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Voi avete appreso nel paragrafo V precedente che un abitante qualsiasi della Terra ha mezzogiorno quando arriva a metà del periodo di tempo detto giorno, ha mezzanotte quando giunge al mezzo del periodo detto notte.
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Anzitutto per questo osservatore, abitante del nostro polo, qualunque stella a, b si consideri, nè mai sorge, nè mai tramonta, ma, circolando essa parallelamente all'equatore, si muove in giro conservandosi ad una altezza costante sull'orizzonte;
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Da ciò consegue che qualsivoglia abitante situato sull'equatore vedrebbe ogni notte dell'anno presso l’orizzonte la stella polare, se questa occupasse
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precisamente il luogo del polo; che inoltre tutte le altre costellazioni dei due emisferi celesti sono ad esso abitante visibili per 12 ore di seguito; che le stelle descrivono per lui archi perpendicolari al suo orizzonte; che infine le stelle equatoriali passano tutte per il suo zenit.
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Quindi lingue di Terra od isole oblunghe come la Jutlandia e Cuba e l'istmo centrale Americano; stretti di mare e laghi oblunghi come il Tanganyika, il Nyassa od il Mar Vermiglio di California dovrebbero esser visibili da un ipotetico abitante di Marte, che vi ponesse molta attenzione. Facilissimi dovrebbero essere per lui oggetti come l'Italia, l'Adriatico, il Mar Rosso, Sumatra e Nippon.
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