Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abitante

Numero di risultati: 27 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Astronomia

407649
J. Norman Lockyer 5 occorrenze

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Voi avete appreso nel paragrafo V precedente che un abitante qualsiasi della Terra ha mezzogiorno quando arriva a metà del periodo di tempo detto giorno, ha mezzanotte quando giunge al mezzo del periodo detto notte.

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Anzitutto per questo osservatore, abitante del nostro polo, qualunque stella a, b si consideri, nè mai sorge, nè mai tramonta, ma, circolando essa parallelamente all'equatore, si muove in giro conservandosi ad una altezza costante sull'orizzonte;

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Da ciò consegue che qualsivoglia abitante situato sull'equatore vedrebbe ogni notte dell'anno presso l’orizzonte la stella polare, se questa occupasse

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precisamente il luogo del polo; che inoltre tutte le altre costellazioni dei due emisferi celesti sono ad esso abitante visibili per 12 ore di seguito; che le stelle descrivono per lui archi perpendicolari al suo orizzonte; che infine le stelle equatoriali passano tutte per il suo zenit.

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Carlo Darwin

411592
Michele Lessona 1 occorrenze

Ora questi rapporti sono della più alta importanza, giacché determinano il benessere presente e credo anche la prosperità futura e le modificazioni di ogni abitante di questo mondo. Noi conosciamo poi ancor meno le relazioni reciproche degli innumerevoli abitanti terrestri in molte fasi geologiche del loro passato sviluppo. Quantunque molte cose restino oscure e rimarranno tali ancora per lungo tempo, io non posso dubitare, dopo lo studio più esatto e il giudizio più coscienzioso di cui sono suscettibile, che l'opinione adottata dalla maggior parte dei naturalisti e per lungo tempo anche da me, cioè che ogni specie sia stata creata indipendentemente dalle altre, sia erronea.

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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

435369
Angelo Mosso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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"Ramella Pietro, abitante in Oropa Questa osservazione fu raccolta dal dott. Vittorio Abelli capitano medico e presentata all'Accademia dei Lincei. Rendiconti seduta 5 luglio 1896. — Nella memoria originale vi sono tre figure di tracciati che per brevità non ho riprodotto in questo sunto., è un giovane alpigiano dell'età di 22 anni, pesa 62 chilogrammi ed è alto metri 1,62. La conformazione del suo corpo è regolare. La costituzione sua robusta, benchè abitualmente sia alquanto pallido. Capacità vitale misurata il 13 luglio 3872 cc. Da ragazzo soffrì male di orecchi e non ricorda altri fatti degni di nota.

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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

456152
Carlo Darwin 2 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Scagliare un sasso con precisione come può fare un abitante della Terra del fuoco per difendersi od uccidere un uccello, richiede la più consumata perfezione nell’azione concorde dei muscoli della mano, del braccio e della spalla, senza parlare di un finissimo senso del tatto. Un uomo, quando scaglia un sasso o scocca una freccia, o compie molte altre azioni, deve essere ben saldo in piedi, e ciò richiede pure un perfetto accordo fra i numerosi muscoli. Foggiare una selce a mo’ di rozzo utensile, o fare con un osso una freccia dentata o un gancio, richiede l’uso di una mano perfetta; perchè, come osserva il signor SchoolcraftCitato dal signor Lawson Tait nella sua Law of Natural Selection, Dublin Quarterly Journal of Medical Science, febbraio 1869. Anche il dottor Keller è della stessa opinione., giudice competentissimo, i frammenti di pietra che hanno forma di coltelli, di lame, o di punte di freccie, mostrano «una abilità straordinaria ed una lunga pratica». Abbiamo la prova di questo fatto in ciò che gli uomini primitivi solevano praticare la divisione del lavoro; ogni uomo non si fabbricava i propri utensili di selce o le proprie rozze stoviglie; ma sembra che certi individui siansi applicati a cosifatti lavori, ricevendo senza dubbio in ricambio il prodotto della caccia. Gli archeologi sono convinti che deve essere passato un enorme intervallo di tempo prima che i nostri antenati abbiano pensato a foggiare utensili levigati colle scheggie delle selci. Un animale somigliante all’uomo, fornito di una mano e di un braccio tanto perfetti da permettergli di scagliare un sasso con precisione o di foggiare con una selce un grossolano utensile, potrebbe fare, senza dubbio, con una pratica sufficiente, quasi ogni cosa, per quello che riguarda la abilità meccanica che può fare un uomo incivilito. La struttura della mano può essere per questo riguardo comparata a quella degli organi vocali, che nelle scimmie sono adoperati per mandar fuori varie grida di segnali, o, in una specie, cadenze musicali; ma nell’uomo organi vocali strettamente simili sono divenuti atti per via degli effetti dell’uso ereditario a far udire un linguaggio articolato.

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Pagina 386

L'uomo delinquente

467276
Cesare Lombroso 7 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Consumo di alcoolici (equivalente in alcool puro per abitante (galloni)):

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. - Confrontando la ricchezza in Italia, calcolata dalle cifre rappresentanti la somma delle quote individuali per abitante delle tasse di consumo (dazi interni di consumo, tabacchi, sali), delle imposte dirette (sui fondi rustici, sui fabbricati e di ricchezza mobile sopra ruoli) e delle tasse degli affari Abbiamo omesse le tasse ferroviarie perchè per la enorme sperequazione dall'Italia settentrionale alla meridionale che deriva dalla deficienza di linee sarebbero riuscite un elemento perturbatore. Aggiungendo alle indicate tasse ed imposte le quote di ricchezza mobile per ritenuta, come mi consiglia Bodio, ho visto che la gradazione delle provincie non riesce modificata. - colle cifre dei reati principali I dati sono tutti di Bodio (1879-83) salvo i furti che sono di Ferri. - Le tasse e le imposte sono desunte dall'Annuario del ministero delle finanze, Statistica finanziaria (anni 1886-87). abbiamo:

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. - Tenendo nota delle tasse di consumo (tasse di fabbricazione, dazi interni, tabacchi e sale), 1885-6, troviamo ancora Livorno in prima linea, e poi subito le città principali ed insieme, da 48 a 12 per abitante, Cremona, Grosseto, Pisa poco spiccate nel reato, e fra le minime, da 5 a 7, Belluno, Sondrio, Arezzo insieme con Reggio Calabria, Sassari, Cosenza, Trapani.

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Prendendo dunque a considerare, nel 1885-86, la media della tassa di ricchezza mobile secondo il reddito privato di ogni abitante, troviamo fra le provincie che pagano di più (da L. 52 a 18), dopo Livorno, che è il primo come lo è nei delitti, tutte le provincie e delle città principali e insieme Porto Maurizio, Novara, Alessandria, Pavia, Piacenza, Cremona, che non sono le più criminose, e fra quelle che pagano meno da L. 5 a L. 9, oltre Macerata, Belluno, Arezzo, Perugia poco criminose - Cagliari, Sassari, Avellino, Chieti, Salerno, Campobasso, Messina, che lo sono moltissimo, certo perchè meridionali.

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Dalla prima delle due tabelle, riescono meglio confermate le stesse leggi sul rapporto tra criminalità e ricchezza che furono già determinate prendendo ad indice della ricchezza le varie tasse ed imposte riunite: ossia: che in Italia, dove c'è una minima previdenza e minimo risparmio calcolato dal minor numero dei libretti per abitante, c'è una massima criminalità di delitti di sangue, di furti e di stupri e minima di truffe: e viceversa dove vi è la ricchezza media e la massima (che danno gli stessi risultati), vi è il massimo di truffe e il minimo d'omicidi, furti e stupri, il che non vuol dire in fondo se non che il paese selvaggio è più incline al delitto che non sia d'astuzia. Anche qui troviamo ripetersi, come già vidimo per le tasse, il fatto che gli stupri, all'inverso di quando accade dovunque, sono più frequenti nelle provincie nostre più povere.

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. - Quanto alla Francia, in cui però non abbiam potuto avere la cifra dei risparmi, ma solo il numero dei depositanti per abitante, pigliando per dato di ricchezza la cifra dei libretti della cassa di risparmio, su 1000 abitanti, dal 1884-85, abbiamo che i delitti crescono sempre in ragione diretta della ricchezza, cioè:

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In Inghilterra i molti sforzi dello stato e delle società private giunsero a mantenere il consumo dell'alcool a litri 2,67 per abitante, mentre in Russia tale consumo è di litri 3,5, in Francia di litri 4, e nel Belgio di 18 (Joly, o. c.).

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Natura ed arte

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Giovanni Virginio Schiaparelli 2 occorrenze

Quindi lingue di Terra od isole oblunghe come la Jutlandia e Cuba e l'istmo centrale Americano; stretti di mare e laghi oblunghi come il Tanganyika, il Nyassa od il Mar Vermiglio di California dovrebbero esser visibili da un ipotetico abitante di Marte, che vi ponesse molta attenzione. Facilissimi dovrebbero essere per lui oggetti come l'Italia, l'Adriatico, il Mar Rosso, Sumatra e Nippon.

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Pagina 928

Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

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Piero Bianucci 4 occorrenze

In teoria, oggi ogni abitante della Terra dovrebbe essere cinque volte più ricco dei suoi bisnonni dell’inizio del Novecento.

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Quanto all’Italia, secondo uno studio dell’Autorità inglese per le telecomunicazioni, nel 2007 i cellulari erano 1,4 per abitante (circa 100 milioni di carte Sim in circolazione; Sim è la sigla di Subscriber Identification Module, in sostanza la Sim è la carta di identità dell’utente di un telefono cellulare).

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Due grammi all’anno per ogni attuale abitante della Terra. Ognuno di noi in un anno ne brucia 5 tonnellate. Un ritmo di consumo spaventoso rispetto al tempo impiegato dalla natura per la produzione. Tra 40 anni il petrolio sarà finito e l’anidride carbonica dovuta alla sua combustione avrà scardinato l’equilibrio del clima.

Pagina 299

Sulla origine della specie per elezione naturale

538456
Carlo Darwin 4 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
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Quelli che credono nella lotta per l'esistenza e nel principio dell'elezione naturale, sanno che ogni essere organico si sforza costantemente di crescere in numero; e che se ogni essere varia, anche in menomo grado, nelle abitudini o nella struttura, e acquista per tal modo un vantaggio sopra qualche altro abitante della regione, egli ne prenderà il posto, per quanto diverso da quello che prima occupava. Quindi a costoro non parrà strano che esistano anitre e fregate a piedi palmati, le quali vivano in un paese secco e non scendano nell'acqua che assai di rado; che vi siano dei Crex dotati di lunghe dita, i quali abitano nei prati, anzichè nelle paludi; che si trovino dei picchi in luoghi in cui non esistono alberi; che si abbiano tordi che si tuffano nell'acqua e che esistano delle procellarie colle abitudini dei pinguini.

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Ora questi rapporti sono della più alta importanza, giacchè determinano il benessere presente e credo anche la prosperità futura e le modificazioni di ogni abitante di questo mondo. Noi conosciamo poi ancor meno le relazioni reciproche degli innumerevoli abitanti terrestri in molte fasi geologiche del loro passato sviluppo. Quantunque molte cose restino oscure o rimarranno tali ancora per lungo tempo, io non posso dubitare, dopo lo studio più esatto e il giudizio più coscienzioso di cui sono suscettibile, che l'opinione adottata dalla maggior parte dei naturalisti e per lungo tempo anche da me, cioè che ogni specie sia stata creata indipendentemente dalle altre, sia erronea.

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D'altra parte possiamo dubitare, da ciò che vediamo avvenire nella Nuova Zelanda e dal non trovarsi un solo abitante nell'emisfero meridionale divenuto selvaggio in qualche parte dell'Europa, che, se tutte le produzioni della Nuova Zelanda fossero allevate liberamente in Inghilterra, un numero considerevole di esse sarebbe per subentrare nei luoghi ora occupati dalle nostre piante e dai nostri animali indigeni. Sotto questo aspetto le produzioni della Gran Bretagna possono dirsi più elevate di quelle della Nuova Zelanda. Però il più abile naturalista non avrebbe potuto prevedere questo risultato, dietro l'esame delle specie dei due paesi.

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Se tutti gli esseri viventi in ogni paese lottano costantemente fra loro con forze quasi equilibrate, possono bastare modificazioni estremamente insensibili di struttura o di abitudini in un abitante per assicurargli il vantaggio sopra gli altri; altre modificazioni della stessa indole accresceranno maggiormente questa preminenza, e ciò continuerà per tutto il tempo che esso rimanga nelle identiche condizioni di vita e approfitti degli stessi mezzi di sussistenza e di difesa. Non potrebbe nominarsi un solo paese, nel quale tutti gli abitanti indigeni siano attualmente tanto adattati fra loro e alle condizioni fisiche sotto le quali vivono, che niuno di essi possa in qualche parte perfezionarsi; perchè in tutti i luoghi le produzioni native furono sì appieno conquistate dalle produzioni naturalizzate, da permettere a queste specie forestiere di prendere definitivamente possesso del suolo. Siccome le razze straniere hanno così battuto da per tutto alcune delle razze indigene, noi possiamo concludere con piena sicurezza che, se queste fossero state modificate in maniera più vantaggiosa, esse avrebbero meglio resistito agli invasori.

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Teoria della relatività dell'Eistein. Esposizione elementare alla portata di tutti

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Harry Schmidt 1 occorrenze

Un abitante di un tale mondo potrà esaurire il suo spazio riempiendolo con piani delle tre serie descritte? No.

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