Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Come si fa e come non si fa. Manuale moderno di galateo

200582
Simonetta Malaspina 2 occorrenze
  • 1970
  • Milano
  • Giovanni de Vecchio Editore
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Bisogna calcolare cibi e bevande con una certa abbondanza, per evitare che il buffet resti sguarnito troppo presto. È sempre consigliabile avere in cucina dei piatti e delle bottiglie di riserva. Anche la tavola, che di solito e rettangolare e avvicinata alla parete, può essere preparata il giorno prima, almeno in parte. Sarà apparecchiata con una tovaglia bianca e abbastanza grande da poter toccare terra. Coprire le gambe del tavolo serve anche a fornire un nascondiglio per bottiglie vuote e altri oggetti ingombranti, senza costringere chi serve a continui spostamenti. Sulla tavola, fin dal giorno prima, si possono già preparare le posate, i bicchieri, i piatti (i cibi saranno portati dal fornitore poche ore prima dell'arrivo degli ospiti). Alla decorazione floreale si penserà il giorno del ricevimento, evitando composizioni troppo alte che darebbero fastidio a chi serve. Gli invitati di solito si servono da soli. I camerieri (o l'unica cameriera, o la sola padrona di casa) si preoccuperanno soltanto di servire le bevande. Se la padrona di casa, però, vede che qualche ospite troppo timido non prende niente, interverrà con garbo per aiutarlo a servirsi. Se gli invitati sono numerosi, per evitare assembramenti davanti al buffet, si possono far circolare i vassoi. Quando il buffet consiste in una vera e propria cena in piedi, non preparate cibi che esigano l'uso del coltello; consigliabili, invece, quelli che si possono agevolmente mangiare con la sola forchetta. Per questa ragione, anche quando si serve un piatto caldo, sarà opportuno ricorrere al tradizionale ma sempre graditissimo risotto. Minestre in brodo e pasta asciutta sono da scartare categoricamente. Gli ospiti devono fare onore al buffet e servirsi senza sciocche e inopportune timidezze, ma non devono neppure dare il penoso spettacolo di chi piomba su un buffet come una cavalletta affamata. La padrona di casa farà sempre buon viso a cattivo gioco e non si scandalizzerà visibilmente: ma è autorizzata, al prossimo invito, a scegliere diversamente i suoi ospiti. Un'ultima raccomandazione per le padrone di casa: non adoperate piatti e posate di carta se non siete in rapporti di stretta amicizia con gli invitati.

Quanto alla luce elettrica ce ne sia in abbondanza in tutte le stanze, ma sempre in modo che sia possibile, volendo, creare nello stesso ambiente zone di ombra e di penombra. Il lampadario centrale insomma non è sempre una soluzione eccellente, e oggi si tende a eliminarlo. In certi locali (studio, biblioteca) è meglio fare uso di lampade a stelo o da tavola, o di "appliques" a muro, che pur dando lurninosità a tutta la stanza non impediscono di regolarla a piacere. Importanti sono anche i quadri e i soprammobili. Qualche anno fa i quadri andavano appesi alti sulle pareti, oggi la moda consiglia di spostarli verso il basso in modo che possano essere visti meglio. Una parete inoltre dev'essere "ornata" dai quadri e non malamente riempita di dipinti alla rinfusa, senza ordine e criterio. Vale a dire che nel disporre i quadri bisogna tener conto di come appariranno nel complesso, tutti insieme. È bene preoccuparsi anche che ci sia un'armonia tra il genere di quadro e il tipo di cornice. Non mettete fotografie insieme con quadri a olio. Niente cattive stampe, riproduzioni scadenti, quadri famosi riprodotti per uso domestico. Prima di appendere un quadro, riflettete in quale stanza potrà meglio figurare. In linea di massima le stampe vanno nell'ingresso e nel corridoio, i quadri a olio in salotto, gli acquarelli in sala da pranzo e nelle camere da letto. Sulla distribuzione influisce anche lo stile dei mobili, l'epoca del quadro, il soggetto, e tante altre cose ancora che una persona di buon gusto saprà sicuramente riconoscere e valutare nel modo giusto. Anche nella stanza da bagno potrete, volendo, mettere una serie di stampe; ma l'ararredamento dovrà, allora, avere un certo tono. Per i soprammobili occorre avere molto senso critico. Eliminiamo la vecchia bomboniera mandataci da una lontana cugina, piuttosto che allinearla su un ripiano o promuoverla al rango di portacenere per il quale non è stata fatta; come pure statue e vasi di mediocre fattura. Un soprammobile, per ornare ed essere ammirato, dev'essere davvero bello: non è indispensabile che sia costoso, perché il gusto non virtù valutabile in moneta. Un soprammobile di gran valore risalterà meglio se esposto da solo in un angolo bene scelto. Non si mettano sullo stesso ripiano troppi soprammobili: per queste "sfilate" bisogna essere certi della propria competenza. Solo se siete collezionisti (per esempio di fermacarte) sarà graziosa una vetrinetta con tutti i vostri tesori.

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