Dinanzi ad una tale quasi abdicazione volontaria del nostro essere è ovvio che la coscienza resista e trovi in sé diffidenze e reazioni. Spesso l'accettazione d'un complesso di verità e di riti religiosi già fissati nei loro più minuti particolari esige delle sottigliezze di ragionamento od uno sforzo di volontà di cui molti, oggi specialmente, non sono capaci. E se molti di noi ebbero per autorità, nell'educazione ricevuta, le loro credenze e pratiche religiose, viene poi spesso nella vita un periodo nel quale le energie interiori, male assoggettate e male adattate a quelle credenze, si sollevano e si ribellano, od almeno non offrono che una sottomissione parziale e difettosa. Tale è assai spesso il risultato della presente educazione religiosa, nei nostri collegi e nelle famiglie cattoliche, dei cui pochissimi effetti molti ignari si lamentano; la fede e la religione, non assimilate e non comprese, han l'aria di un giogo che si è impazienti di scuotere o che si porta di mala voglia.
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