Il Psi di De Martino sollecita da tempo «equilibri più avanzati», cioè l'ingresso del Pci al governo; in breve, abdica. La sinistra cattolica, che da anni scavalcava a sinistra i socialisti, spinge a sua volta per l'attuazione del «terzo tempo» della strategia di Moro. La democrazia industriale, già snaturata a livello economico attraverso i molti vincoli imposti al mercato, vede ora amputati e sovvertiti i principi stessi della liberaldemocrazia. In luogo della regola, basilare in ogni regime parlamentare, per la quale chi ha la maggioranza governa, si afferma il principio opposto della cosiddetta «democrazia consociativa»: dove, per governare, la maggioranza deve contrattare tutto con l'opposizione, alla luce del sole o sottobanco. Il sovvertimento è palese. La minoranza, non solo viene a godere così di un vero e proprio «diritto di veto», ma, poiché il suo «placet» è indispensabile, si trova a contare quanto, se non addirittura più della maggioranza stessa.
Accademia della crusca
