Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbondanza

Numero di risultati: 8 in 1 pagine

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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

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Garelli, Felice 3 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • Paraletteratura - Ragazzi
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Sulle colline apriche e soleggiate vedi la vite, e gli alberi da frutta, che vogliono abbondanza di calore, e di luce. Sui fianchi e sulle vette dei monti trovi quercie, faggi, pini, larici, betulle; piante di tempra robusta che sfidano i rigori delle stagioni. Da ciò comprendi che ogni pianta ha un clima suo proprio, nel quale essa dà i migliori prodotti: e che parimenti ogni clima ha le piante sue proprie. 3. Se tu volessi adattare qualunque pianta a qualsivoglia clima, o coltivare una pianta in un clima contrario ai suoi bisogni, saresti matto, come colui che volesse comandare al sole e alle stagioni. Dunque per conoscere quali piante ti possano dare un prodotto più utile, devi prima studiare il clima del luogo, ossia far attenzione al calore, alle pioggie, alle nevi, alle rugiade, alle brine, alle nebbie, ai venti, alla grandine. DOMANDE: 1. Se cambi paese trovi ancora le stesse colture? 2. Ogni pianta vien bene da per tutto? - Quali piante trovi in riva al mare? - Nelle pianure? - Nelle colline? - Sui monti? - Perchè questa distinzione di luogo nelle piante? 3. Faresti bene a coltivare una pianta in clima non conveniente ad essa? - Quale studio devi prima fare per conoscere quali piante ti convenga coltivare?

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- Perchè l'acqua si trova in abbondanza da per tutto?

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Il fianco che guarda al mezzodì, perchè riceve abbondanza di luce, e di calore, è sano, caldo, asciutto; e tu vedi prosperarvi la vite, e gli alberi a frutto. Il fianco opposto, che guarda alla mezzanotte, più freddo, e meno asciutto, in luogo di vigneti, presenta pascoli, e boschi. 5. Esamina ora il sottosuolo, ossia il fondo che serve come di letto allo strato arativo, in cui si spandono le radici delle piante. Il sottosuolo è argilloso, compatto, umidiccio? Giova alle terre sabbiose, perchè le conserva un po' fresche; fa danno alle terre forti, perchè le rende ancora più umide, e fredde. Torna qui acconcio il proverbio: «Duro con duro non fa buon muro». Il sottosuolo è sabbioso, ciottoloso? migliora le terre forti, perchè facilita la filtrazione dell'acqua; peggiora le terre sabbiose, o calcari, accrescendone l'aridità, e la secchezza. Da questi esempi tu vedi come la giacitura del terreno, e il sottosuolo possono guastare una terra, per se stessa buona, o migliorarne una cattiva. DOMANDE: 1. Per giudicare della bontà di un terreno, basta esaminarlo alla superficie? 2. Come lo spessore di un terreno influisce sulla vegetazione delle piante? 3. A quali terre giova, e a quali fa danno la giacitura in piano? - In pendìo? 4. L'esposizione del terreno influisce sulla coltivazione di esso? 5. Quali terre migliora, e quali peggiora un sottosuolo compatto? - Un sottosuolo ciottoloso?

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La giovinetta campagnuola

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Garelli, Felice 3 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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Pagina 32

La sua casetta guarda al bel mezzodì; da varie finestre riceve abbondanza di luce; ha dinanzi l'aia col pozzo; l'orto di fianco, e il letamaio di dietro, a mezzanotte. La stalla è a vôlta; alta, ampia, in modo che le bestie vi stanno comode; i muri intonacati, e imbiancati; le finestre munite di imposte e invetriate. Negli angoli della vôlta vi sono sfiatatoi che, nell'inverno, si aprono per rinnovare l'aria, senza dover aprire porte, o finestre. Il pavimento è fatto con mattoni di costa, e un po' inclinato, per dare scolo alle urine, le quali, raccolte da un canaletto, inclinato anch'esso, vanno a versarsi in un pozzetto, fuori della stalla. Uguali attenzioni usò Carlambrogio perchè il porcile, e l'ovile fossero sani, ariosi, e bene esposti. Queste spese gli tornarono a benefizio grandissimo. Tutta la famiglia di Carlambrogio ha fior di salute, e gli animali, che dalla sua stalla si presentano al mercato, vi fanno la prima figura, e ne ottengono i prezzi più alti.

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Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene

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Garelli, Felice 2 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
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Pagina 37

La sua casetta guarda al bel mezzodì; da varie finestre riceve abbondanza di luce; ha dinanzi l'aia col pozzo; l'orto di fianco, e il letamaio di dietro, a mezzanotte. La stalla è a vôlta; alta, ampia, in modo che le bestie vi stanno comode; i muri intonacati e imbiancati; le finestre munite di imposte e invetriate. Negli angoli della vôlta vi sono sfiatatoi che, nell'inverno, si aprono per rinnovare l'aria, senza dover aprire porte, o finestre. Il pavimento è fatto con mattoni di costa, e un po' inclinato, per dare scolo alle urine, le quali, raccolte da un canaletto, inclinato anch'esso, vanno a versarsi in un pozzetto, fuori della stalla. Uguali attenzioni usò Carlambrogio perchè il porcile e l'ovile fossero sani, ariosi, e bene esposti. Queste spese gli tornarono a benefizio grandissimo. Tutta la famiglia di Carlambrogio ha fior di salute; e gli animali, che dalla sua stalla si presentano al mercato, vi fanno la prima figura, e ne ottengono i prezzi più alti.

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