Il figlio maggiorenne anche se lavora in un'altra città non perde il diritto ad abitare nella casa assegnata alla madre né il diritto al mantenimento
La Suprema Corte ritorna ad occuparsi di assegnazione della casa familiare nella crisi matrimoniale affrontando la problematica connessa alla cointestata conservazione del diritto ad abitare la casa da parte del figlio maggiorenne che lavora saltuariamente fuori città.