Nella prima parte dell'articolo, l'A. esamina le recenti ordinanze del Tar Lombardia, nn. 217, 218, 219, 220, 221/2010, che hanno proposto diverse questioni sulla costituzionalità della disciplina dell'esame di abilitazione alla professione forense che, nell'interpretazione corrente, esclude la motivazione dei giudizi sulle prove, violando i principi costituzionali di imparzialità amministrativa, di parità di trattamento e della tutela giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione. Le precedenti questioni di costituzionalità sollevate dai giudici amministrativi su questa problematica sono state dichiarate inammissibili dalla Corte Costituzionale e l'A. evidenzia i profili parzialmente innovativi delle nuove questioni di costituzionalità (anche con riferimento al diritto europeo). Nella seconda parte dell'articolo, l'A. analizza le ordinanze di manifesta inammissibilità del giudice costituzionale che chiedono ai giudici di risolvere le questioni di costituzionalità attraverso interpretazioni della legge conformi alla Costituzione. L'A. svolge alcune riflessioni sull'interpretazione conforme alla Costituzione e sul c.d. diritto vivente, che spesso sono utilizzati dalla Corte costituzionale come argomenti per non decidere nel merito le questioni di legittimità costituzionale.
Il rinnovato codice della strada apporta modifiche accertative anche per la verifica dei requisiti psico-fisici di idoneità alla guida in caso di primo rilascio ovvero per particolari certificati di abilitazione professionale (articolo 119) con introduzione dell'obbligo di esibire apposita certificazione da cui risulti il "non abuso di sostanze alcoliche" e il " non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope". Sono inoltre previsti nuovi obblighi di revisione della patente di guida in casi specifici (articolo 128). La riorganizzazione dei controlli tossicologici per alcol e droghe, prevista dalla riforma del Codice della Strada, presuppone l'estensione a tutto il territorio nazionale di procedure di accertamento tossicologico uniformi e standardizzate per criteri di intervento, modalità di esame clinico e di prelievo di campioni biologici, garanzia della catena di custodia, metodiche analitiche, criteriologia valutativa. :Tale obiettivo necessita del rigoroso rispetto di principi organizzativi e metodologici, già standardizzati in ambito tossicologico forense, in quanto espressivi della pluriennale esperienza operativa maturata in ambito giudiziario ed amministrativo.