Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbracciarsi

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Nuovo galateo

189974
Melchiorre Gioja 2 occorrenze
  • 1802
  • Francesco Rossi
  • Napoli
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

» Toccarsi la mano, baciarsi, abbracciarsi sono » tre espressioni di protestata amicizia: la prima » è la più debole, come quella in cui di tutto il » corpo soltanto due estreme parti vengono a toccarsi; » l'ultima è la più forte delle tre, come » quella in cui si ravvicina al tutto l'un corpo » all' altro, e le estremità superiori vicendevolmentete » lo ricingono. Le persone d'alto paraggio, che » tengono virtù la cortigianeria, hanno si architettato » a loro uso un cotale ch'ei dicono saper la » creanza, saper vivere, e che è in sostanza un » formolario di belle apparenze e proteste le più » ricercate di servitù e d'amicizia, per le quali » ogni cosa che dai momentanei rapporti del viver » socievole si esige appena, è fatta gigantesca. Il » perchè costoro ti parlano d'estasi, di gioia, » dove é troppo più del bisogno il semplice dir di » piacere ti si inchinano profondamente, dove ci » basterebbe un ringraziare con lieve piegar del » capo; ti gettano le braccia al collo, quando, » per la pura verità dell' espressione, dovrebbero » tutt'al più in sembianza non discortese dar due » passi avanti. Ma i movimenti che fanno e il tono » che assumono hanno tutto quel superficiale, quel » freddo, quello sfuggevole che di necessità debbe » procedere alla disarmonia che in essi è tra 'l sentire » e lo esprimere. Il contadino, incorrotto » figlio della natura, anch'egli sa abbracciare; ma » questa suprema espressione d' amore ei la riserba » all' istante della semina gioia, al rivedere l'amato » figlio reduce dopo lagrimata assenza; l'amicizia » la esprime anch' egli porgendo la mano all'amico, » ma, come quegli che daddovero esprime ciò che » sente, ci mette franchezza e calor verace. Nella » diversità di tutti i quali casi ella però ravvisa » come rimanvi pur sempre ciò che è essenziale » ed universale, voglio dire la tendenza ad accostarsi » l'un l'altro, che è proprio il naturale » effetto dell'amicizia; e ben comprende » come tutta la differenza, dipendente da diversità di » condizioni, sta soltanto nel grado, nell'intimità » dell'unione ed in altre circostanze accessorie, » come sarebbe la delicatezza e l'ottusità del sentire, » il calore o la riservatezza dell'espressione. » Gli abitanti del Madagascar, come quelli che non » conoscono si vivaci espressioni d'amore quanto le » nostre, son paghi del loro sovrapporre l'una mano » all'altra dell'amico, nè tampoco stringerla, e nè » pure son usi d'abbracciarsi. Gli abitanti della nuova » Seelandia attestano il benevolo animo loro, premendo » naso a naso, si veramente come noi Europei » labbra a labbra ». Engel, opera citata. ll tocco delle mani è l'espressione si naturale dell'amicizia che presso gli antichi Persi chi mancava alla promessa accompagnata dal tocco delle mani, commetteva doppio peccato di quel che vi mancava senza averla accompagnta con questa cerimonia. Presso le legioni romane usavasi il dono delle destre. D'oro fosse o d'argento o d'altra materia questo segno rappresentava due destre unite insieme; solea darsi in dono come simbolo d'ospitalità, fedeltà, concordia. Trovasi spesso nelle medaglie coll'epigrafe. fides exercituum, concordia exercituum, consensus exercituum.

Pagina 176

Quindi le donne dotate di maggiore sensibilità che l'uomo, e talora più destre a fingerla, corrono ad abbracciarsi e baciarsi quando si visitano; alla quale ragione fa d'uopo aggiungere quella dell'uso. 6.° L'inaspettato e inteso giubilo fa nascere la riconoscenza a favore di chi lo produce; la riconoscenza consiglia le pronte esibizioni di riposo a chi è venuto da lontano per visitarci ; di cibi graditi secondo le ore del giorno, di vino e di liquori in tutte le ore nelle classi sociali meno elevate. - L'urbanità de'popoli del Brasile consiste nel far coricare il forestiere che giunge; quindi le donne e le figlie della casa, sparse i capegli e colle lagrime sugli occhi, compiangono le sue fatiche e i suoi perigli. Dopo questo piangisteo, rasserenano il volto, s'abbandonano all'allegrezza, e gli offrono da mangiare e da bere. Al Madagascar l'allegrezza unita alla riconoscenza, e non diretta dalla civilizzazione, ha creato un dovere d'urbanità che i popoli inciviliti non ammettono e che la morale condanna. Il padrone di casa esibisce al forestiero quella tra le sue donne che gli è più cara; e sarebbe impulitezza nel forestiero il non accettar l'uso dell'offerta. 7.° II piacere risultante da una visita impone l'obbligo di restituirla alle persone uguali, e lo impone molto più alle inferiori relativamente alle superiori, quando il motivo di chi ci visitò, non fu bisogno, ma stima od affezione. 8.° A Roma le visite alle persone cui erasi o volevasi mostrare affezionato, erano continue e numerose a segno, che spesso il padrone usciva di casa per una porta opposta al vestibolo ove lo aspettavano i clienti. A'nostri tempi, per liberarsi dalle visite importune il padrone fa dire che non è in casa: il che, oltre l'inconveniente della menzogna, dà luogo a replicati inutili ritorni. Invece di ciò che segue la 2.° e 3.° edizione hanno: » Sarebbe miglior consiglio negare francamente la » visita, giacché se coll'uno o coll'altro metodo si » salva la propria indipendenza, col secondo la si » salva senza altrui danno ». Altri, fingendo affari, occupazioni, indisposizione, tolgono più tinte alla menzogna. Vorrei pur farle sparire affatto; e mi sembra che, nel presente stato dei nostri costumi, una manifesta freddezza in chi riceve una visita importuna tolga la voglia di replicarla. ll nostro tempo non può restare nè interamente a disposizione altrui, né interamente a disposizione nostra: egli vuol dunque essere diviso in tre parti; la prima appartiene ai nostri doveri, la seconda ai bisogni altrui, la terza alle convenienze sociali,

Pagina 198

Cerca

Modifica ricerca