Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbondanza

Numero di risultati: 12 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

433311
Angelo Mosso 5 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Per le guide è una festa trovare i liquori ed il vino in abbondanza. Zsigmondy che fu un grande conoscitore delle guide lasciò questo avvertimento nei suoi scritti:

Pagina 149

Alessandro Sella che non prendeva mai zucchero, nemmeno nel caffè, lo vidi sulle alpi mangiare zucchero in abbondanza e mi disse che faceva lo stesso suo padre, che anche lui si metteva dei pezzi di zucchero in tasca. Questo è un indizio col quale la natura ci fa sentire la sua voce indicandoci quale debba essere il regime nostro nella fatica, perchè non ho visto che succeda lo stesso per la carne ed i cibi a base di albumina.

Pagina 151

Al mattino appena alzati prendevamo caffè, latte, thè o cioccolata in abbondanza. Fino alla Capanna Gnifetti avemmo sempre del latte fresco di vacca che ci veniva portato dai pascoli sottostanti; dopo ci servimmo del latte condensato. A mezzogiorno e alla sera mangiavamo pure sempre dei cibi caldi. Ritengo indispensabile sulle Alpi di non sottrarre troppo calore all'organismo colle bevande e coi cibi freddi.

Pagina 151

Pagina 218

Fu l'effetto del pranzo lauto, del vino bevuto in abbondanza e del riposo insufficiente, che fece comparire ed aggravò i sintomi del male di montagna.

Pagina 267

L'uomo delinquente

466921
Cesare Lombroso 7 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Pagina 2

Pagina 227

Pagina 266

Altra insurrezione. 1200 barcaiuoli della Loira si portano a Nantes dove si provvedono in abbondanza di sale, che poi vendono nei villaggi, alle porte delle chiese, sulle piazze e sui mercati, come una merce usuale esente da tasse. L'odio contro il fisco si spinge a tanto, che al solo grido di «abbasso la maltolta» emesso da un inseguito qualunque dagli agenti del Governo, bastava per assicurarlo del concorso del popolo in suo favore, e toglierlo dalle mani della forza.

Pagina 302

Pagina 462

Pagina 92

., la stagione calda, ed i crudeli trattamenti degli Spagnuoli, poichè se nel 1646 vi fu carestia, nel 1647, se non di grano, eravi però abbondanza di frutti, carne, lardo e cacio (Op. cit., pag. 155). E non vi fu rivolta, del resto, nella carestia terribile del 1182, che durò 5 anni e nella quale gli uomini a stento si cibavano d'erbe agresti e non vi fu nella carestia del 1496-97 che giunse a provocare una crudele moria, e i cittadini dovettero fuggire alla campagna; nè in quella del 1565 in cui tanta era la miseria che le foglie fracide di cavolo si vendevano come fossero sane e fresche (op. cit., pag. 136) e neppure in quella del 1570 nella quale «partivansi i poveri dalle provincie e movevano alla volta di Napoli a torme, affamati, laceri, infermi sperando di campare la vita, e le vie ne furono miserevolmente piene» , nè infine in quella del 1586. E qui è opportuno ripetere per la Francia, che se nel 1827, 1832 e 1847 vi furono rivolte parallele a crisi economiche ed a carestie, non vi mancò la temperatura estiva elevatissima; e che in quelle del 1834, 64 e 65 non vi troviamo più chiara l'influenza economica nè la meteorica.

Pagina 94

Cerca

Modifica ricerca