Gli AA. tratteggiano (secondo i parametri legislativi) la figura ed il percorso formativo del fisioterapista quale operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita. Il suo percorso formativo viene definito con Decreto ministeriale si conclude con il rilascio di un attestato di formazione specialistica che costituisce titolo preferenziale per l'esercizio delle funzioni specifiche nelle diverse aree, dopo il superamento di apposite prove valutative. Gli AA. sottolineano, altresì, la natura preferenziale del titolo che risulta strettamente legata alla sussistenza di obiettive necessità del servizio e recede in presenza di mutate condizioni di fatto. Ad oggi, pertanto, il fisioterapista, non è più un "tecnico" mero esecutore di compiti affidati da altri soggetti, ma un professionista che autonomamente propone, elabora, applica e valuta queste scelte e ne è responsabile in prima persona.
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