Il Re, contento anche perchè riacquistava tutti i suoi quattrini, voleva abbracciarlo come un figliuolo; ma quello corse prima dalla sua mamma e non sapeva staccarsela dal petto: — Bimbo mio, tu sarai Re! Ed era già Reuccio, poichè il Re lo adottava! — Qui entrò una guardia e disse: — Maestà, c'è di là un cenciaiuolo; rivuole il suo soldo bucato. — II Re non ne sapeva nulla; ma la povera donna rispose subito: — Eccolo qui. — — Sentita la storia di quel soldo, il Re pensò ch' era meglio tenerselo per sè. Andò di là, bucò un altro soldo e diede questo in cambio di quello al cenciaiuolo. Ma gliene incolse male. La prima volta che disse: — Soldino mio, vo' mille lire! — Invece di mille lire furono mille nerbate, che lo conciarono per le feste, tanto che ne morì.
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