Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abitati

Numero di risultati: 8 in 1 pagine

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Carlo Darwin

411142
Michele Lessona 1 occorrenze

Nei due paesi i laghi, salati occupano profonde depressioni nelle pianure} in entrambi il fango del margine è nero e puzzolente; sotto la crosta del sale comune si presenta il solfato di soda o di magnesia, cristallizzato imperfettamente; ed in entrambi la sabbia fangosa è mescolata a globuli lentiformi di gesso I laghi salati della Siberia sono abitati da piccoli crostacei ed i fenicotteri (Edin. New Philos Jour, Gen. 1830) li frequentano parimente. Siccome queste circostanze, in apparenza tanto insignificanti, si osservano in due distanti continenti, possiamo esser certi che sono gli effetti necessari di cause comuni. - Vedi Viaggi di Pallas, 1793-1794, p. 129."

Pagina 89

Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412336
Giulio Bizzozero 2 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Pertanto, considerato il numero grande di malati di tubercolosi che lo diffondono, si potrebbe credere che il bacillo fosse nel suolo, nell'aria, dappertutto nei luoghi abitati, e che quindi dappertutto si fosse in pericolo di essere colpiti dalla malattia. Fortunatamente l'esperienza ha dimostrato che questa supposizione è infondata.

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Infatti, già da gran tempo è noto, che anche nell'uomo le particelle più minute di polvere natanti nell'aria penetrano, per mezzo dei movimenti della respirazione, nel polmone; e per mezzo d'indagini più recenti si è assodato, che la polvere dei locali abitati o frequentati da tisici, che sputano sul pavimento, contiene bacilli tubercolari. A questo riguardo meritano speciale menzione le numerosissime ricerche fatte, una dozzina d'anni fa, sia in sale d'ospedali, sia in camere private, dal dott. Cornet, al quale specialmente va attribuito il merito d'aver tenuta desta l'attenzione su questa via principalissima di diffusione della tubercolosi, e fornito così una delle basi di difesa contro la malattia.

Pagina 46

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

449525
Carlo Darwin 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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E neppure sono stati scelti ed accoppiati a bella posta certi maschi e certe femmine, tranne il caso ben noto dei granatieri prussiani; e in questo caso l’uomo ha obbedito, come si poteva bene aspettarselo, alla legge della scelta metodica; perchè si asserisce che molti uomini di alta statura erano stati allevati nei villaggi abitati dai granatieri e dalle loro alte mogli.

Pagina 86

Sulla origine della specie per elezione naturale

538590
Carlo Darwin 4 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Così i nidi degli uccelli variano in parte dipendentemente dalle situazioni prescelte, e dalla natura e temperatura del paese da essi abitati. Audubon ha dato parecchi casi rimarchevoli di differenze nei nidi di una stessa specie nelle provincia del nord e del sud degli Stati Uniti. Ma se l'istinto è variabile, potrebbe chiedersi perchè non fosse concessa all'ape «la facoltà di usare altri materiali quando la cera mancasse». Ma quale altra sostanza potrebbero le api impiegare? Esse adopreranno pel loro lavoro, come io ho osservato, della cera indurita col cinabro o rammollita col lardo. Andrea Knight notava che le api, invece di raccogliere indefessamente il propoli, impiegavano un cemento di cera e trementina, col quale egli aveva intonacato gli alberi spogliati della loro scorza. Recentemente fu dimostrato che le api, invece di cercare il polline sui fiori, impiegano volentieri un'altra sostanza, cioè la farina di avena. Il timore di certi nemici particolari è certamente una qualità istintiva, come può osservarsi negli uccelli che sono ancora nel nido; benchè possa aumentarsi per l'esperienza e per la vista del timore che lo stesso nemico incute in altri animali. Gli animali che abitano nelle piccole isole deserte non temono l'uomo, ed acquistano il timore del medesimo lentamente, come ho provato altrove; e possiamo vedere un esempio di ciò in Inghilterra, nella maggiore selvatichezza di tutti gli uccelli grandi in confronto dei piccoli; perchè gli uccelli grandi furono assai più perseguitati dall'uomo. Possiamo con sicurezza attribuire questa maggiore selvatichezza dei nostri uccelli grandi alla predetta causa, perchè nelle isole disabitate i grandi uccelli non sono più timorosi dei piccoli; e la gazza, così timida in Inghilterra, è domestica in Norvegia, come il corvo dal cappuccio in Egitto (Nota XXVII).

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Se durante il culmine del periodo glaciale le correnti marine erano molto diverse dalle attuali, alcuni abitatori dei mari temperati possono bene aver raggiunto l'equatore; di essi alcuni pochi, giovandosi delle correnti più fredde, avranno forse potuto migrare verso il Sud, mentre gli altri avranno cercato i fondi più freddi e vi saranno sopravvissuti finchè l'emisfero australe alla sua volta sarà stato soggetto ad un clima glaciale ed avrà permesso il loro progresso; nello stesso modo circa, come, al dire del Forbes, esistono anche oggi nelle maggiori profondità dei mari temperati boreali degli spazi isolati abitati da forme artiche.

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Così gli angoli sud-est e sud-ovest dell'Australia sono in condizioni fisiche quasi identiche e sono congiunti da una terra continua, però sono abitati da un grande numero di mammiferi, di uccelli e di piante distinte; e secondo il Bates la stessa cosa avviene coi lepidotteri, e cogli altri animali che abitano la vallata grande, aperta e continua del fiume delle Amazzoni.

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Le piante di acqua dolce e quelle d'acqua salata hanno in generale una vasta estensione geografica e sono molto diffuse; ma ciò sembra derivi dalla natura dei paesi da esse abitati e non ha che ben poca o niuna relazione colla ricchezza dei generi a cui queste specie appartengono. Inoltre le piante collocate agli infimi gradi della scala dell'organizzazione sono generalmente assai più disseminate delle più perfette, ed anche in tal caso non esiste alcun rapporto necessario colla ricchezza dei generi. La causa della grande estensione delle piante di organizzazione inferiore sarà trattata nel capo della Distribuzione geografica.

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