E neppure la rivoluzione francese e il laicismo liberale, anche nelle loro transitorie aberrazioni o nelle lotte sul terreno politico dell'influenza civile della chiesa, poterono sopprimerla o variarla; come non potrebbe neppure il socialismo (se domani trionfasse, non dico nel suo trasformismo collaborazionista, ma nel suo primitivo aspetto materialista, edonista e dittatoriale), sopprimere l'impronta, la forza della civiltà cristiana, della sua etica, dei suoi istituti e della sua espansione.
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