanti che le condizioni di vita tanto ampiamente differenti durante l’inverno e la state hanno avuto una azione diretta sul piumaggio; questo può avere avuto qualche effetto, ma non ho fede che una differenza così grande fra due piumaggi, come vediamo talvolta, sia stata operata in tal modo. Una spiegazione più probabile è che una antica forma di piumaggio parzialmente modificata mercè la trasmissione di qualche carattere del piumaggio estivo sia stata conservata dagli adulti durante l’inverno. Finalmente tutti i casi della nostra classe presente dipendono da quanto pare dai caratteri acquistati da ciò che i maschi adulti sono stati variamente limitati nella loro trasmissione secondo l’età, la stagione ed il sesso; ma non merita la pena di tener dietro a queste complesse relazioni.

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Nel caso dell’Anastomus oscitans, di cui abbiamo parlato precedentemente, abbiamo una prova anche migliore che il piumaggio bianco è un carattere nuziale, perchè si sviluppa solo durante l’estate; mentre i giovani in tale loro stato, e gli adulti nel loro abito invernale, sono grigi o neri. In molte specie di gabbiani (Larus ) il capo ed il collo divengono bianco puro in estate, essendo grigi o macchiettati durante l’inverno e nello stato giovanile. D’altra parte nei gabbiani più piccoli (Gavia), ed in alcune rondini di mare (Sterna), segue esattamente il contrario; perchè la testa degli uccelli giovani durante il primo anno, e quella degli adulti durante l’inverno, sono bianco puro, e sono più pallidamente colorite che non durante la stagione delle nozze. Questi ultimi casi offrono un altro esempio del modo capriccioso in cui la scelta sessuale sembra avere operatoIntorno al Larus, Gavia e Sterna, vedi Macgillivray, Hist. Brit. Birds, vol. V, p. 515, 584, 626. Intorno all’Anser hyperboreus, Audubon,Ornith. Biography, vol. IV, p. 562. Intorno all’Anastomus, il sig. Blyth, nell’Ibis, 1867, p. 173..

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I maschi di moltissime specie non assumono il loro abito di ornamento se non quando sono giunti all’età adulta, o lo assumono solo durante la stagione delle nozze, o le tinte allora divengono più vivaci. Certe appendici colorite divengono più larghe, più turgide e più brillantemente colorite durante lo stesso atto del corteggiamento. I maschi spiegano le loro bellezze con somma cura per farle meglio valere; e questo vien compiuto in presenza delle femmine. Il corteggiamento è talora una faccenda lunga, e molti maschi e femmine si raccolgono a congrega in apposito luogo. Supporre che le femmine non apprezzino la bellezza dei maschi è un asserire che i loro splendidi ornamenti, tutta la loro pompa e tutta la mostra che fanno siano inutili; e questo è incredibile. Gli uccelli hanno fine potenze di discernimento, ed in alcuni pochi casi si può dimostrare che hanno il gusto del bello. Si sa che le femmine oltre di ciò mostrano talora una spiccata preferenza o antipatia per certi individui maschi.

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Merita d’esser notato che molti quadrupedi che abitano regioni moderatamente fredde, quantunque non assumano un abito invernale bianco, diventano più pallidi durante questa stagione; e questo è da quanto pare l’effetto diretto delle condizioni cui essi sono stati lungamente esposti. PallasNovae species Quadrupedum e Glirium ordine, 1778, p. 7. Quello che ho chiamato roe è il Capreolus Sibiricus subecaudatus di Pallas. asserisce che in Siberia un mutamento di questa natura segue nel lupo, in due specie di mustele, nel cavallo domestico, nell’Equus hemionus, nella vacca domestica, in due specie di antilopi, nel mosco, nel roe, nell’alce e nella renna. Per esempio il roe ha un abito estivo rosso ed uno invernale grigio-bianco; e l’ultimo può forse servire come una protezione all’animale mentre va in giro nei boschetti senza foglie, spruzzati di neve e di ghiaccio. Se gli animali sopra menzionati andassero graduatamente estendendo la loro area di dimora in regioni perpetuamente coperte di neve, il loro pallido abito invernale diverrebbe, probabilmente mercè la scelta naturale, sempre man mano più bianco finchè diverrebbe bianco come la neve.

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Così può aver avuto origine la pratica di impadronirsi delle mogli; e per l’onore che si otteneva in tal modo è possibile che abbia finito per divenire un abito universale. Possiamo anche comprendere, secondo sir J. Lubbock, «la necessità di espiazione pel matrimonio come una infrazione ai riti della tribù, dacchè secondo le antiche idee, un uomo non aveva diritto di appropriarsi quello che apparteneva a tutta la tribù». Sir J. Lubbock riferisce inoltre un curiosissimo complesso di fatti che dimostrano che nei tempi antichi erano molto onorate quelle donne che erano al tutto licenziose; e ciò, come egli spiega, si comprende, se ammettiamo che il commercio promiscuo esistesse originalmente e fosse un uso molto onorato nella tribùOrigin of Civilisation, 1870, p. 86. Nelle varie opere sopra menzionate si troveranno molte prove di parentela per le sole femmine, o colla sola tribù..

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Io non pretenderò congetturare se i selvaggi i quali ora seguono una qualche forma di matrimonio, sia poligamo o monogamo, abbiano conservato questo abito dai tempi primitivi, oppure se siano ritornati a qualche forma di matrimonio, dopo aver passato per uno stadio di commercio promiscuo.

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Abbiamo veduto che ogni razza ha il suo proprio modello di bellezza, e sappiamo che è naturale all’uomo di ammirare ogni punto caratteristico nei suoi animali domestici, abito, ornamenti, ed aspetto personale, quando siano un po’ al di là del livello comune. Se dunque noi ammettiamo le suddette proposizioni, ed a me non sembra possibile metterle in dubbio, sarebbe una circostanza inesplicabile, se la scelta delle donne più avvenenti operata dagli uomini più potenti di ogni tribù, i quali potessero allevare in media un numero maggiore di figli, non avesse modificato, dopo il corso di molte generazioni, fino ad un certo punto il carattere della tribù.

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