Intanto, ho avuto giornate felici, a tavola, con gli amici dell'Accademia enoculturale altotiberina — si chiama così — capeggiata da Bruno Mangoni, che è la chiave, l'anima di tutto e in primis di questo abbraccio incredibile di tutta la gente della zona. Dove si mangiano anche favolose focacce col formaggio, capocolli conservati in una camicia di pepe, e soavissimi fagioli con le cotiche che ho trovato al castello di Soria; tutta l'arte dello spiedo, su autentici camini.