STCW [Standards of Training, Certification and Watch keeping - "Standard" di addestramento, abilitazione e tenuta della guardia marittima], cap. VIII, sez. A-VIII/2, parte 2, par. 5). La rotta in genere è carteggiata dall'ufficiale di rotta, ma deve essere sempre approvata dal comandante, che deve scegliere il percorso, più sicuro e non il più breve. La rotta deve essere programmata secondo la normativa uniforme (Conv. SOLAS, Risoluzione IMO, Conv. COLREG [Regulations for Preventing Collisions of Sea - Regole per la prevenzione delle collisioni in mare], Conv. STCW), deve rispettare le ordinanze delle Autorità marittime ed è tendenzialmente immodificabile: la "deviation" può essere giustificata dà necessità commerciali o dà esigenze inerenti alla sicurezza della navigazione o alla salvaguardia di persone in pericolo. La navigazione sottocosta non è vietata e può anche essere necessitata dalle circostanze (es. avverse condizioni meteo). Il comandante deve tenersi sempre alla debita distanza dal litorale (Conv. SOLAS, cap. V, art. 34, par. 3) per evitare collisioni ed intagli.
Si tratta di principi condivisibili, che tuttavia richiedono alcune precisazioni (ad esempio, nel settore della docenza universitaria, occorre verificare se sia riservata agli interni ovvero aperta agli esterni non tanto la procedura concorsuale per il conseguimento della idoneità o abilitazione, quanto la procedura di chiamata) e suscitano alcune valutazioni critiche circa gli effetti del blocco delle assunzioni (in particolare, questo paradossalmente colpisce le meno frequenti progressioni professionali verticali, che richiedono il concorso, mentre consente le più frequenti progressioni orizzontali riservate agli interni).
Le procedure di abilitazione di fronte al giudice amministrativo