Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abito

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Carlo Darwin

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Michele Lessona 4 occorrenze

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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

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Carlo Darwin 26 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Rispetto alla somma delle differenze fra le razze, dobbiamo fare qualche concessione ai nostri dilicati mezzi di distinzione acquistati col lungo abito di osservar noi stessi. Nell’India, come osserva ElphinstoneHistory of India, 1841, vol. I,pag. 323. Il padre Ripa fa precisamente la stessa osservazione per ciò che riguarda i Cinesi., sebbene un europeo giunto di fresco non possa dapprima distinguere le varie razze indigene, pure esse gli appaiono a bella prima sommamente dissimili; e l’Indù non può scorgere subito nessuna differenza fra le varie nazioni europee. Anche le razze umane più distinte, eccettuato certe tribù nere, sono molto più rassomiglianti fra loro nella forma di quello che si crederebbe a tutta prima. Ciò è bene dimostrato dalle fotografie francesi nella Collection Anthropologique du Museum degli uomini appartenenti a varie razze, il maggior numero dei quali, come hanno osservato molte persone a cui le ho mostrate, potrebbero essere creduti europei. Nondimeno, se quegli uomini fossero veduti vivi, apparirebbero senza alcun dubbio distintissimi, cosicchè noi evidentemente ci lasciamo molto guidare nel nostro giudizio dal semplice colore della pelle e dei capelli, da piccole differenze nelle fattezze e dall’espressione.

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Quantunque io non mi sappia che questa tendenza ad assumere un abito differentemente colorato durante varie stagioni dell’anno possa venire trasmessa, tuttavia è probabile che la cosa stia in questi termini, perchè tutte le tinte del colore sono dal cavallo grandemente ereditate. E questa forma di eredità, limitata dalla stagione, non è più notevole della eredità che è limitata dall’età o dal sesso.

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Quando gli adulti dei due sessi hanno un piumaggio estivo ed invernale distinti, sia o no il maschio differente dalla femmina, i giovani rassomigliano agli adulti dei due sessi in abito invernale, o molto più raramente nel loro abito estivo, o rassomigliano alla femmina sola; o i giovani possono avere un carattere intermedio; o parimenti possono differire grandemente dagli adulti nei loro due piumaggi stagionali.

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Anche i giovani di queste tre specie nel loro piumaggio giovanile rassomigliano strettamente agli adulti nel loro abito invernale. Questo caso è tanto più interessante perchè in due altre specie di Ardeola i due sessi conservano, durante l’inverno e l’estate, quasi lo stesso piumaggio che hanno le tre prime specie durante l'inverno o quando non sono ancora adulti; e questo piumaggio, che è comune a parecchie specie distinte nelle differenti età e stagioni; ci dimostra probabilmente in qual modo fosse colorito il progenitore del genere. In tutti questi casi il piumaggio nuziale che noi possiamo supporre fosse stato acquistato in origine dai maschi adulti durante la stagione delle nozze, e trasmesso poi agli adulti dei due sessi nella stagione corrispondente, è stato modificato, mentre il piumaggio invernale e quello giovanile sono rimasti immutati.

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Quando gli adulti dei due sessi hanno piumaggio invernale ed estivo distinti, differisca il maschio o no dalla femmina, i giovani rassomigliano agli adulti dei due sessi nel loro abito invernale, o molto più di rado nel loro abito estivo, o rassomigliano alle femmine sole; od i giovani possono avere un carattere intermedio oppure possono differire grandemente dagli adulti nei loro due piumaggi stagionali. – I casi di questa classe sono singolarmente complessi; nè questo deve recar sorpresa, siccome dipendono dalla eredità, limitata in un grado più o meno grande in tre modi differenti, cioè dal sesso, dall’età, e dalla stagione dell’anno. In certi casi gli individui della stessa specie attraversano cinque stadi distinti di piumaggio. Nelle specie in cui il maschio differisce dalla femmina durante la stagione estiva sola, o, ciò che è più raro, durante le due stagioniPei casi in appoggio vedi vol. IV di Macgillivray, Hist. Brit. Birds, intorno alla Tringa, ecc., p. 229, 271; intorno al Machetes, p. 172; intorno al Charadrius hiaticula, p. 118; intorno al Charadrius pluvialis, p. 94., i giovani in generale rassomigliano alle femmine – come segue nel cosidetto cardellino del Nord-America, e da quanto pare nello splendido Maluri di AustraliaPel Cardellino del N. America, Fringilla tristis, Linn., vedi Audubon, Ornith. Biography, vol. I, p. 172. Pel Maluri, Gould, Handbook of the Birds of Australia, vol. I, p. 318.. Nelle specie in cui i sessi sono simili durante l’estate e l’inverno i giovani possono rassomigliare agli adulti, primamente, nell’abito invernale; secondariamente, ciò che segue molto più di rado, nell’abito estivo; terzo, possono avere uno stato intermedio fra questi due stadi; e quarto, possono differire grandemente dagli adulti in tutte le stagioni. Abbiamo un esempio del primo di questi quattro casi in una sgarza dell’India (Buphus coromandus), in cui i giovani e gli adulti dei due sessi sono bianchi durante l’inverno, e gli adulti divengono color cuoio dorato durante l’estate. Nell’Anastomus oscitans dell’India abbiamo un caso simile, ma i colori sono invertiti; perchè i giovani e gli adulti dei due sessi sono grigio e nero durante l’inverno, e gli adulti divengono bianchi durante l’estateSono debitore al sig. Blyth per l’informazione intorno al Buphus; vedi pure Jerdon, Birds of India, vol. III, p. 749. Intorno all’Anastomus, vedi Blith, nell’Ibis, 1867, p. 173.. Come esempio del secondo caso sono i giovani della Gazza marina (Alca torda, Linn.) che nel loro piumaggio primiero sono coloriti come gli adulti durante l’estate; ed i giovani della Fringilla leucophrys dell’America settentrionale appena son coperti di piume hanno eleganti fasce bianche sul capo, che vengon perdute dai giovani e dai vecchi durante l’invernoIntorno all’Alca, vedi Macgillivray, Hist. Brit. Birds, vol. V, p. 347. Intorno alla Fringilla Leucophrys, Audubon, ibid., vol. II, p. 89. Avrò in seguito da parlare dei giovani di certi aironi e di certe sgarze che sono bianchi.. Rispetto al terzo caso, cioè, in cui i giovani hanno un carattere intermedio fra il piumaggio adulto invernale ed estivo, YarrellHistory of British Birds, vol. I, 1839, p. 159. asserisce che ciò segue in molti trampolieri. Infine, rispetto ai giovani che differiscono ampiamente dai due sessi nel loro piumaggio invernale ed estivo, questo segue in molti aironi e sgarze dell’America settentrionale e delle Indie, – i giovani soli sono bianchi.

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Quando i giovani rassomigliano alla femmina nel suo abito estivo, od agli adulti dei due sessi nel loro abito invernale, i casi differiscono da quelli riferiti nelle Classi I e III soltanto nei caratteri originariamente acquistati dai maschi durante la stagione delle nozze, essendone stata limitata la trasmissione alla stagione corrispondente. Quando gli adulti hanno un piumaggio distinto invernale ed estivo, ed i giovani differiscono da entrambi, il caso è più difficile da comprendere. Noi possiamo ammettere come probabile che i giovani abbiano conservato un antico stato di piumaggio; possiamo riferire alla scelta sessuale piumaggio estivo o nuziale degli adulti, ma a che cosa possiamo attribuire il loro distinto piumaggio invernale? Se noi potessimo ammettere che questo piumaggio serve in tutti i casi di protezione, il suo acquisto sarebbe una faccenda semplice; ma non sembra che siavi nessuna buona ragione per ammettere una tal cosa. Si può mettere avanti che le condizioni di vita tanto ampiamente differenti durante l’inverno e la state hanno avuto una azione diretta sul piumaggio; questo può avere avuto qualche effetto, ma non ho fede che una differenza così grande fra due piumaggi, come vediamo talvolta, sia stata operata in tal modo. Una spiegazione più probabile è che una antica forma di piumaggio parzialmente modificata mercè la trasmissione di qualche carattere del piumaggio estivo sia stata conservata dagli adulti durante l’inverno. Finalmente tutti i casi della nostra classe presente dipendono da quanto pare dai caratteri acquistati da ciò che i maschi adulti sono stati variamente limitati nella loro trasmissione secondo l’età, la stagione ed il sesso; ma non merita la pena di tener dietro a queste complesse relazioni.

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Merita d’esser notato che molti quadrupedi che abitano regioni moderatamente fredde, quantunque non assumano un abito invernale bianco, diventano più pallidi durante questa stagione; e questo è da quanto pare l’effetto diretto delle condizioni cui essi sono stati lungamente esposti. PallasNovae species Quadrupedum e Glirium ordine, 1778, p. 7. Quello che ho chiamato roe è il Capreolus Sibiricus subecaudatus di Pallas. asserisce che in Siberia un mutamento di questa natura segue nel lupo, in due specie di mustele, nel cavallo domestico, nell’Equus hemionus, nella vacca domestica, in due specie di antilopi, nel mosco, nel roe, nell’alce e nella renna. Per esempio il roe ha un abito estivo rosso ed uno invernale grigio-bianco; e l’ultimo può forse servire come una protezione all’animale mentre va in giro nei boschetti senza foglie, spruzzati di neve e di ghiaccio. Se gli animali sopra menzionati andassero graduatamente estendendo la loro area di dimora in regioni perpetuamente coperte di neve, il loro pallido abito invernale diverrebbe, probabilmente mercè la scelta naturale, sempre man mano più bianco finchè diverrebbe bianco come la neve.

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Così può aver avuto origine la pratica di impadronirsi delle mogli; e per l’onore che si otteneva in tal modo è possibile che abbia finito per divenire un abito universale. Possiamo anche comprendere, secondo sir J. Lubbock, «la necessità di espiazione pel matrimonio come una infrazione ai riti della tribù, dacchè secondo le antiche idee, un uomo non aveva diritto di appropriarsi quello che apparteneva a tutta la tribù». Sir J. Lubbock riferisce inoltre un curiosissimo complesso di fatti che dimostrano che nei tempi antichi erano molto onorate quelle donne che erano al tutto licenziose; e ciò, come egli spiega, si comprende, se ammettiamo che il commercio promiscuo esistesse originalmente e fosse un uso molto onorato nella tribùOrigin of Civilisation, 1870, p. 86. Nelle varie opere sopra menzionate si troveranno molte prove di parentela per le sole femmine, o colla sola tribù..

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Io non pretenderò congetturare se i selvaggi i quali ora seguono una qualche forma di matrimonio, sia poligamo o monogamo, abbiano conservato questo abito dai tempi primitivi, oppure se siano ritornati a qualche forma di matrimonio, dopo aver passato per uno stadio di commercio promiscuo.

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Abbiamo veduto che ogni razza ha il suo proprio modello di bellezza, e sappiamo che è naturale all’uomo di ammirare ogni punto caratteristico nei suoi animali domestici, abito, ornamenti, ed aspetto personale, quando siano un po’ al di là del livello comune. Se dunque noi ammettiamo le suddette proposizioni, ed a me non sembra possibile metterle in dubbio, sarebbe una circostanza inesplicabile, se la scelta delle donne più avvenenti operata dagli uomini più potenti di ogni tribù, i quali potessero allevare in media un numero maggiore di figli, non avesse modificato, dopo il corso di molte generazioni, fino ad un certo punto il carattere della tribù.

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L'uomo delinquente

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Cesare Lombroso 11 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
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Finalmente l'alcool ha una connessione inversa col crimine, o meglio col carcere; nel senso che dopo le prime prigionie il reo liberato, perduto ogni vincolo di famiglia, ogni punto d'onore, trova nell'alcool di che dimenticarli e supplirli; perciò tanto spesso l'alcoolismo si offerse nei recidivi; e perciò si comprende come Mayhew trovasse quasi tutti i ladri di Londra ubbriachi dopo mezzodì, così da morirne tra i 30 ai 40 anni per alcoolismo, e come fra i deportati dalla Noumea, che bevono, oltre che per la vecchia abitudine, anche per dimenticare il disonore, la lontananza della famiglia, della patria, le torture degli aguzzini e dei compagni e forse i rimorsi, tanto che il vino vi si convertiva in moneta; sicchè una camicia valeva un litro, un abito due litri, un pantalone due litri, e perfino il bacio della donna si saldava con litri (Simon Meyer, Souvenirs d'un déporté, pag. 376, Paris, 1880).

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Il suo genere di vita nomade, l'impossibilità di trasportare monumenti, statue (ed io aggiungo la grande uniformità della natura nella steppa e del deserto, e la mancanza di immaginazione, che ne fu l'effetto), lo allontanarono dall'idea dei templi e delle statue; l'assenza di queste tolse una delle cause dell'idolatria; e questo abito a sua volta gli fece amare la semplicità e quindi semplificare il culto».

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Consumano in alcool ed in vestiti quanto guadagnano; sicché se ne vedono camminare a piedi nudi, ma con abito gallonato od a colori, e senza calze, ma con stivaletti gialli.

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Ho dichiarato: che se gli indizii fisionomici erano minori di quanto io credeva, i biologici e gli psichici li completavano e davano un indizio potente della sua colpevolezza; che la minore intensità dei caratteri fisionomici si poteva spiegare, perchè egli era uno di quelli che noi chiamiamo rei d'occasione; che cioè, predisposto dall'eredità al crimine, non vi precipitò senza il bisogno diretto e l'occasione di trovare un uomo pieno di denari che gli si confidava ciecamente; e quindi la fisonomia non aveva preso quei caratteri torvi che acquistano i criminali col lungo abito del delitto.

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CII) scomberoide detto Caranx melampygus, e la Medusa Combessa, palmipes; il Caranx sta disteso orizzontalmente attraverso gli orifizi del suo portico sottogenitale per ciò deformato e allargato e deve quindi procedere orizzontalmente contro al suo abito, ma vi trova il suo conto, perchè la presenza della medusa, così nociva a chi la tocca, lo difende dai pesci grossi (Chronique scientifique, mai, 1896); e così il paguro, invece di divorare l'actinia, la lascia fissarsi sulla dimora di cui si è fornito, ed essa gli serve col colore brillante ad attirar le vittime e, a sua volta ha da lui casa e trasporto.

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Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

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Piero Bianucci 3 occorrenze

Giornale di scienze fisiche e di arti ad uso dei giovinetti (nel frontespizio apparivano quattro bambine che guardavano una locomotiva a vapore, una scelta, per quei tempi, singolarmente avanzata).

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Si potrebbe arrivare a un solo abito che si adatta automaticamente a tutte le stagioni. L’intimo antibatterico e profumato è ormai una realtà, e così pure le T-shirt che proteggono dai raggi ultravioletti e l’impermeabile double-face che ripara dalla pioggia lasciando traspirare la pelle: è fatto con una membrana spessa soltanto 12 millesimi di millimetro con una tecnologia di laminazione messa in opera dalla francese Lainière de Picardie. Nonostante queste novità tessili, di alcuni elettrodomestici continueremo ad avere bisogno. Per stirare la Siemens ha messo a punto il «Dressman», un robot che in sei minuti stira giacche e camicie.

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Sulla origine della specie per elezione naturale

538090
Carlo Darwin 6 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Alcuni naturalisti sostengono che gli animali non presentano mai delle varietà; per conseguenza considerano le più piccole differenze come aventi un valore specifico; e quando anche una identica forma si trovi in due luoghi lontani, o in due diverse epoche geologiche, essi vanno tant'oltre da supporre che due specie differenti siano nascoste sotto un medesimo abito. L'espressione di specie diventa perciò una inutile astrazione, per la quale s'intende ed ammette un atto creativo particolare. È cosa certa che molte forme, considerate come varietà da giudici competenti, hanno tali caratteri di specie, che vengono classificate come buone e vere specie da altri giudici di uguale merito. E sarebbe fatica gettata il discutere, se coteste forme siano specie o varietà, infino a tanto che non vi sia una definizione di questi due termini. Molte di queste varietà ben marcate o specie dubbie meritano una particolare considerazione, imperocchè alla loro distribuzione geografica, all'analoga variazione, all'ibridismo, ecc., si attinsero degli argomenti per decidere del rango che loro appartiene. Ma lo spazio non mi permette di trattare qui quest'argomento. Un attento esame insegnerà in molti casi ai naturalisti quale rango sia da darsi a siffatte forme dubbie. Tuttavia dobbiamo confessare che precisamente nei paesi meglio esplorati s'incontra il maggior numero di tali forme. Io sono rimasto sorpreso nel vedere, come di tutti quegli animali e quelle piante, che vivono allo stato naturale e sono utilissime all'uomo, od attirano per altre ragioni la sua particolare attenzione, si conoscono quasi dappertutto delle varietà, le quali, oltre ciò, da alcuni autori sono credute specie distinte. Quanto non fu esattamente studiata la quercia comune! Eppure un autore tedesco stabilisce una dozzina di specie sopra quelle forme che i botanici hanno creduto fino ad oggi quasi generalmente semplici varietà; ed in Inghilterra possono citarsi le più alte autorità ed i migliori pratici sia in appoggio dell'idea che la quercia sessiliflora e la peduncolata sono specie ben distinte, sia per l'altra che sono semplici varietà.

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Può provarsi che le piante le più diverse, per abito e l'apparenza generale, ed aventi delle differenze le più marcate in ogni parte del fiore ed anche nel polline, nel frutto e nei cotiledoni, possono essere incrociate. Le piante annue e le perenni, gli alberi a foglie caduche o sempre verdi, le piante che abitano stazioni diverse e sono stabilite sotto climi i più opposti, possono di sovente essere incrociate facilmente.

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Il Bates risponde a questa domanda in modo soddisfacente, dicendo che la forma imitata conserva l'abito generale del gruppo cui appartiene; mentre la imitante ha cambiato il suo abito e non somiglia più ai suoi prossimi parenti.

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Se quindi un membro di un gruppo perseguitato e raro assumesse tale abito da somigliare ad una specie ben protetta, a segno da ingannare continuamente l'occhio esperto di un entomologo, esso ingannerebbe al certo spesso anche gli uccelli da preda e gli insetti, e sfuggirebbe quindi a completa distruzione. Si può quasi dire che il Bates ha veramente spiato il processo, col quale la forma imitante diventa nei caratteri esterni così simile alla imitata, poichè ha osservato che alcune tra le forme di Leptalis, le quali imitano parecchie altre farfalle, variano assai. In un distretto hannovi parecchie varietà, delle quali una sola somiglia in un certo grado alla comune Ithomia dello stesso distretto. In un altro distretto vivono due o tre varietà, di cui una è molto più frequente dell'altra e somiglia assai ad un'altra forma di Ithomia. Da questi fatti il Bates conclude che la Leptalis ha dapprima variato, e che una varietà, la quale accidentalmente somigliava fino ad un certo grado ad una farfalla dello stesso distretto, in seguito a tale somiglianza con una specie fiorente e poco perseguitata, aveva maggiore probabilità di sfuggire alla distruzione prodotta dagli uccelli da preda e dagli insetti, e fu quindi più spesso conservata; «i gradi meno perfetti di somiglianza saranno stati eliminati nel corso delle generazioni, e solo gli altri saranno stati preservati per la propagazione della specie». Noi abbiamo quindi nel fatto presente un bell'esempio di elezione naturale.

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