Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le buone maniere

202652
Caterina Pigorini-Beri 1 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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La filosofia e l'umanità reclamano contro la cavalleria; ma noi sappiamo quel che diceva il Cardinale Federigo a don Abbondio: c'è dei violenti a cui è diritto il sangue. Ora se v'hanno obblighi riconosciuti per la cavalleria, ve ne possono essere anche per la spiritualità dei nostri sentimenti, per il dolce richiamo alla vita, di cui i padrini e i figliocci non debbono dimenticarsi, non foss'altro che per una poesia gentile ed amorosa. I padrini e le madrine tanto del battesimo come della cresima (cerimonia presso a poco uguale perchè è una conferma), sono tenuti ad interessarsi del fanciullo che hanno presentato alla vita. Per l'anno nuovo, per la prima comunione, pel suo matrimonio, pel suo primo successo o grado accademico, tesi di laurea o spalline militari, gli debbono un regalo in relazione alla loro fortuna. Il figlioccio scrive o fa la sua visita al capo d'anno e per l'onomastico; sarà di buon gusto non ricordare il compleanno, il quale è una data che dà malinconia, specie alle signore. Se l'intimità, la quale può talvolta rallentarsi pei casi della vita, continua, il figlioccio scriverà loro avvertendoli de' suoi successi e delle sue fortune, senza far mai allusione alla sua qualità, per evitare l'impressione che egli creda di avere diritto a credersi spiritualmente affine; e sopratutto se il compare e la comare fossero in posizione elevata, si imporrà il riserbo di mostrare che egli si è dimenticato di essere figlioccio, salvo la gratitudine e il rispetto. La prima comunione importerebbe pure un cerimoniale ormai invalso in tutte le condizioni della società. E perciò, per quel tanto in cui il cerimoniale esteriore della vita mondana può accordarsi colla religione, si deve esigere che i fanciulli non escano di casa durante gli ultimi otto giorni che precedono questa cerimonia, meno per le cure dell'igiene e per le preparazioni ad una festa così solenne. Il grande apparato che attualmente si dà a quest'ultima cerimonia, suggerirebbe un mucchio di riflessioni melanconiche. I libri di costumi, le osservazioni degli psicologi e dei moralisti sono concordi nell'asserire che le mamme e le maestre, le direttrici di educandati e le istitutrici sono in una falsa via, quando fanno celebrare la prima comunione alle fanciulle vestite con abiti troppo sfarzosi, alla presenza di un popolo che accorre numeroso più per curiosità che per devozione. Anche questo sarà oggetto di speciale attenzione, perchè la fede, che è una virtù, sia esercitata con umiltà e discrezione, e che l'accessorio non diventi il principale. La delicatezza dell'argomento non concede un più lungo esame della quistione: essa però non vieta di notare che le troppo forti commozioni morali a cui vengono esposte le anime delle fanciulle, nel giorno in cui la pace dovrebbe scendere consolatrice nei loro vergini cuori, sono ben lungi dal determinare in esse quei sentimenti pii a cui la cerimonia pubblica della prima comunione parrebbe dovesse mirare.

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