Questo che diciamo per noi, abitanti dell'emisfero nord della Terra, è vero ancora per un osservatore che abiti nell'altro emisfero, in Australia ad esempio. Le apparenze essenzialmente non mutano; solo l’australiano vede la sua cupola celeste, il cielo suo ingemmati da configurazioni stellari differenti dalle nostre.
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La sua preferenza personale però andava non all’indaco ma al cremisi, un rosso acceso che evoca il sangue: elaborò tinture per fare stoffe di questo colore, che poi adottò per abiti, divani e un suo letto a baldacchino.
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Laureatasi nel 1892, l’anno seguente divenne assistente volontaria all’Osservatorio di quella università, e finì nell’”harem”, lei, signorina dagli abiti castigatissimi, i capelli imprigionati sulla nuca con uno spillone. Severa e diligente, si trovò tuttavia a suo agio alle dipendenze di Pickering, che una volta aveva affermato: “un grande Osservatorio dovrebbe essere organizzato meticolosamente e amministrato come una ferrovia”. Dopo anni di lavoro gratuito, otterrà un compenso di 25 centesimi di dollaro l’ora, il minimo sindacale, che con un premio di anzianità salirà poi a 35 centesimi. Pickering guadagnava 2 dollari l’ora, sei volte più di lei, ma neppure il suo stipendio era sontuoso.
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È un lusso pretenzioso che copre gli abiti sottostanti, miseri e laceri a causa della magra paga dei professori in una Università sempre più degradata (niente di nuovo sotto il Sole). Ma soprattutto, osserva Galileo, la toga diventa imbarazzante quando si va a trovare qualche signorina di facili costumi e si deve attendere il proprio turno davanti alla sua porta sotto l’occhio dei passanti. Antonio Marzo, annotando le Rime galileiane (sei sonetti, due canzoni e il Capitolo) fa notare come questo componimento in terza rima riprenda lo stile burlesco del Berni e come vi si riconoscano doppi sensi libertini. Uno forse si nasconde anche nella terzina “ Lo stile dell’invenzione è molto vario, / ma per trovare il bene, io ho provato / che bisogna proceder pel contrario ”. Il senso letterale è nobile e chiaro, si riferisce all’andare contro corrente dell’uomo di genio; ma si può anche intravedere una allusione a rapporti contro natura, o meglio extra natura. Un Galileo a luci rosse.
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