Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abborracciare

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Galateo ad uso dei giovietti

183959
Matteo Gatta 1 occorrenze
  • 1877
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Abbiamo già toccato altrove della noia che recano i parlatori eterni, quei malcreati che non vorrebbero mai concedere agli altri di avviare un discorso e di continuarlo, e tirano avanti imperterriti come nave col vento in poppa, mentre il più delle volte colla loro fastidiosa loquacità non sanno che abborracciare vecchie e insipide cicalate. Altro gravissimo incomodo di una conversazione è il favellare, o, dirò meglio, il gridare di molti insieme. Si assordano le persone, non s' intende nulla, o si afferrano malamente le idee. Quando non c' è verso di ottenere che i battoloni e gli interruttori lascino agio ai più discreti di aprir bocca, meglio è tacersi fino a che i loro polmoni non abbian più fiato. È bene astenersi anche dall'allegrezza troppo rumorosa: e se ne guardino le donne, più ancora che gli uomini; giacchè se riesce amabile il loro dolce sorriso, lo sghignazzare sguaiato sganghera sconciamente la bocca e deforma anche il volto più bello e più aggraziato. Gli estremi sono sempre viziosi; è sentenza che non fallisce: e quindi spiacciono in società quei sornioni che non dicono mai una parola; perchè, oltre al commettere la mancanza di frodare del loro contributo la conversazione, la quale è come un desinare, una merenda, dove ciascuno paga il suo scotto, danno materia al sospetto ch' essi, con occhi di lince e non certo benevole intenzioni, stieno spiando ogni parola, ogni atto, la più lieve scappatella per farne soggetto d' ingiuste o troppo severe critiche. E le più volte il sospetto è fondato. Infatti un celebre matematico francese che aveva codesta cattiva abitudine di ascoltare e guardare, senza aprire mai bocca, interrogato del perchè rimanesse così muto, rispose: « Sto osservando la vanità degli uomini per ferirla all' occasione. » - Tante grazie! Se non avete altro movente per condurvi in società, potete restare a casa vostra. » Anche l' irritabilità e la ruvidezza sono due brutte magagne che guastano facilmente la festività dei sociali convegni. L' uomo irritabile s' inalbera per un nonnulla; vede un'offesa nella più piccola negligenza, forse in un titolo involontariamente dimenticato; quindi cipiglio, contegno freddo, ira mal celata, e l' allegria della conversazione sparisce. Il ruvido poi non fa buon viso a nessuno, e volontieri dice di no ad ogni cosa; non sa grado nè di onore nè di cortesie che gli si facciano; ricusa ogni proferta; non si piace nè dei motti nè delle piacevolezze.... Quanti difetti! quante pecche! quante occasioni di sdrucciolare in atti d' inciviltà e di mala creanza! Figliuoli e figliuole mie, badate di camminare, come si dice, con piede di piombo: tesoreggiate de' miei suggerimenti, richiamate spesso alla memoria gli esempi coi quali ho creduto bene di avvalorarli, se desiderate essere posti nel novero delle persone costumate e gentili. Ed ora mi piace soggiungere qualche parola sul contegno della padrona di casa; e però questa conclusione è dedicata alla parte femminile del mio buon uditorio. La padrona di casa è l' anima, il brio, la guida della conversazione, la quale, senza una donna di garbo, non mi sembra nemmeno possibile. Se ella ha le doti necessarie per adempiere al proprio ufficio, la vedete piena di affabilità e di grazia rispondere ai saluti, alle domande di tutti e, direi quasi, moltiplicarsi. Non vi sfugge uno sguardo che essa nol vegga; non formate un desiderio che non l' indovini ; non proferite parola che non ascolti; non v'ha persona ch' ella dimentichi. Se scorge rannicchiato in un angolo un giovine che per timidezza sta muto, essa gli volge con sorriso di confidenza una domanda, e così gli fa rompere il ghiaccio e lo incoraggia a prendere parte ai ragionamenti degli altri. Se avvedesi che il discorso di alcuno comincia ad annoiar la brigata, gli scambia destramente il soggetto. Il vostro avversario vi stringe e v' incalza con tali argomenti che siete lì lì per soccombere ? ed ella, per risparmiarvi l' umiliazione della sconfitta, corre in vostro aiuto con una celia che muta faccia alle cose. Vi sfuggì di bocca una parola che alcuno potrebbe pigliare in sinistro senso? ed eccola farsi innanzi a spiegare dirittamente la vostra intenzione. Cadeste per inavvertenza in uno sbaglio che può riuscirvi di danno? la sua presenza di spirito vi cava ben tosto d' imbarazzo. Voi non ardite aprire una lettera urgente che vi è ricapitata in conversazione ? Ella ne chiede per voi agli astanti il permesso. Volete uscire, e non osate ? Ella vi rimprovera la soverchia delicatezza che vorrebbe indurvi a trascurare i vostri affari per riguardo a lei e agli amici. Insomma, senza pretendere di dominare sulla conversazione, sa dirigerla in modo che vi regnano sempre il buon accordo, la cortesia, la gaiezza, l'amenità. Ella si guarda bene dal mostrare predilezioni o preferenze: ma se voi avete fatta una bella azione che la vostra modestia non vi consente di rivelare, la gentile signora, che la conosce con isquisita delicatezza, in piena conversazione rende il meritato omaggio di lode al vostro cuor generoso....! Ed eccovi abbozzato con rapidi tocchi il tipo di una brava ed amabile padrona di casa.

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