Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbracciando

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L'uccellino azzurro

213280
Maeterlink, Maurice 3 occorrenze
  • 1926
  • Felice Le Monnier, Editore
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
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LA GIOIA-D'ESSER-GIUSTA (abbracciando alla sua volta la Luce) Mi riconosci?... Sono la Gioia-d'esser-giusta, che ti aveva tanto pregata di venire..... Siamo felici, sì, ma non possiamo vedere di là dalle nostre ombre.... LA GIOIA-DI-VEDERE-CIò-CHE-È-BELLO (abbracciandola anch'essa) E me, mi riconosci?... Sono la Gioia-della- bellezza, che ti ha sempre voluto bene.... Siamo felici, sì, ma non possiamo vedere di là dai nostri sogni.... LA GIOIA-DI-COMPRENDERE Via; via, sorella cara, non farci più a lungo aspettare.... Siamo abbastanza forti, abbastanza pure.... Scosta dunque questi veli che ci nascondono ancora le ultime verità e le ultime felicità.... Guarda, le mie sorelle s'inginocchiano tutte ai tuoi piedi.... Sei la nostra regina e la nostra ricompensa.... LA LUCE (avvolgendosi più, ancora nei suoi veli). Sorelle, sorelle mie belle, io obbedisco al mio Signore... L'ora non è ancora venuta, ma forse scoccherà presto: e allora, tornerò senza timori e senza ombre.— Addio, rialzatevi, abbracciamoci ancora come sorelle che si ritrovano, in attesa del giorno che spunterà ben presto.... L'AMOR MATERNO (abbracciando la Luce). Siete stata così buona verso i miei poveri piccini.... LA LUCE Sarò sempre buona verso coloro che si amano.... LA GIOIA-DI-COMPRENDERE Che il tuo ultimo bacio si posi sulla mia fronte.... (Si baciano lungamente: quando si staccano l'una dall'altra, i loro occhi sono pieni di lacrime). TYLTYL (sorpreso) Perchè piangete?... (guardando le altre Gioie) Oh bella! Anche voi piangete.... Ma perchè tutti gli occhi sono pieni di lacrime?... LA LUCE Zitto, bambino mio.... CALA LA TELA

TYLTYL (prendendo la gabbia e abbracciando tutti in gran fretta) Addio, nonnino.... Addio, nonnina.... Addio fratellini, sorelline, Pierino, Roberto, Paolina, Maddalena, Entrichetta!... E addio anche a te Kikì!... Non possiamo proprio trattenerci di più.... Non piangere, nonnina, torneremo spesso.... NONNA TYL Tornate ogni giorno!... TYLTYL Sì, sì !... Torneremo più spesso che sia possibile.... NONNA TYL È la nostra sola gioia, è una festa per noi quando venite a trovarci col vostro pensiero!... NONNO Tu, Non abbiamo altre distrazioni.... TYLTYL Presto, presto!... Datemi la gabbia! NONNO TYL (porgendogli la gabbia) Eccola!... In quanto all'uccello, però, non garantisco nulla: se il colore non è buono.... TYLTYL Addio! Addio!... I FRATELLINI E LE SORELLINE Addio, Tyltyl!... Addio, Mytyl!... Ricordatevi dello zucchero filato!... Addio!.. Tornate!... Tornate presto!... (Tutti agitano i fazzoletti, mentre Tyltyl e Mytyl si allontanano lentamente. Ma già durante le ultime battute la nebbia si era gradatamente fatta più densa, e il suono delle voci si era affievolito: in modo che alla fine della scena tutto sparisce nel fitto della nebbia. Quando sta per calare il sipario, si scorgono ai piedi della quercia soltanto Tyltyl e Mytyl). TYLTYL Passiamo di qua, Mytyl.... MYTYL Dov'è la Luce?... TYLTYL Non lo so.... (guardando l'uccello dentro la gabbia). Oh bella!... L'uccellino non è più azzurro!... È diventato nero!... MYTYL Dàmmi la mano, fratellino.... Ho tanta paura.... Ho tanto freddo.... CALA LA TELA.

IL BAMBINO (abbracciando Tyltyl e Mytyl con effusione) Buongiorno!... Come stai?... Su, baciami anche tu, Mytyl.... Non è punto strano che io conosca il tuo nome, poichè sono destinato a diventare il tuo fratellino..... Me l'hanno detto or ora, che eri qui.... Ero in fondo alla sala, intento a imballare le mie idee.... Di' alla mamma che sono pronto.... TYLTYL Come?... Verrai a stare a casa nostra? IL BAMBINO Sì, l'anno prossimo, la domenica, delle Palme.... Bada, non tormentarmi troppo quando sarò piccino.... Come sono contento di avervi abbracciati già fin da ora?... Di' al babbo che accomodi la culla.... Ci si sta bene, a casa nostra?... TYLTYL Non ci si sta mica male.... La mamma è così buona!... IL BAMBINO E il cibo, com'è?... TYLTYL Secondo.... Ci sonò dei giorni in cui ci danno perfino dei dolci; non è vero, Mytyl?... MYTYL Il giorno di Capo d'anno e per la festa nazionale.... Li fa la mamma, i dolci.... TYLTYL Che cos'hai costì nel sacco?... Ci porti qualche cosa in regalo?... IL BAMBINO (con fierezza) Porto tre malattie: la scarlattina, la tosse convulsa e il morbillo.... TYLTYL Oh, allora, se non hai niente di meglio da portarci.... E dopo, che cosa farai?... IL BAMBINO Dopo?... Me ne andrò via di nuovo.... TYLTYL Vale proprio la pena di venire, allora.... IL BAMBINO Sta forse in noi di scegliere?... (A questo punto s'inalza e si diffonde intorno una specie di vibrazione prolungata, forte e cristallina che sembra provenire dalle colonne e dalle porte opaline, rischiarate da una luce più intensa). TYLTYL Che cos'è?... UN BAMBINO E il Tempo!... Sta per aprire le porte!... (Un vasto movimento si propaga tosto nella folla dei Bambini Azzurri, la maggior parte dei quali abbandona le macchine e i lavori ai quali stava accudendo. Molti fra i dormienti si svegliano, e tutti, con gli occhi rivolti alle porte d'opale, dirigono verso di esse i loro passi). LA LUCE (raggiungendo Tyltyl) Nascondiamoci dietro le colonne.... Non bisogna lasciarci vedere dal Tempo.. TYLTYL Di dove viene questo rumore?... UN BAMBINO È l'Aurora che si alza.... È questa l'ora in cui stanno per discendere sulla Terra i bambini che devono nascere oggi.... TYLTYL Come faranno a discendere?... Ci sono delle scale?... IL BAMBINO Ora vedrai.... Il Tempo sta per tirare il paletto.... TYLTYL Chi è il Tempo?... IL BAMBINO E un vecchio che viene a chiamare quelli che devono partire.... TYLTYL È cattivo?... IL BAMBINO No, ma è sordo a ogni preghiera.... Si ha un bel supplicarlo: egli respinge inesorabilmente tutti quelli che vorrebbero partire, se non è il loro turno.... TYLTYL Sono contenti di andar Via?... IL BAMBINO Chi restai non è contento; ma chi parte è triste.... Eccolo!... Ora apre le porte!... (Le grandi porte opaline girano lentamente sui cardini. Si ode una specie di musica lontana: sono i rumori della Terra.... Un chiarore rosso e verde penetra nella sala; e sulla soglia appare il Tempo, un vecchio alto dalla barba fluente, armato della falce e della clessidra. Si scorgono contemporaneamente i lembi estremi delle vele bianche e oro d'una galera, ancorata a una specie di riva formata dai rosei vapori dell'Aurora). IL TEMPO (sulla soglia) Sono pronti i bambini per i quali l'ora è sonata?... ALCUNI BAMBINI AZZURRI (fendendo la folla e accorrendo da ogni parte) Eccoci!... Eccoci!... Eccoci!... IL TEMPO (con voce burbera, ai bambini che sfilano dinanzi a lui per andarsene) Uno alla volta!.. Venite in troppi!... Più di quel che occorre!... Sempre così.... Mai me non mi s'inganna, lo sapete.... (Respingendo uno dei bambini). Non è ancora il tuo turno!... Torna indietro, torna domani.... E non tocca neppure a te, oggi! Rientra, e torna fra dieci anni.... Un tredicesimo pastorello?... Devono essere soltanto dodici; non ne occorrono di più; non siamo più ai tempi di Teocrito o di Virgilio.... Dei medici, ancora?... Ce n'è già troppi; se ne lamenta l'abbondanza, nel Mondo.... E dove sono gl'ingegneri?... Si desidera un uomo onesto, uno solo, da presentarsi come un fenomeno.... Dov'è dunque l'uomo onesto? Sei tu?... (Il bambino fa cenno di sì). Hai l'aria patita.... Non vivrai a lungo.... Olà, voialtri laggiù, più adagio, più adagio!... E tu, che cosa ti porti via?... Nulla?... Te ne vai a mani vuote?... Mi rincresce, ma allora di qua non si passa.... Prepara qualche cosa anche tu: un gran delitto, o, se preferisci, una bella malattia; a me è indifferente.... ma qualcosa ci vuole.... (Scorgendo un piccino che, sospinto innanzi dagli altri, resiste con tutte le sue forze). Ebbene, che cosa c'è? Lo sai che questa è la tua ora.— Si ridiede un eroe per combattere contro l'Ingiustizia; questo eroe sei tu, bisogna dunque partire. I BAMBINI AZZURRI Egli non vuoi andarsene, signore.... IL TEMPO Come?... Non vuole?... E dove crede di essere questo piccolo aborto?... Non si ammettono reclami: non abbiamo tempio da perdere.... IL PICCINO (sospinto dagli altri) No, no!... Non Voglio andar via!... Piuttosto preferisco non nascere!... Preferisco restar qui!... IL TEMPO Non si tratta di volere o non volere.... Quando l'ora è sonata bisogna Obbedire!... Su, via, avanti!... UN BAMBINO (facendosi avanti) Oh lasciatemi passare!... Prenderò io il sino posto!... Dicono che i miei genitori sono vecchi e mi aspettano da tanto tempo!... IL TEMPO Niente affatto.... L'ora è l'ora e il tempo è il tempo. A dar retta a voi, non si finirebbe più.... L'uno vuole, l'altro non vuole, è troppo presto, è troppo tardi.... (Scostando alcuni bambini che avevano invasa la soglia). Fatevi più in là, piccini.... Indietro i curiosi.... Quelli che non partono non devono guardar fuori.... Ora avete fretta di andarvene; ma giunto che sia il vostro turno, avrete paura e vi trarrete indietro.... Guardate, eccone qui quattro che tremano come foglie.... (A un bambino che sul punto di varcare la soglia torna bruscamente indietro). Ebbene, che fai? Che cosa c'è?... IL BAMBINO Ho dimenticato la scatola che contiene i due delitti che dovrò commettere.... UN ALTRO BAMBINO E io, il pentolino con dentro l'idea per illuminare le folle.... TERZO BAMBINO E io ho dimenticato l'innesto della mia pera più bella!... IL TEMPO Presto, correte a prenderli.... Non avete che seicento dodici secondi a vostra disposizione.... La galera, dell'Aurora agitai già le vele per far capire che è pronta ed aspetta.... Arriverete in ritardo e non potrete più nascere.... Su, presto, imbarcatevi!... (Afferrando un bambino che tenta di sgusciargli fra le gambe per raggiungere la riva). Ah, tu, no davvero!... È la terza volta che tenti di nascere prima che sia la tua ora.... Se ti colgo un'altra volta, bada, dovrai aspettare in eterno presso mia sorella l'Eternità: e non è una cosa divertente, lo sai.... Dunque, siamo pronti?... Siete tutti a posto?... (Passando in rivista con lo sguardo i Bambini riuniti sulla riva, o già seduti nella galera). Ne manca ancora uno.... Ha un bel nascondersi, lo scorgo tra la, folla.... Me non mi s'inganna.... Su via, tu, piccino che ti chiami l'Amante: di' addio alla tua bella.... (I due piccini che gli altri chiamano «gli Amanti», teneramente avvinti, pallidi in volto per la disperazione si avanzano verso il Tempo e s'inginocchiano ai suoi piedi). IL PRIMO BAMBINO Signor Tempo, mi lasci partire con lui!... IL SECONDO BAMBINO Signor Tempo, mi lasci restare qui con lei!... IL TEMPO impossibile!... Non ci restano più che trecentonovantaquattro secondi..... IL PRIMO BAMBINO Preferisco non nascere affatto!... IL TEMPO La scelta non sta in voi.... IL SECONDO BAMBINO (con accento supplichevole) Signor Tempo, arriverò troppo tardi!... IL PRIMO BAMBINO Quando essa scenderà sulla Terra, io non ci sarò più!... IL SECONDO BAMBINO Non lo vedrò più!... IL PRIMO BAMBINO Saremo soli, nel mondo!... IL TEMPO Questo non mi riguarda.... Andate a reclamare presso la Vita.... In quanto a me, io unisco, io divido, secondo le istruzioni che mi vengono impartite.... (Afferrando uno dei bambini). Vieni!.... IL PRIMO BAMBINO (dibattendosi) No, no, no!... Deve venire anche lei!... IL SECONDO BAMBINO (aggrappandosi alle vesti del primo) Lasciatelo qui!... Lasciatelo qui!... IL TEMPO Ma che cos'è questa storia?... Si tratta di andare a vivere, insomma: non mica a morire.... o dunque? (Trascinando con sè il primo bambino). Vieni, ti dica! IL SECONDO BAMBINO (tendendo disperatamente le braccia verso l'altro bambino) Un segno!... Dàmmi un segno!... Un segno per ritrovarti!... IL PRIMO BAMBINO Ti amerò sempre!.... IL SECONDO BAMBINO Io sarò la più triste di tutte!... Mi riconoscerai a questo segno!... (Cade a terra e rimane stesa al suolo, immobile). IL TEMPO Perchè non sperare che un giorno...? E ora, siamo pronti finalmente.... (Consultando la clessidra). Non ci restano che sessantatrè secondi.... (Ultima violenta agitazione fra i bambini che partono e quelli che rimangono. Scambio di addii precipitosi: «Addio, Pietro!... Addio, Giovanni.... - Hai preso tutto quel che ti occorre?... Annunzia laggiù il mio pensiero!... - Hai preso il nuovo carburatore ?... - Parla dei miei poponi!... - Non hai dimenticato nulla?... - Cerca di riconoscermi!... - Ti ritroverò!... - Non perder le tue idee!... - Non sporgerti troppo sullo Spazio!... Dàmmi notizie!... - Dicono che non è permesso!... Sì, sì!... In ogni modo, tenta!... - Procura di farci sapere se è bello, il Mondo! Ti verrò incontro - Io nascerò sopra un Trono!... ecc., ecc.» ). IL TEMPO (agitando le chiavi e la falce) Basta! Bastal... L'àncora è levata!... (Passano le vele della galera, e spariscono. Le grida dei bambini dentro alla galera si fanno sempre più lontane: «Terra!.. Terra!... Io la vedo!... Com'è bella!... Com'è grande!... Com'è luminosa!...». Poi, come se uscisse dal fondo dell'abisso, si ode, lontano lontano, un canto di allegrezza e di attesa). TYLTYL (alla Luce) Che cos'è?... Non son loro che cantano così.... Si direbbero altre voci.... LA LUCE Sì, è il canto delle Madri che vanno loro incontro.... (Il Tempo frattanto chiude le porte opaline. Poi si volta, getta un ultimo sguardo nella sala, e scorge a un tratto Tyltyl, Mytyl e la Luce). IL TEMPO (stupefatto e furibondo) Che cosa fate qui?... Chi siete?... Perchè non siete azzurri come gli altri?... Di dove siete entrati?... (Si avanza verso di loro minacciandoli con la falce). LA LUCE (a Tyltyl) Non rispondere!... Ho preso l'Uccellino Azzurro.... Lo tengo nascosto sotto il mio mantello.... Scappiamo.... Gira il Diamante, così perderà le nostre tracce.... (Sgusciano via da sinistra, fra le colonna del primo piano). CALA LA TELA.

I mariti

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Torelli, Achille 1 occorrenze
  • 1926
  • Francesco Giannini e Figli
  • Napoli
  • teatro - commedia
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- (alzandosi di scatto ed abbracciando Emma)

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