Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbracciarla

Numero di risultati: 1 in 1 pagine

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L'uccellino azzurro

213520
Maeterlink, Maurice 1 occorrenze
  • 1926
  • Felice Le Monnier, Editore
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Voglio abbracciarla subito!... LA LUCE Un momento.... Stanno dormendo, non bisogna destarli a un tratto.... E poi, tanto, la porta non si aprirà che a quella tale ora.... TYLTYL Quale ora?... C'è da aspettare molto?... LA LUCE Ahimè, no.... Pochi minuti soltanto.... TYLTYL Non sei contenta anche tu di tornare a casa?... Che cos'hai, Luce?... Sei pallida, ti senti poco bene?... LA LUCE Non è nulla, bambina mio.... Sono un po' triste perchè sto per lasciarvi.... TYLTYL Come!... Ci lasci?... LA LUCE Purtroppo!.... Qui non ho più niente da fare; l'anno è compiuto; la Fata sta per tornare, verrà a chiederti l'Uccellino Azzurro.... TYLTYL Ma il guaio è che io non ce l'ho, l'Uccellino Azzurro!... Quello del Ricordo è diventato nero, quello dell'Avvenire è diventato rosso, quelli della Notte sono morti, e quello della Foresta non l'ho potuto prendere.... È forse colpa mia se mutano colore, se muoiono o volano via?... Credi che la Fata andrà in collera?... Che cosa credi che dirà?... LA LUCE Abbiamo fatto tutto quello ch'era in noi.... Bisogna dunque concludere che l'Uccellino Azzurro non esiste; oppure che muta colore quando si mette in gabbia.... TYLTYL E la gabbia, dov'è?... IL PANE È qui, padroncino.... Essa fu affidata alle mie cure durante questo lungo e pericoloso viaggio; oggi che la mia missione è compiuta, ve la restituisco, intatta e ben chiusa, tale e quale la ebbi in consegna.... (Col tono di un oratore che sta per incominciare un discorso): E ora, in nome di tutti, mi sia con cesso di aggiungere poche parole.... IL Fuoco Non ha la parola!... L'ACQUA Silenzio!... IL PANE Le malevoli interruzioni di un nemico disprezzabile, di un rivale invidioso.... (Alzando la voce) non m'impediranno di compiere fino alla fine il mio dovere.... In nome di tutti dunque.... IL Fuoco Non in nome mio!... Ho la lingua, se mai, per parlare!... IL PANE .... In nome di tutti dunque, e con una commozione contenuta, ma sincera e profonda, io mi congedo da questi due predestinati bambini, la cui alta missione è oggi compiuta. E nel dare loro l'addio con tutta la tristezza e tutta la tenerezza che la vicendevole stima.... TYLTYL Come?... Ci dici addio? Ci lasci dunque anche tu?... IL PANE Ahimè, è così.... Vi lascio, sì, ma la separazione sarà soltanto apparente: voi non udrete più la mia voce, è vero, ma.... IL Fuoco Non sarà un gran male!... L'ACQUA Silenzio!.. IL PANE (con molta dignità) Questi volgari insulti non mi toccano.... Io dunque dicevo: non udrete più la mia voce, non mi vedrete più sotto questa mia forma animata.... I vostri occhi stanno per chiudersi alla vita invisibile delle cose; ma questo non v'impedirà di trovarmi, come prima, dentro alla madia, sull'asse, sulla tavola, accanto alla minestra: io che sono, posso dirlo, il più fedele commensale e il più vecchio amico dell'Uomo, non vi abbandonerò mai.... IL Fuoco E io dunque?... LA LUCE Su, via, il tempo passa, sta per scoccare l'ora nella quale dovremo rientrare nel silenzio.... Presto, abbracciate i bambini.... IL Fuoco (precipitandosi innanzi) Prima io, prima io.... (Abbraccia con violenza i bambini). Addio, Tyltyl, addio, Mytyl!... Addio, cari bambini.... Ricordatevi di me se per caso avete bisogno di qualcuno per appiccare il fuoco in qualche luogo.... MYTYL Ahi! Ahi!....Mi brucia!... TYLTYL Ahi! Ahi!... Mi brucia il naso!... LA LUCE Via, Fuoco, modera un po' la tua foga.... Non hai mica che fare col tuo focolare.... L' ACQUA Che sciocco!... IL PANE Si può essere più maleducato di così?... L'ACQUA (avvicinandosi ai bambini) Io vi abbraccerò teneramente, bambini miei, senza farvi male.... IL Fuoco Attenti, vi bagna!.. L'ACQUA Sono tenera e dolce: sono buona con gli Uomini.... IL FUOCO Anche con gli annegati?... L' ACQUA Vogliate bene alle Fontane, bambini; ascoltate i Ruscelli.... perchè io abito là.... IL Fuoco Ha inondato ogni cosa!... L'ACQUA Quando vi riposerete, la sera, vicino alle sorgenti, - ce ne sono tante, qui, nella foresta - sforzatevi di comprendere quello ch'esse cercheranno di dire.... Io non posso più.... le lacrime mi soffocano.... m'impediscono di parlare.... IL Fuoco Non si direbbe!... L'ACQUA Quando vedrete la boccia dell'acqua ricordatevi di me.... Mi troverete anche nella brocca, nell'annaffiatoio, nella cisterna e nella fontanella.... Lo ZUCCHERO (ipocrita e dolciastro) Se c'è ancora un posticino vuoto nella vostra memoria, ricordate qualche volta che la mia presenza fu Alce un giorno per voi.... Non posso aggiungere altro.... Le lacrime non si confanno al mio carattere, e quando mi cadono sui piedi mi fanno un gran male.... IL PANE Gesuita!... IL Fuoco (mugolando) Zucchero d'orzo!... Caramella!... TYLTYL Ma dove sone andati Tylette e Tylô?... Che cosa fanno?... (Si odono intanto le grida acute della Gatta). MYTYL (allarmata) È Tylette che piange!... Qualcuno certo le ha fatto male!... (La Gatta entra correndo con i peli irti, spettinata, con la veste strappata, premendosi il fazzoletto sulla guancia, come se avesse mal di denti, e gemendo rabbiosamente; mentre il Cane la rincorre dandole pugni, calci e testate). IL CANE (picchiando forte la Gatta) Tieni!... Ne hai abbastanza?... Ne vuoi ancora?... To', to'!... LA LUCE, TYLTYL e MYTYL (precipitandosi per separarli) Tylô!... Sei impazzito?... Che diavolo fai?... Giù, a cuccia!... Finiscila!... S'è mai vista una cosa simile?... Aspetta!... Aspetta!... (Separano con energia i due contendenti). LA LUCE Che c'è? Che succede?... LA GATTA (piagnucolando e asciugandosi gli occhi) La colpa è del Cane, signora Luce.... Mi ha ingiuriata, mi ha messo dei chiodi nella minestra, m'ha tirato la coda, m'ha picchiata, mentre io non avevo fatto nulla, proprio nulla, ecco!... IL CANE (rifacendole il verso) Proprio nulla, proprio nulla? (A bassa voce, facendole una sberleffa). Non importa; ne hai toccate, ne hai toccate, e di quelle buone e ne avrai dell'altre!... MYTYL (stringendo la Gatta fra le braccia) Dove ti ha fatto male, mia povera Tylette? Ora mi metto a piangere anch'io.... LA LUCE (al Cane, con accento severo) La tua condotta è tanto più riprovevole in quanto che hai scelto, per darci questo triste spettacolo, il momento, già, tanto penoso per se stesso, in cui stiamo per separarci da questi poveri bimbi.... IL CANE (la cui ira svanisce a un tratto) Stiamo per separarci da, questi poveri bimbi?... LA LUCE Sì, sta, per scoccare quella tale ora che già, sapete.... Fra poco rientreremo nel regno del Silenzio.... Non potremo più rivolgere loro la parola.... IL CANE (urlando a un tratto disperatamente e gettandosi sui Bambini, che copre di carezze violente e tumultuose) No, no!... Non voglio!... Non voglio!... Io parlerò sempre!... D'ora innanzi mi comprenderai, non è vero mio piccolo dio?... Sì, sì, sì!... E ci diremo sempre tutto, tutto, tutto!... Sarò buono, vedrai.... Imparerò a leggere, a scrivere e a giocare a domino!... E mi terrò sempre pulito.... E non andrò più a rubare in cucina.... Vuoi che faccia qualche cosa di eccezionale?... Vuoi che abbracci la Gatta?... MYTYL (alla Gatta) E tu, Tylette?... Non ci dici nulla?... LA GATTA (fredda, enigmatica) Io vi voglio bene a tutti e due, secondo i vostri meriti.... LA LUCE E ora, bambini miei, tocca a ma di darvi l'ultimo bacio.... TYLTYL e MYTYL (aggrappandosi alle vesti della Luce) No, no, no, non andartene, cara Luce!... Rimani qui con noi!... Il babbo non dirà nulla, vedrai.... Diremo alla mamma che sei stata tanto buona con noi.... LA LUCE Non è possibile, purtroppo.... A noi non è concesso di oltrepassare quella porta, e debbo TYLTYL E dove andrai, così sola sola?... LA LUCE Non andrò molto lontano, cari bambini: vado laggiù, nel paese del Silenzio delle cose. TYLTYL No, no, non voglio!.... Veniamo con te.... Dirò alla mamma.... LA LUCE Non piangete, cari piccini.... Io non ho la voce, come l'Acqua; ho soltanto il mio splendore, che l'Uomo non sa vedere.... Ma veglierò lo stesso su di lui fino alla fine del mondo.... E a voi parlerò da ogni raggio di luna che si diffonde all'intorno; sarò in ogni stella che vi sorriderà, in ogni aurora che si alzerà nel cielo, in ogni lampada che si accenderà, in ogni pensiero buono e luminoso che sboccerà nella vostra anima.... (Suonano le otto, dietro il muro). Sentite!.. Scocca l'ora.... Addio! La porta si apre!... Entrate, entrate, entrate!... (Spinge i bambini nel vano della porticina che si è aperta, e che ora si richiude dietro di loro. Il Pane si asciuga una lacrima furtiva: lo Zucchero, l'Acqua, tutta in lacrime, e gli altri fuggono a precipizio e spariscono a destra e a sinistra, fra le quinte. Urla del Cane, da un angolo. La scena rimane per un istante vuota; poi il fondo, che rappresenta il muro entro il quale si trova la porticina, si apre nel mezzi. e scopre l'ultimo quadro).

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