Fu però un abile sperimentatore e un intelligente autodidatta. Affascinato dall’elettricità, frequentava le conferenze di Galileo Ferraris. Seppe così che qualcuno aveva già sperimentato la lampadina a incandescenza. Ferraris tuttavia giudicava quei tentativi privi di utilità pratica per l’impossibilità di trovare un filamento capace di resistere a lungo alle alte temperature. Cruto prese la convinzione di Ferraris come una sfida. Fino ad allora aveva sognato di fabbricare diamanti artificiali. Perciò aveva studiato la cristallizzazione del carbonio e si era procurato macchine per comprimere fortemente pezzetti di carbone. I diamanti, infatti, sono ben ordinati reticoli di atomi di carbonio che si formano a grandi pressioni nel mantello terrestre, nelle profondità del nostro pianeta.
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