Dice Giulio Charrier, consigliere comunale di Quart ed appassionato storico: «Un canale d'irrigazione, lungo circa due chilometri, portava l'acqua dal torrente nel vallone sino alle zone abitate e i mulini rivestivano un'importanza vitale, macinando tutti i prodotti caratteristici della zona. Oltre alla segala all'orzo, all'avena, al frumento e al granturco anche castagne, fave e ghiande venivano portate ai mulini garantendo così agli abitanti la possibilità di sfamarsi e sfamare gli animali» .