Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbozzare

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La fatica

169887
Mosso, Angelo 1 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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Generalmente però gli scrittori e gli artisti si contentano di abbozzare i soggetti quando passeggiano. Pochi hanno la forza di limare e di finire a mente nei suoi più minuti particolari una composizione. La fatica maggiore dopo un primo abbozzo la si fa sempre al tavolino. Foscolo nella sua autobiografia parlando in persona di Didimo Chierico, disse: "Esso aveva la beatitudine di poter scrivere trenta fogli allegramente di pianta; e la maledizione di volerli poi ridurre in tre soli, come a ogni modo, e con infinito sudore faceva". Vi sono delle pagine immortali nella letteratura, che passarono per una trafila di rimaneggiamenti, di evoluzioni e di trasformazioni tali, che chi le scrisse non vorrebbe fossero rivelate mai a chi le legge. Alcuni celebri scrittori lavorano come di mosaico; le parole e i pensieri tengono raccolti come pietruzze innanzi a sè, alla mano, e con esse disegnano e coloriscono le loro figure. Sul tavolo tengono degli elenchi di vocaboli e di frasi cercate con pazienza nei dizionari e nei libri e che con altrettanta industria incastrano nei loro periodi. Nessuno io credo improvvisa od inventa: neppure i genii hanno la creazione immediata. Giorgio Vasari racconta che Michelangelo, "innanzi che morisse, abbruciò gran numero di disegni, schizzi, e cartoni fatti di mano sua, acciò nessuno vedesse le fatiche durate da lui ed i modi di tentare l'ingegno suo, per non apparire se non perfetto, ed io ne ho alcuni di sua mano trovati in Fiorenza; dove, ancora che si vegga la grandezza di quello ingegno, si conosce che quando e' voleva cavar Minerva dalla testa di Giove, ci bisognava il martello di Vulcano".

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