Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abitato

Numero di risultati: 5 in 1 pagine

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Astronomia

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J. Norman Lockyer 3 occorrenze

Chiunque salga in cima a un campanile domina collo sguardo tutto il circuito della borgata circostante o della città ; se la cima è molto elevata, come avviene per il campanile di Giotto a Firenze e per la guglia del Duomo Milano, l'occhio si spinge molto al di là del circuito abitato ed abbraccia tutto all'ingiro una grande estensione di campagne. Se lettore ha qualche volta raggiunta la vetta di un monte altissimo, avrà spinto lo sguardo ben più lungi che dalla cima di un edifizio, e, spaziando con esso sopra intere provincie, avrà notato come, veduti da quell'altezza, i monti più bassi e le ineguaglianze del terreno sembrino svanire e come l'orizzonte di là rassomigli a quello del mare. Avverrebbe questo, se anche la superficie della terra ferma non avesse la medesima forma di quella del mare, e se non fosse essa pure lievemente convessa?

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Antica e non meno attraente è la quistione se un globo quale la Luna sia abitato ed abitabile.

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Tale è la Luna Antica e non meno attraente è la quistione se un globo quale la Luna sia abitato ed abitabile.Senza atmosfera e senz'acqua certo si è che vita o animale o vegetale analoga a quella della Terra è assolutamente inconcepibile. Questo però non vuol dire ancora che la Luna sia un mondo spento e assolutamente privo d'ogni vita, presa questa parola nel suo significato più vasto e vero.La vita è varia, multiforme nel suo svolgersi, nè dalla vita sulla Terra può arguirsi con sicurezza la vita nel cosmos. Sulla Terra stessa la vita ha preso nelle diverse età, geologiche forme interamente diverse, ed ancora, oggi nessuna mente, che non fosse guidata dall'osservazione dei fatti, potrebbe concepire tutte le forme sotto le quali la vita terrestre si mostra, e dalle condizioni di essa sui continenti ideare la vita quale si svolge nelle profondità, dell’Oceano, o dalla vita umana arguire le strane e mirabili e rapide trasformazioni per le quali passa quella di un insetto.Non è impossibile quindi che anche sulla Luna una certa vita possa esservi, ma se vita esiste, essa ha certissimamente forme diverse dalle vite che hanno soggiorno in Terra, forme inoltre che noi non possiamo intuire..

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Natura ed arte

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Giovanni Virginio Schiaparelli 1 occorrenze

«Sarebbe però ben angusta veduta quella di voler modellato l'Universo tutto sul tipo del nostro piccolo globo, mentre il nostro stesso relativamente microscopico sistema ci presenta tante varietà; né è filosofico il pretendere che ogni astro debba esser abitato come il nostro, e che in ogni sistema la vita sia limitata ai satelliti oscuri. È vero, che essa da noi non può esistere che entro confini di temperatura assai limitati, cioè tra 0° e 40°-45° gradi centesimali, ma chi può sapere se questi non sono limiti solo pei nostri organismi? Tuttavia, anche con questi limiti, se essa non potrebbe esistere negli

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

478400
Angelo Secchi 1 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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.° Sarebbe però bene angusta veduta quella di voler modellato l’Universo tutto sul tipo del nostro piccolo globo, mentre il nostro stesso relativamente microscopico sistema ci presenta tante varietà: nè è filosofico il pretendere che ogni astro debba essere abitato come il nostro, e che in ogni sistema la vita sia limitata ai satelliti oscuri. È vero che essa da noi non può esistere che entro confini di temperatura assai limitati, cioè tra lo zero e 40° in 45° centigradi; ma chi può sapere se questi non sono limiti solo pei nostri organismi? La cessazione della vita a 0° nasce dal solidificarsi dell’acqua; nei mari profondi ove l’acqua salsa gelerebbe solo a 3° sotto zero la vita esiste a ‒ 2° e anche a ‒ 2° e mezzo centigradi. Se l’acqua non è il solo elemento necessario alla vita, ma con un altro fluido può unirsi, chi può fissare i termini della sua sussistenza? Tuttavia anche con questi limiti se essa non potrebbe esistere negli astri infiammati, questi astri maggiori avrebbero sempre nella creazione il grande uffizio di sostenerla regolando il corso dei corpi secondarii, mediante l’attrazione delle loro masse, e di avvivarla colla lor luce e col loro calore. E qual sorpresa sarebbe se tra tanti milioni, anche molti e molti di questi sistemi fossero deserti? Non vediamo noi che sul nostro globo regioni in proporzione assai estese sono incapaci di vita? L’immensità della fabbrica non verrebbe perciò meno alla sua dignità, nè allo scopo inteso dall’Architetto.

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