Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abborrono

Numero di risultati: 4 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Come devo comportarmi?

171838
Anna Vertua Gentile 1 occorrenze
  • 1901
  • Ulrico Hoepli
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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Amano la quiete, l'intimità della famiglia; abborrono le grandi riunioni, le veglie, i balli, i pranzi d' etichetta. Stanno a loro agio in una piccola, eletta schiera d'amici, e ammutoliscono imbarazzati in un salotto elegante, fra persone dal conversare ozioso e frivolo. La frase popolare essere come un pesce fuor d'acqua» che esprime il senso di inesplicabile smarrimento da cui deriva un penoso impaccio della parola e degli atti, dice chiaro lo stato di una persona che, non può farsi ad un ambiente non suo. Gli è come se la mia volontà venisse lì per lì affievolita da indebolimento mi spiegava una sera, nella confidenza della vecchia amicizia, un egregio scienziato, che era riuscito a rifugiarsi con me in un angolo tranquillo nel buono di una magnifica veglia. Vorrei anch'io fare come gli altri; chiacchierare, lanciare frizzi, scoccare motti, interessare le signore, ridere, scherzare. Ma.... mi è impossibile. Ho bel dire voglio!... È un voglio che non si trasforma in volontà impulsiva, in determinatezza attiva. E me ne sto impacciato, inuggito, quasi sofferente. Ma mia moglie ama questo genere di svaghi! - soggiunse con un sospiro, che diceva insieme, annegazione, noia e rassegnazione. Guai se ad uomini di tale disposizione d'animo, capita una moglie agitata dalla voglia di divertirsi, di usare a serate, a concerti, a balli, di aprire la sua casa a feste, a riunioni, a pranzi!... O hanno la forza di reagire e sono angustiati dall'aspetto triste della moglie, che si atteggia a vittima, quando non spezza la catena della sommissione e dei riguardi e si diverte in casa e fuori senza di loro. O sono di carattere mite, e compiacenti per timidezza, e si lasciano trascinare da per tutto ove la moglie corre; goffi negli abiti di etichetta, impacciati nei movimenti e nelle parole, in continua, penosa soggezione della gente da salotto, del lusso, dello sfavillio, perfino del conversare monotonamente improntato di una medesima forma di vivacità forzata, di grullerie e spesso piccole insolenze, condite dal cosi detto spirito. La signora di cuore e di Benno, si guarderà bene dall'imporre al marito simili sacrifici, che attirano a lei il biasimo delle persone serie, a lui la sincera pietà di queste, e, pur troppo, il ridicolo degli sciocchi.

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La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato

192137
Tonar, Gozzi, Taterna, Carrer, Lambruschini, ecc. ecc. 1 occorrenze
  • 1888
  • Libreria G. B. Petrini
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
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Le pudiche fanciulle abborrono dalle mode indecenti, epperciò non si lasciano mai vedere scollacciate, o sbracciate, ed avrebbero vergogna di comparire in tale stato per le strade, e tanto più in chiesa. Non toccano sè od altrui indecentemente, e ciò per timore di far peccato e di dispiacere a quel Dio a cui vogliono servire, e che vogliono amare con puro e sincero cuore per tutto il tempo della loro vita.

Pagina 94

Galateo morale

197438
Giacinto Gallenga 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
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Ma alcuni di questi preti mancano pur troppo della istruzione o dell'educazione necessaria a compiere così utile assunto; molti si mostrano freddi e sfiaccolati in cosa che richiederebbe tutto lo zelo, tutta l'anima di colui che si dedica ad una professione che è detta per eccellenza di sacrifizio; molti pur troppo non hanno per tutto patrimonio fuorché le loro credenze religiose, non disgiunte talvolta dal più esaltato fanatismo, né abborrono sempre, e il più delle volte con onesti intendimenti, dal ricorrere a quelle arti di prestigio con cui si perviene tuttavia ad affatturate le coscienze dei meno avveduti. Il compito di alcuni di questi preti campagnuoli si riduce ad assai poca cosa; giacché si limita a predicare la parola di Dio nel gergo del paese ed a raccomandare al contadino alcune pratiche esterne della religione. Del resto essi non vanno a cercare se il medesimo sia manesco colla moglie e coi figli, intrattabile coi parenti, sprezzante d'ogni civile convenienza, poco delicato nelle sue contrattazioni, sleale coi suoi padroni e simili debolezze che nulla sottraggono, presso il volgo ignorante del vero spirito della legge di Cristo, alla patente di fedel cristiano. Tanto meno adunque andranno a cercare questi sacerdoti se il loro parrocchiano si renda insoffribile alla gente pulita colla trascuratezza, di ogni dettame igienico; e se ti ammorbi la casa colla puzza delle persone e delle vesti; né se in quel suo cervello tengano stanza quei funesti errori che son causa di maltrattamenti ai suoi simili, come le ubbìe sugli incantesimi, sulle iettature; e meno ancora si occuperà di moderargli, con opportuni ammaestramenti, il barbaro linguaggio e i più barbari modi; e se mandi i figli a scuola per metterli sulla via di acquistarsi qualche bricciolo di quella civiltà, di quel sapere per cui gli uomini si rendono superiori alle bestie e particolarmente alle bestie selvaggie.

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Signorilità

199772
Contessa Elena Morozzo Della Rocca nata Muzzati 1 occorrenze
  • 1933
  • Lanciano
  • Giuseppe Carabba Editore
  • paraletteratura-galateo
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, non debbono pretendere di venir trattate come quelle «passatiste» che abborrono, e a cui la cavalleria e la cortesia italiana s'inchina. Gli uomini, non solo fanno benissimo a non ceder loro il posto in tram o nell'autobus, ma anche di guardarle con quell'aria gaia, che è permessa fra egual sesso... non è vero?

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