Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abitazioni

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Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398 - Approvazione del testo definitivo del Codice Penale.

20949
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1930
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Delle contravvenzioni concernenti l'incolumità delle persone nei luoghi di pubblico transito o nelle abitazioni.

Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398 - Approvazione del testo definitivo del Codice di Procedura Penale.

31047
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1930
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Senza permesso scritto dell'Autorità che ha emesso il mandato o l'ordine ovvero del giudice istruttore o del pretore del luogo in cui deve essere eseguito, gli ufficiali ed agenti della polizia giudiziaria o della forza pubblica non possono, per eseguirlo, introdursi nelle abitazioni o nei luoghi chiusi adiacenti ad esse dopo un'ora dal tramonto e prima di un'ora avanti la levata del sole.

Decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346 - Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni.

33679
Stato 1 occorrenze
  • 1990
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Si considera mobilia l'insieme dei beni mobili destinati all'uso o all'ornamento delle abitazioni, compresi i beni culturali non sottoposti al vincolo di cui all'art. 13.

Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 - Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.

38529
Stato 1 occorrenze

Le regioni concedono contributi a comuni, province, consorzi di comuni, o enti morali pubblici o privati, per opere di risanamento igienico-sanitario di alloggi di loro proprietà o di cui abbiano la disponibilità legale per almeno quindici anni, da destinare ad abitazioni di stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per studio, per motivi familiari, per asilo politico o asilo umanitario. I contributi possono essere in conto capitale o a fondo perduto e comportano l'imposizione, per un numero determinato di anni, di un vincolo sull'alloggio all'ospitabilità temporanea o alla locazione a stranieri regolarmente soggiornanti. L'assegnazione e il godimento dei contributi e degli alloggi così strutturati è effettuata sulla base dei criteri e delle modalità previsti dalla legge regionale.

Legge 25 settembre 1940, n. 1424 - Legge doganale.

60909
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1940
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E' vietato di eseguire costruzioni ed altre opere di ogni specie, sia provvisorie, sia permanenti, in prossimità della linea doganale, nell'àmbito dei porti e dei punti di approdo, nonché di spostare o modificare quelle esistenti, o di stabilire abitazioni galleggianti senza l'autorizzazione del Direttore superiore della circoscrizione doganale.

Legge 27 luglio 1978, n. 392 - Disciplina delle locazioni di immobili urbani.

69381
Stato 3 occorrenze
  • 1978
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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In relazione alla tipologia si fa riferimento alla categoria catastale con i coefficienti risultanti dalla tabella seguente: a) 2,00 per le abitazioni di tipo signorile (A/1); b) 1,25 per le abitazioni di tipo civile (A/2); c) 1,05 per le abitazioni di tipo economico (A/3); d) 0,80 per le abitazioni di tipo popolare (A/4); e) 0,50 per le abitazioni di tipo ultrapopolare (A/5); f) 0,70 per le abitazioni di tipo rurale (A/6); g) 1,40 per le abitazioni di tipo villini (A/7); h) 0,80 per le abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi (A/11).

In relazione al livello di piano, limitatamente alle unità immobiliari situate in immobili costituiti da almeno tre piani fuori terra, si applicano i seguenti coefficienti: a) 0,80 per le abitazioni situate al piano seminterrato; b) 0,90 per le abitazioni situate al piano terreno; c) 1,00 per le abitazioni situate nei piani intermedi e all'ultimo piano; d) 1,20 per le abitazioni situate al piano attico.

Per le abitazioni situate al quarto piano e superiori di immobili sprovvisti di ascensore, i coefficienti previsti alle lettere c) e d) del comma precedente sono rispettivamente ridotti a 0,93 e 1,10.

Legge 8 novembre 2000, n. 328 - Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

71897
Stato 1 occorrenze

Allo Stato spetta l'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 129 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, nonché dei poteri di indirizzo e coordinamento e di regolazione delle politiche sociali per i seguenti aspetti: a) determinazione dei principi e degli obiettivi della politica sociale attraverso il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali di cui all'articolo 18; b) individuazione dei livelli essenziali ed uniformi delle prestazioni, comprese le funzioni in materia assistenziale, svolte per minori ed adulti dal Ministero della giustizia, all'interno del settore penale; c) fissazione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale; previsione di requisiti specifici per le comunità di tipo familiare con sede nelle civili abitazioni; d) determinazione dei requisiti e dei profili professionali in materia di professioni sociali, nonché dei requisiti di accesso e di durata dei percorsi formativi; e) esercizio dei poteri sostitutivi in caso di riscontrata inadempienza delle regioni, ai sensi dell'articolo 8 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e dell'articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; f) ripartizione delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali secondo i criteri stabiliti dall'articolo 20, comma 7.

La legge 3 dicembre 1999, n. 493: norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici - abstract in versione elettronica

84644
Pontrandolfi, Fabio 1 occorrenze
  • 2002
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La legge 3 dicembre 1999, n. 493: norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici

Fisco e giurisprudenza allineati sulla determinazione del reddito degli immobili di interesse storico - abstract in versione elettronica

88917
Ianniello, Barbara 1 occorrenze
  • 2005
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Allineandosi al prevalente indirizzo della giurisprudenza di legittimità, l'Agenzia delle entrate precisa che il reddito degli immobili riconosciuti di interesse storico ed artistico deve essere in ogni caso determinato mediante l'applicazione della minore tra le tariffe d'estimo previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è collocato l'immobile, indipendentemente dalla eventuale locazione del bene ad un canone superiore: la disciplina agevolativa non è applicabile però agli immobili che non sono classificati come fabbricati ad uso abitativo. Nessun rimborso in vista, quindi, nel caso di unità immobiliari vincolate, quali, ad esempio, i fabbricati concessi in locazione e classificati catastalmente come negozio, magazzino, laboratorio, ufficio o immobile a destinazione speciale.

La riduzione ICI sull'abitazione principale prescinde dalla residenza anagrafica - abstract in versione elettronica

93065
Ianniello, Barbara 1 occorrenze
  • 2006
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L'equazione "residenza anagrafica = dimora abituale" non vale ai fini della detrazione ICI per le abitazioni principali. La dimora abituale può anche non coincidere con quella risultante dalla residenza: la presunzione derivante dai dati anagrafici è, infatti, solo relativa ed il contribuente può provare il concreto utilizzo continuativo dell'abitazione documentando i consumi del gas, luce, telefono presso l'immobile.

Alcune questioni applicative in tema di affidamento condiviso - abstract in versione elettronica

97005
Figone, Alberto 1 occorrenze
  • 2007
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L'A. affronta i problemi conseguenti a un provvedimento di affidamento condiviso, in presenza di elementi ostativi alla concreta applicazione di questo istituto, come un'eccessiva conflittualità tra i genitori o la distanza delle abitazioni degli stessi. In tale contesto lo scopo rimane sempre quello di rendere entrambi i genitori responsabili in relazione alla loro genitorialità e, pur in presenza di conflitti, ad assumere le decisioni meglio rispondenti agli interessi e ai bisogni dei figli.

Libertà di stabilimento, affidamento condiviso ed affidamento esclusivo: un difficile rapporto a tre - abstract in versione elettronica

98947
Arceri, Alessandra 1 occorrenze
  • 2007
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I due provvedimenti in commento interpretano il significato del diritto del minore alla bigenitorialità, ed i criteri di scelta tra affidamento condiviso ed affidamento monogenitoriale nel caso di mutamento di residenza di uno o di entrambi i genitori, fornendo soluzioni opposte, entrambe, sotto diversi profili, inappaganti. L'ordinanza del Tribunale di Rimini, pur affermando la primaria importanza del diritto del minore alla bigenitorialità, giunge ad affermare che in attuazione di tale diritto possono essere limitate le libertà dei genitori costituzionalmente garantite, quale quella di fissazione della residenza, ritenendo che l'aspirazione del minore a mantenere rapporti educativi ed affettivi con entrambe le figure parentali possa essere soddisfatta solo mantenendo una vicinanza tra le rispettive abitazioni. Il provvedimento emesso, in sede di reclamo, dalla Corte d'appello, correttamente afferma l'incoercibilità della scelta di trasferire la propria residenza, ma ritiene che la distanza (notevole) tra le abitazioni dei genitori costituisca, di per sé, fattore ostativo all'applicazione dell'affidamento condiviso. Invero, principale elemento di novità di tale forma di affidamento, rispetto al passato, è la conservazione dell'esercizio della potestà in capo ad entrambi i genitori, e la disponibilità di questi ultimi allo sviluppo di un progetto educativo comune: la praticabilità di tale forma di affidamento prescinde dunque, salve ovviamente le ipotesi di oggettiva difficoltà, in ragione della distanza, di concordare ed attuare detto progetto, da considerazione d'ordine meramente quantitativo o logistico.

Ancora in tema di diritto del minore alla bigenitorialità e libertà dei genitori di trasferire la residenza - abstract in versione elettronica

99799
Arceri, Alessandra 1 occorrenze
  • 2007
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Il diritto del minore alla bigenitorialità, affermata dalla nuova legge sull'affidamento condiviso, comporta la paritaria compartecipazione di entrambi i genitori ai compiti educativi e di crescita dei figli, ma non richiede che questi ultimi trascorrano tempi equivalenti presso le residenze di ciascun genitore, ed anzi, la stessa disciplina dell'assegnazione del domicilio coniugale porta a ritenere che il giudice debba individuare un genitore con cui i figli abitualmente convivranno dopo lo scioglimento del nucleo familiare. Per i medesimi motivi, la vicinanza tra abitazioni non può ritenersi postulato fondamentale di tale forma di affidamento, che ben può realizzarsi anche quando i genitori risiedono a notevole distanza l'uno dall'altro. Pertanto, l'intendimento, espresso (o attuato) dal genitore con il quale il figlio abitualmente convive, di trasferire in altra città o Stato la propria residenza (e con essa, quella del minore) non può, di per sé, rappresentare ostacolo alla conservazione di tale forma di affidamento, salvo che il trasferimento sia contrario all'interesse del minore: soltanto in tal caso il giudice potrà (non già vietare il trasferimento, ma) condizionare il diritto del genitore che intende mutare la propria residenza alla perdita dell'affidamento.

Cessione di più pertinenze della medesima categoria catastale - abstract in versione elettronica

100893
Ricca, Franco 1 occorrenze
  • 2007
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La seconda autorimessa, venduta insieme all'abitazione della quale costituisce pertinenza, non può fruire dell'aliquota agevolata "prima casa", ma soggiace, comunque, in virtù del vincolo pertinenziale, al trattamento tributario previsto per le cessioni di abitazioni e non a quello proprio dei "fabbricati strumentali per natura".

Il possesso di abitazioni e auto legittima l'accertamento sintetico - abstract in versione elettronica

101034
Pino, Carlo 1 occorrenze
  • 2007
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Il possesso di abitazioni e auto legittima l'accertamento sintetico

Nessuna agevolazione se la prima casa è stata usucapita - abstract in versione elettronica

102859
Ianniello, Barbara 1 occorrenze
  • 2008
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Quando si tratta di agevolazioni prima casa, è da escludere un'automatica "simmetria" tra acquisti di abitazioni con sentenza di usucapione ed acquisti di abitazioni mediante trasferimenti a titolo oneroso. È questa la conclusione cui è giunta la Corte di cassazione sul rilievo che l'equiparazione delle aliquote applicabili, ai fini dell'imposta di registro, ai trasferimenti immobiliari per usucapione ed a quelli a titolo derivativo non implica anche l'assoggettamento ad un eguale regime di favore. Da un lato, la natura eccezionale delle agevolazioni fiscali ne consente la fruizione nelle sole ipotesi tassativamente previste dalla legge; dall'altro, l'estensione dei benefici trova un ulteriore ostacolo nella differente natura (derivativa e a titolo originario) delle due diverse fattispecie traslative considerate.

Sulla praticabilità dell'affido condiviso anche quando i genitori vivano in località molto distanti o addirittura in Stati diversi - abstract in versione elettronica

104355
De Sisto, Luigi 1 occorrenze
  • 2008
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Lo scritto affronta quindi la problematica dell'applicabilità della nuova legge in caso di lontananza delle abitazioni dei genitori.

Il Dipartimento finanze chiarisce l'esenzione ICI "prima casa" - abstract in versione elettronica

106115
Lovisetti, Maurizio 1 occorrenze
  • 2008
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Il d.l. n. 93/2008 ha escluso dall'ICI le abitazioni principali dei contribuenti, portando a compimento un processo di progressiva diminuzione del carico tributario su tali immobili, già caratterizzato da aliquote agevolate e detrazioni d'imposta, che era proseguito con l'ulteriore detrazione dell'1, 33 per mille della base imponibile configurata dalla Finanziaria 2008, ora assorbita nell'azzeramento del tributo. L'individuazione dell'esatto ambito applicativo delle disposizioni di esonero offerta dal testo normativo, che in proposito opera un rinvio a norme di legge e ai regolamenti locali, non è però sempre impeccabile, rendendo necessario risolvere svariati problemi interpretativi, a cui ha cercato di far fronte il Dipartimento delle Finanze.

Operativa già dal 2008 l'esenzione ICI sulla prima casa - abstract in versione elettronica

106481
Ianniello, Barbara 1 occorrenze
  • 2008
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Il legislatore, infatti, si occupa di definire l'ambito oggettivo di applicazione, escludendo, da un lato, le abitazioni signorili (AI), le ville (A/3), ed estendendo, dall'altro, l'esenzione agli immobili assimilati alle abitazioni principali per previsione legislativa o con regolamento comunale. Nulla viene precisato, invece, con riguardo alle pertinenze della disciplina alla luce non solo delle regole dettate dal codice civile, ma anche delle specifiche previsioni contenute nei regolamenti comunali.

Superati i dubbi interpretativi sull'esenzione ICI dell'abitazione principale - abstract in versione elettronica

106569
Busico, Matteo 1 occorrenze
  • 2008
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L'esenzione da ICI delle abitazioni principali e di quelle assimilate alle stesse disposta da d.l. n. 93/2008 risulta apprezzabile, in quanto con la stessa viene superata una censura di incostituzionalità della disciplina dell'imposta. La legge di conversione ha risolto un dubbio interpretativo che era emerso dalla prima analisi della novità normativa e ha inoltre introdotto una sanatoria che ha permesso ai contribuenti che non abbiano correttamente interpretato la normativa agevolativa in sede di prima applicazione della stessa di regolarizzare la propria posizione senza essere sanzionati.

Parcheggi pertinenziali alle abitazioni: profili pubblicistici - abstract in versione elettronica

110128
Mescia, Giuseppe; Di Corcia, Valeria 1 occorrenze
  • 2009
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Parcheggi pertinenziali alle abitazioni: profili pubblicistici

Uso a fini residenziali delle strutture turistico-ricettive: non sempre è lottizzazione abusiva - abstract in versione elettronica

115215
Traina, Duccio M. 1 occorrenze
  • 2010
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L'articolo affronta il tema delle strutture turistico-ricettive trasformate in civili abitazioni senza opere edilizie. Si sofferma in particolare sullo stato della giurisprudenza penale che, anziché ravvisare in tali fattispecie un mutamento di destinazione d'uso puramente funzionale, ritiene configurabile la lottizzazione abusiva e nel critica le conclusioni, che hanno fondamento solo in casi particolari. Il fenomeno si presta invece ad altri mezzi di reazione da parte dell'ordinamento, quali l'annullamento d'ufficio del permesso di costruire e la revoca della agibilità. L'A. prende altresì in esame la posizione della giurisprudenza amministrativa circa i limiti alla circolazione giuridica delle singole unità che compongono strutture turistico-ricettive a carattere complesso, per rilevare l'infondatezza della tesi secondo cui esse non sarebbero frazionabili e trasferibili separatamente. Infine auspica un intervento del legislatore regionale per superare l'attuale rigidità che caratterizza le tecniche di pianificazione urbanistica.

Il regime speciale degli immobili di interesse storico-artistico ai fini dell'imposta sul reddito - abstract in versione elettronica

119591
Calogero, Armando 1 occorrenze
  • 2010
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L'art. 11, comma 2, L. n. 413/91, che prevede per gli immobili di interesse storico-artistico l'applicazione della più bassa delle tariffe d'estimo previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale sono collocati, va applicato indipendentemente dalla loro locazione a terzi e dalla categoria catastale in cui sono classificati. La Suprema Corte, proseguendo nel suo indirizzo giurisprudenziale favorevole al contribuente, precisa che anche agli immobili classificati catastalmente nelle categorie non abitative va applicato tale regime impositivo ed a tal fine possono essere utilizzati tutti gli opportuni metodi tecnico-matematici per la determinazione della base imponibile.

L'esclusione dall'Ici delle abitazioni principali e degli immobili assimilati: una grave limitazione al potere impositivo dei comuni - abstract in versione elettronica

120468
Fogagnolo, Maurizio 2 occorrenze
  • 2010
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L'esclusione dall'Ici delle abitazioni principali e degli immobili assimilati: una grave limitazione al potere impositivo dei comuni

L'esclusione dell'Ici delle abitazioni principali e dei relativi immobili assimilati introdotta dal d.l. 93/2008, continua a rappresentare un problema per i comuni, in particolare a fronte della necessità di definire le modalità del rimborso del minor gettito da parte dello Stato , che - malgrado i numerosi interventi attuati dal legislatore, da ultimo con la legge finanziaria 2010 - non sono ancora state delineate in modo corretto e rispettoso dell'autonomia impositiva degli enti locali. La mancata previsione di un adeguamento del rimborso per gli anni 2009 e successivi, e la trasformazione della restituzione del minor gettito in un trasferimento statale consolidato rischiano, infatti, di costituire una grave limitazione al potere impositivo dei comuni, che risulta ancora più grave in quanto in palese antitesi con la prospettata introduzione del federalismo fiscale.

Residenze turistico-alberghiere: una fiscalità misteriosa - abstract in versione elettronica

120993
Menchetti, Riccardo 1 occorrenze
  • 2010
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Due sono in particolare gli aspetti critici: stabilire se la tassazione deve essere parificata a quella delle civili abitazioni oppure a quella degli immobili strumentali e, di conseguenza, se siano applicabili o no le agevolazioni fiscali riconosciute per la c.d. prima casa. Se fino a ieri l'Agenzia delle Entrate era sicuramente orientata nel riconoscere sia la parificazione alle civili abitazioni, che l'applicabilità delle agevolazioni, oggi sembra aver cambiato orientamento. Nell'articolo si cercherà di illustrare perché questo nuovo indirizzo dell'Agenzia appaia privo di riscontri normativi.

Soluzioni per le imprese che svolgono l'attività di cessione di immobili abitativi - abstract in versione elettronica

124373
Damiani, Mario 1 occorrenze
  • 2011
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Il regime di esenzione IVA che caratterizza le vendite di tali immobili ha, infatti, l'effetto di costringere alla rettifica della detrazione dell'imposta, essendo oltretutto esclusa la facoltà di separare l' attività della cessione di abitazioni esente da quella di cessione di abitazioni imponibile e non consentita l'indetraibilità "specifica" rispetto al pro rata generale.

Le istruzioni di UNICO 2012 non chiariscono tutti i dubbi sull'opzione per la cedolare secca - abstract in versione elettronica

132201
Lovecchio, Luigi 1 occorrenze
  • 2012
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Un chiarimento invece condivisibile riguarda i fabbricati di interesse storico-artistico, in relazione ai quali la nuova imposta sostitutiva si applica sul canone contrattuale e non sulla rendita catastale determinata sulla minore delle tariffe d'estimo vigenti per le abitazioni ubicate nella stessa zona censuaria. Tra le problematiche collegate all'esercizio dell'opzione per la cedolare secca restano ancora da risolvere alcune ipotesi particolari, come il caso di decesso del locatore o quello di compresenza di più soggetti titolari dell'immobile locato.

Per gli immobili posseduti in Paesi UE la patrimoniale si paga sul valore catastale - abstract in versione elettronica

133543
Miele, Luca 1 occorrenze
  • 2012
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Con il secondo, invece, viene stabilito che le abitazioni principali all'estero dei soggetti che prestano lavoro all'estero per lo Stato italiano, la cui residenza fiscale sia fissata in Italia "ex lege" in deroga agli ordinari criteri previsti nel T.U.I.R., non sono assoggettate all'IRPEF in Italia.

L'istanza per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati agricoli - abstract in versione elettronica

136545
Buono, Domenico 1 occorrenze
  • 2012
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I titolari di fabbricati, già iscritti nel Catasto edilizio urbano in categorie diverse dalla A/6 per le abitazioni e D/10 per le costruzioni strumentali, possono presentare entro il 1 ottobre 2012 le domande per il riconoscimento della ruralità degli stessi. L'Agenzia del territorio ha emanato la circolare n. 2/T del 2012, a commento del D.M. 26 luglio 2012, che disciplina le modalità di presentazione delle domande e delle autocertificazioni agli Uffici provinciali, per l'inserimento negli atti catastali del requisito di ruralità.

I versamenti Imu 2012 nei comuni italiani - abstract in versione elettronica

138723
Marinuzzi, Giorgia; Tortorella, Walter 1 occorrenze
  • 2013
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Il gettito Imu per il 2012 ha superato i 23,7 miliardi di euro, dei quali il 17% è riconducibile alle prime abitazioni. La taglia media dei versamenti si è attestata sui 344 euro considerando tutte le tipologie di immobili, ha raggiunto i 225 euro per le prime case ed i 386 euro per gli altri immobili. Le differenze degli incassi sono state ampie sia a livello regionale che comunale: le grandi città e le località a forte vocazione turistica sono le aree che hanno fatto registrare gli incassi medi più elevati.

La sospensione dell'Imu [Imposta Municipale sugli Immobili] e la liquidità degli enti locali - abstract in versione elettronica

139763
Piscino, Eugenio 1 occorrenze
  • 2013
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La sospensione della prima rata dell'Imu [Imposta Municipale sugli Immobili], per le abitazioni principali, determina una serie di effetti negativi sugli enti locali, aggravando la crisi di liquidità che investe una parte considerevole dei comuni italiani. L'annunciata riforma, da attuare entro il prossimo 31 agosto, determinerà un rallentamento nei pagamenti, anche da parte di quei contribuenti che sono comunque tenuti all'adempimento tributario.

La quota riservata allo Stato del gettito dell'IMU: imposta patrimoniale erariale nascosta tra le pieghe dell'imposta comunale o compartecipazione all'incontrario? - abstract in versione elettronica

140203
Giovanardi, Andrea 1 occorrenze
  • 2013
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Uno degli aspetti più innovativi e controversi dell'Imu sperimentale è la ripartizione del gettito tra comune e Stato per gli immobili diversi dalle abitazioni principali e relative pertinenze, dai fabbricati rurali ad uso strumentale, dagli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari e dagli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti Autonomi Case Popolari (Iacp) e dagli immobili posseduti dai comuni nel loro territorio. La disciplina di quella che è definita, contemporaneamente nell'art. 13, comma 11, del d.l. 6 dicembre 2001, n. 201, "quota di imposta" e "imposta erariale", è tutt'altro che perspicua, non riuscendosi a desumere con chiarezza dalla legge se la parte riservata allo Stato sia un 'imposta autonoma o una sorta di compartecipazione rovesciata dello Stato al gettito del tributo locale. Si tratta di questione di rilevantissima importanza sia dal lato teorico-dogmatico, e ciò in ragione del fatto che l'art. 119 Cost. non contempera tra le fonti di finanziamento delle autonomie le compartecipazioni all'incontrario, sia dal punto di vista pratico: nell'articolo ci si sofferma sia sul primo punto, sia sul secondo, con particolare riferimento al rimborso della quota erariale e al regime tributario ai fini Imu degli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e degli Iacp ed istituti similari.

TARSU più elevata per gli alberghi? La legittimità delle delibere in relazione alle diverse categorie economiche - abstract in versione elettronica

141059
Bonomo, Damiano; De Simone, Massimiliano 1 occorrenze
  • 2013
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La Suprema Corte di cassazione, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità di un regolamento comunale che prevedeva una tariffa TARSU [Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani] superiore per gli alberghi rispetto alle abitazioni civili, ritiene in linea di principio legittimo tale regolamento, precisando che la possibilità di prevedere delle riduzioni legate al carattere stagionale dell'attività svolta, di cui all'art. 66 del D.Lgs. n. 507/1993, è una facoltà lasciata alla discrezionalità dei giudici. Si ritiene che il dettato normativo debba essere interpretato senza enfatizzare eccessivamente tale discrezionalità e alla luce dei principi di correttezza, imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione, oltre che della regola per cui la tariffa debba essere posta in relazione al costo del servizio ed alla potenzialità di produrre rifiuti.

Tariffe TARSU per gli alberghi diversificabili in funzione dell'utilizzo delle superfici? - abstract in versione elettronica

144321
Lovisetti, Maurizio 1 occorrenze
  • 2013
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La "Commissione tributaria" provinciale di "Lecce", con la "sentenza n. 227" del "2013", torna sull'applicazione della TARSU [Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni] alle strutture alberghiere, riproponendo la tesi per cui, limitatamente alla "parte abitativa" delle stesse, debba applicarsi la "medesima tariffa" deliberata per le abitazioni. L'assunto è criticabile, perché le Commissioni tributarie non possono sostituirsi al Comune e imporre l'applicazione di "più misure tariffarie" alle diverse "zone" di cui si compone una "medesima utenza", considerato inoltre che l'ammontare della tassa si correla all'"attitudine media ordinaria" dell'"immobile" a produrre rifiuti.

"TRISE" a svantaggio delle imprese e delle abitazioni di basso valore - abstract in versione elettronica

144590
Carpentieri, Claudio 2 occorrenze
  • 2013
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"TRISE" a svantaggio delle imprese e delle abitazioni di basso valore

Il TRISE, il nuovo tributo comunale sui servizi destinato a sostituire la TARES, non fa altro che introdurre un ulteriore nuovo tributo, la TASI, orientato a compensare le perdite di gettito derivanti dall'esclusione dall'IMU delle abitazioni principali non di lusso (diverse da quelle accatastate nelle categorie A1, A8 e A9). Nella sostanza, la TASI, tranne che per l'individuazione dei soggetti debitori quando il titolare del diritto reale sull'immobile è diverso dal conduttore, si comporta come una vera e propria addizionale IMU dell'1 per mille di aliquota base. La potestà impositiva dei Comuni è limitata; tuttavia, le aliquote massime d'imposizione delle diverse categorie d'immobili (IMU + TASI) vedono comunque un incremento dell'1 per mille. La TASI, inoltre, non prevede alcuna forma di detrazione minima; pertanto, i proprietari di abitazioni principali con valore catastale basso, adesso esclusi - nei fatti - dall'IMU, dovranno pagare la TASI.

Modifiche all'imposizione indiretta sui trasferimenti di immobili a titolo oneroso - abstract in versione elettronica

149321
Mastroiacovo, Valeria 1 occorrenze
  • 2014
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Tuttavia innegabilmente la riforma determina un innalzamento dell'imposizione per tutte quelle altre fatti specie precedentemente disciplinate con aliquote del 3% (beni di interesse storico e artistico) o dell'1% (abitazioni esenti da IVA acquistate da parte delle società immobiliari di rivendita e immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati) o con la misura fissa (trasferimenti a favore dello Stato e degli enti pubblici, delle Onlus e delle istituzioni riordinate in aziende di servizi, nonché trasferimenti di immobili situati all'estero). Inoltre, la soppressione di tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste da leggi speciali, comporta un innalzamento di tassazione, dal 1° gennaio 2014, con un evidente impatto economico e sociale.

Servitù convenzionale e volontà dei contraenti - abstract in versione elettronica

150723
Colucci, Domenico 1 occorrenze
  • 2014
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La sentenza in commento decide sul diritto dei proprietari di civili abitazioni di esercitare il diritto di servitù di passaggio "a piedi e con ogni mezzo", originariamente costituito a favore del fondo sul quale sono stati costruiti gli appartamenti, attraverso l'androne ed il cortile di un edificio al quale il fondo medesimo precedentemente era annesso. La Suprema Corte, considerato che, prima della divisione del fondo dallo stabile, tutti i comproprietari avevano chiesto ed ottenuto la concessione edilizia per la realizzazione degli appartamenti, ha ritenuto che la servitù costituita all'atto della divisione fosse in realtà riconosciuta in favore delle abitazioni da costruirsi e non in favore del fondo, per mere esigenze colturali.

Dal "rent to buy al buy to rent": interessi delle parti, vincoli normativi e cautele negoziali - abstract in versione elettronica

151267
Tassinari, Federico 1 occorrenze
  • 2014
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Sarebbe però opportuno che il legislatore desse una disciplina civilistica e tributaria adeguata ad una serie di fattispecie contrattuali, oggi prive di regolamentazione specifica, che nella pratica si presentano in modi diversi e che possono contribuire a fare incontrare in modo sicuro domanda ed offerta di abitazioni in un momento come quello attuale, caratterizzato da una consistente quantità di immobili invenduti a fronte di una richiesta che si scontra con la carenza di liquidità e la difficoltà di accesso al credito.

La tipicità tradita. Osservazioni sulla distinzione tra concorso esterno, favoreggiamento personale e assistenza agli associati - abstract in versione elettronica

154323
Argirò, Flavio 1 occorrenze
  • 2015
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Il caso esaminato riguarda una persona accusata di aver acconsentito all'utilizzo delle proprie abitazioni da parte di un'associazione di stampo mafioso. La Corte di Appello di Napoli ha confermato la sentenza di condanna e si è limitata a ridurre la sanzione inflitta in primo grado. Rimane, comunque, oscura la differenza tra il concorso esterno, l'assistenza agli associati e il favoreggiamento personale.

TARSU-TARI alberghi: diversificazione tariffaria e motivazione della delibera - abstract in versione elettronica

161989
Debenedetto, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2016
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Con sentenza n. 11966 del 10 giugno 2016 la Cassazione ha ritenuto legittima la deliberazione comunale che determina per le attività alberghiere una tariffa TARSU [Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani] superiore a quella relativa alle abitazioni, ribadendo un consolidato orientamento giurisprudenziale di legittimità.

Colpa e comunicazione sociale del rischio sismico tra regole cautelari "aperte" e causalità psichica - abstract in versione elettronica

162297
Risicato, Lucia 1 occorrenze
  • 2016
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La Corte ha riconosciuto il nesso causale tra le informazioni, imprecise e contraddittorie, su pericolosità e sviluppi dell’attività sismica fornite da uno degli imputati e la decisione di alcune delle vittime di restare nelle proprie abitazioni nonostante il protrarsi dello sciame sismico.

Eliminazione della tassazione sulla "prima casa" da integrare con misure per la locazione - abstract in versione elettronica

165871
Spaziani Testa, Giorgio 1 occorrenze
  • 2016
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La decisione del Governo di eliminare la tassazione sulla "prima casa", recepita nel disegno di Legge di stabilità 2016, rappresenta un'inversione di rotta fondamentale, anche se sta rischiando di perdere parte del suo effetto positivo, in seguito alla successiva scelta di escludere alcune abitazioni da tale esenzione. Se l'obiettivo è quello di sottrarre a tassazione la "prima casa", non vi è ragione di operare distinzioni nell'ambito degli immobili abitati dai proprietari. Tantomeno attraverso il criterio che il Governo ha mutuato da provvedimenti del passato. Vi è poi un altro settore che ha urgente bisogno di un intervento di tassazione ed è quello degli immobili locati.

Le agevolazioni IMU e TASI su abitazione principale, terreni agricoli e fabbricati merce - abstract in versione elettronica

166599
Cepparulo, Antonio; Giordano, Luigi 1 occorrenze
  • 2016
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Altri rilevanti interventi hanno riguardato la riduzione del 50% della base imponibile IMU delle abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado, da questi utilizzate come abitazioni principale, e la esclusione dall'IMU delle unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari. È stata, altresì, introdotta la esenzione dall'IMU dei terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, nonché di quelli ubicati nei Comuni delle isole minori e di quelli a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. Le agevolazioni, sotto forma di riduzione delle aliquote TASI, hanno riguardato i c.d. fabbricati merce e, sotto forma di riduzione dei tributi IMU e TASI, gli immobili locati a canone concordato.

Modifiche alla TARI, assetto dei tributi locali minori e criteri di determinazione della rendita per fabbricati "D" ed "E" - abstract in versione elettronica

166619
Cepparulo, Antonio; Giordano, Luigi 1 occorrenze
  • 2016
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Sotto il profilo più squisitamente finanziario, la Legge di stabilità ha disposto trasferimenti compensativi, mediante incremento del fondo di solidarietà comunale, a fronte della perdita di gettito IMU [Imposta municipale propria e secondaria] e TASI [Tassa sui Servizi Indivisibili] per le esenzioni abitazioni principali e terreni agricoli nonché per la riduzione di IMU e TASI per gli immobili locati a canone concordato. È stato inoltre disposto lo stanziamento di un contributo annuo di 155 milioni di euro a ristoro della perdita di gettito per effetto delle nuove modalità di classamento dei fabbricati dei gruppi catastali "D" ed "E". Per ragione di pressione fiscale generale, infine, è stato stabilito il blocco della leva fiscale per gli enti locali.

L'agevolazione "prima casa" per l'acquisto conseguente a un contratto di "leasing" - abstract in versione elettronica

167023
Busani, Angelo 1 occorrenze
  • 2016
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La Legge di stabilità 2016 (Legge n. 208/2015) ha reso applicabile l'agevolazione "prima casa" ai contratti di acquisto di abitazioni stipulati in adempimento di contratti di "leasing". Secondo tale previsione legislativa, in tutti i casi in cui la ordinaria disciplina sull'agevolazione "prima casa" si riferisce all'atto di acquisto che beneficia dell'agevolazione, a detto atto di acquisto occorre sostituire il contratto di "leasing", mentre in tutti i casi in cui la ordinaria normativa sulla agevolazione "prima casa" si riferisce al soggetto acquirente, ad esso occorre sostituire invece il soggetto che stipula, come utilizzatore, il contratto di "leasing". La nuova norma si applica anche ai trasferimenti imponibili a IVA.

Chiarimenti dell'Agenzia su detrazione IRPEF del 50% dell'IVA in edilizia e "bonus" mobili per le giovani coppie - abstract in versione elettronica

167921
Forte, Nicola 1 occorrenze
  • 2016
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In particolare, l'Agenzia ha chiarito che è possibile fruire della detrazione IRPEF del 50% dell'IVA anche per le abitazioni cedute dalle imprese c.d. ristrutturatrici o di ripristino. Per quanto riguarda il "bonus mobili"ed acquistati nell'anno 2015. spettante alle "giovani coppie", secondo l'Agenzia esso può essere applicato anche agli immobili già posseduti ed acquistati nell'anno 2015.