Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbracciate

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Saper vivere. Norme di buona creanza

193513
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 2012
  • Mursis
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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Se avete un gaio ritrovo di amici, andateci subito e passate, così, il fatidico momento della mezzanotte, e abbiate una emozione di allegria, non una emozione di ricordi: se avete un elegantissimo ritrovo mondano, dove sapete di trovare della gente molto simpatica, un vostro amabile flirt, un amico spiritoso, andateci subitissimo a flirtare e bevete dello champagne e abbracciate lietamente l'amico: evitate la solitudine: evitate i ricordi: non guardate gli antichi ritratti non guardate nei cassetti che da tempo non avete aperti: la tentazione è grande, ma vincetela, se no, voi rimpiangerete troppo il passato e finirete per piangere. Ciò è di pessimo augurio! E nel giorno di Capo d'Anno, abbiate la ferma volontà di esser sereno: di non trovare troppo meschino il dono che vi si fa e di non badare al dono che manca: di accogliere bene ogni più umile voto: di contentarvi di quanto la vita vi dà: di non aver nervi: di compatire ai nervi altrui: di aver della bonomia nel cuore e dell'equilibrio nella mente: di perdonare ogni capriccio e di non aver capricci: di lasciarvi andare quietamente alla corrente dell'esistenza, senza trovarla né troppo buona né troppo cattiva. Fate le visite che più vi piacciono: abbiate una filosofia ottimista o, almeno, uno scetticismo giocondo. E rammentatevi che chi sa vivere un giorno, sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la vostra vita.

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Marina ovvero il galateo della fanciulla

193784
Costantino Rodella 1 occorrenze
  • 2012
  • G. B. Paravia e Comp.
  • Firenze-Milano
  • paraletteratura-galateo
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Aveva sempre abiti vistosi, da farsi scorgere a distanza, le mode più strane erano tosto abbracciate. Sembrava una caricatura, camminava a cadenza, a ondulamento per far fruscire lo strascico di ampie vesti, rilevando i fianchi rigonfi, agitando il capo, su cui svolazzavano penne, fiori, nastri di tutte specie. Sicchè qualunque passasse anche lontano, era impossibile che non si volgesse a guardarla, del che provava visibile diletto. Eppoi a ogni persona che vedesse, aveva a dir la sua; quella signora là ha una veste presa dal rigattiere; quest'altra ha un cappello all'antica, e via su questo andare, e poi giù una ghignazzata; nè diceva mica sottovoce, ma forte da farsi udire da tutti. Se passava una brigata di giovinotti, codiava coll'occhio se era osservata, e lì a dire: e quegli ha guardato me; e questi è il tale; e l'uno aveva visto a un ballo, e l'altro a una festa, e qualche volta guardava così fisso in faccia chi avesse già incontrato in qualche luogo, da farsi salutare ad ogni costo, e salutata, si sprofondava in inchini senza modestia, e senza garbo. Simile procedere a Marina non garbava nè punto, nè poco; perchè era contro quella vereconda e modesta dignità, che devono essere la bellezza della fanciulla. Ella poco s'occupava delle mode e delle genti che passavano, lieta della compagnia, con cui si trovava, non pensava ad altro. Se era salutata rispondeva con un modesto e benevolo inchino e passava oltre, perchè nel salutare, come si disgustava di quel gittarsi via di Gemma, non approvava nè anco quelle che forse per un'esagerata ritenutezza, o non rendono il saluto, o se lo rendono, lo fanno con tanta fierezza e mal garbo, che par che paventino un'insidia o un attentato all'onore nella scappellata di chi passa, e lo guardano con un piglio che dice: chi è questo baldanzoso che osa salutarmi? A questo proposito scrive un bizzarro novellatore che in una città della Francia, le donne per mostra di virtù e di onestà, avevano stabilito di atteggiarsi a un'aria dispettosa, arcigna e fiera, quando venivan salutate da un uomo. Perilchè tutti gli uomini a loro volta pigliarono il partito di non più salutarne alcuna, anzi sfuggirle quando le vedevano; onde non tardarono esse ad avvedersi del mal consiglio, e si dolsero del fatto degli uomini come di uno sfregio alle loro bellezze.

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