Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abilissimo

Numero di risultati: 7 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

449619
Carlo Darwin 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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., che ha vissuto molto presso gli Esquimali, «gli indigeni credono che l’ingegno e la destrezza necessari per impadronirsi delle foche (loro più grande arte e valore) siano ereditari; in ciò havvi realmente alcunchè di vero, perchè il figlio di un celebre pescatore di foche era divenuto abilissimo, sebbene avesse perduto il padre mentre era ancora bambino». Ma in questo caso sembra essere l’attitudine mentale, tanto quanto la struttura corporale, quella che viene ereditata. Si asserisce che i contadini inglesi hanno, nascendo, le mani più grosse di quelle dei signoriIntermarriage, di Ales. Walker, 1838, p. 377.. Per la relazione che esiste, almeno in alcuni casiVariation of Animals under Domestication, vol. I, p. 173., fra lo sviluppo delle estremità e quello delle mascelle, è passibile che in quelle classi che non lavorano molto colle mani nè coi piedi la mole delle mascelle sia minore per questo motivo. È certo che in generale sono più piccole negli uomini più raffinati e civili che non negli uomini rotti al lavoro o selvaggi. Ma per ciò che riguarda i selvaggi, come ha fatto notare il signor Erberto SpencerPrinciples of Biology, vol. I, p. 445., il maggior esercizio delle mascelle nel masticare cibo grossolano e crudo dovrebbe operare in modo diretto sui muscoli masticatori e sulle ossa alle quali essi s’inseriscono. Nei bambini prima di nascere la pelle della pianta del piede è più spessa che non in qualunque altra parte del corpoPaget, Lectures on Surgical Pathology, vol. II, 1853, p. 209.; e non si può dubitare che ciò non derivi dagli effetti ereditati della pressione per una lunga serie di generazioni.

Pagina 90

L'uomo delinquente

473631
Cesare Lombroso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Sono lampi fugaci, ma che ci confermano l'esistenza di quella neofilia e genialità intermittente, di cui l'uomo medio è incapace, critico abilissimo, ma niente creatore.

Pagina 617

Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

509968
Piero Bianucci 1 occorrenze

Aroldo I fu un abilissimo diplomatico. I tecnici della Ericsson che hanno sviluppato questa tecnologia hanno pensato che fosse un riferimento adatto per un dispositivo che fa parlare tra loro dispositivi diversi.

Pagina 251

Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 2 occorrenze

Lo strumento adottato fu una sorta di raffinato teodolite, il “cerchio ripetitore” progettato da Jean-Charles Borda e costruito da Etienne Lenoir, abilissimo fabbricante di apparecchi scientifici. Lo stesso strumento poteva essere utilizzato anche in verticale, e quindi permetteva di stabilire con precisione l’altezza sull’orizzonte di una stella nell’istante del suo transito al meridiano: di qui si ricavava la latitudine del luogo di osservazione. La precisione raggiungeva il secondo d’arco, contro i 10 secondi degli strumenti precedenti. Sulla superficie curva della Terra, un secondo d’arco equivale a poco più di 30 metri. Chi possiede un ricevitore GPS provi a camminare esattamente in direzione Nord-Sud, cioè lungo il meridiano del luogo in cui si trova, e vedrà il valore della latitudine scattare di un secondo d’arco dopo poche decine di passi. Dunque la precisione desiderata era paragonabile a quella oggi consentita da una costellazione di 24 satelliti artificiali ognuno dei quali con due orologi atomici a bordo. Naturalmente questo risultato non era ottenibile al primo colpo: bisognava fare la media di un gran numero di misure.

Pagina 163

Entrambi rispettano le osservazioni, ma Keplero, modesto osservatore, più ancora di Galileo, osservatore abilissimo. Se poi guardiamo al modo di procedere del loro genio, Galileo compie le sue scoperte soprattutto per analogia (per esempio vede quattro stelline che orbitano intorno a Giove e ne deduce che sono satelliti del pianeta per analogia con il moto della Luna intorno alla Terra); Keplero invece fa le sue scoperte per rovesciamento del punto di vista, con un esercizio di pensiero divergente, ma senza rinunciare a preconcetti ideologici. La creatività scientifica del pisano è dunque meno potente ma più lineare rispetto a quella del tedesco.

Pagina 69

Sulla origine della specie per elezione naturale

538158
Carlo Darwin 2 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Il caso seguente è assai più rimarchevole e sulle prime sembra incredibile affatto; ma è il risultato di un sorprendente numero di esperienze, fatte per molti anni sopra nove specie di Verbascum dal Gärtner, abilissimo osservatore, e testimonio ostile. Egli notò che le varietà gialle e bianche della stessa specie di Verbascum, quando sono tra loro incrociate, producono meno semi che quando una di queste varietà sia fecondata col polline dei fiori colorati suoi propri. Inoltre egli ha constatato che quando le varietà gialle e le bianche di una specie sono incrociate con le varietà gialle o bianche di una specie distinta, si produce maggior copia di semi dagli incrociamenti fra i fiori dello stesso colore di quello che fra gli altri di colore diverso. Anche Scott ha fatto degli sperimenti colle specie e varietà del Verbascum; e sebbene non riuscisse a confermare i risultati del Gärtner sull'incrociamento delle specie distinte, trovò nondimeno che le varietà di colore disuguale della stessa specie davano meno semi (nella proporzione di 86 a 100) che le varietà di simile colore. Eppure queste varietà di Verbascum non presentano altre differenze da quelle infuori del semplice colore dei fiori; e talvolta una varietà può sorgere dai semi di un'altra.

Pagina 264

Nelle piante la lanugine che copre i frutti e il colore della polpa nei frutti carnosi sono considerati dai botanici come caratteri della più piccola importanza: eppure noi abbiamo imparato da un abilissimo orticoltore, Downing, che negli Stati Uniti le frutta a pelle liscia soffrono assai più per parte di un coleottero del genere Curculio che non le frutta coperte di lanugine; che le prugne purpuree sono più soggette a certe malattie delle prugne gialle: mentre altre malattie attaccano le pesche gialle assai più di quelle a polpa d'altri colori. Se malgrado tutti i soccorsi dell'arte queste piccole differenze recano tanta disparità nella coltivazione di parecchie varietà, certamente nello stato di natura, allorchè le piante hanno a lottare con altre e con uno stuolo di nemici, queste medesime differenze debbono effettivamente bastare a decidere quale varietà di frutta, se liscia o vellutata, se a polpa gialla o purpurea, riporterà la vittoria sulle altre.

Pagina 81

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