Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbondantissimi

Numero di risultati: 5 in 1 pagine

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Elementi di genetica

413186
Giuseppe Montalenti 1 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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I batterî, che vivono abbondantissimi un po’ dappertutto, nelle acque, nel suolo, nelle sostanze in decomposizione, nel corpo degli animali e delle piante, sani o ammalati (spesso di malattie prodotte dai batterî medesimi) si nutrono assorbendo dall’ambiente in cui vivono quelle sostanze che a ciascuna specie di batterî convengono. E se trovano abbondante nutrimento, vivono rigogliosamente e rapidamente, si moltiplicano in numero sterminato. È ben noto che basta innestarne pochissimi in un adatto terreno di coltura, tenendolo alla più favorevole temperatura, per ottenere in poche ore abbondantissime colture. La moltiplicazione avviene per scissione: ogni batterio, raggiunta rapidamente una certa dimensione, si spezza in due, e, come il primo, questi due in breve si spezzeranno ciascuno in due, e così di seguito, se perdurano le condizioni favorevoli alla loro vita. Nessuna meraviglia se tutti questi discendenti, originatisi per successive scissioni da un primo progenitore, si somigliano fra di loro e somigliano come due gocce d’acqua al comune antenato. È la medesima sostanza con

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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

450455
Carlo Darwin 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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In tutte le parti d’Europa fino alla Grecia, nella Palestina, nell’India, nel Giappone, nella Nuova Zelanda e nell’Africa, compreso l’Egitto, si sono trovati abbondantissimi gli strumenti di selci; e gli abitanti che esistono oggi non hanno nessuna tradizione intorno al loro uso. Vi è pure una indiretta evidenza del loro uso primiero dai Cinesi e dagli antichi Ebrei. Quindi non vi può essere guari dubbio che gli abitanti di tutti quei paesi, che comprendono quasi tutto il mondo civile, non siansi trovati un tempo in uno stato di barbarie. Credere che l’uomo fosse aboriginariamente incivilito e che in tante parti sia stato soggetto ad un così pieno degradamento, è avere una opinione ben meschina dell’umana natura. Sembra che sia un’idea molto più vera e più confortante quella di credere che il progresso sia stato molto più generale che non il regresso; che l’uomo da una bassa condizione siasi elevato, invero con passi lenti ed interrotti, al più alto livello finora da esso raggiunto, in sapere, cognizioni, morale e religione.

Pagina 135

L'uomo delinquente

465865
Cesare Lombroso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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I furti qualificati poi abbondantissimi in Sardegna, Calabria, Roma, presentano un altro massimo in Venezia, Ferrara, Rovigo, Padova, Bologna, Roma, indipendentemente dunque quasi affatto dal clima (Ferri, Omicidio, 1895).

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Manuale di Microscopia Clinica

513896
Giulio Bizzozero 1 occorrenze

Abbondantissimi nella nefrite diffusa acuta, meno numerosi d’assai nelle nefriti croniche diffuse od interstiziali. Per giovarsi di questo criterio differenziale, assai importante nella pratica, è necessario, però, di accertare la quantità di leucociti che effettivamente deriva dai reni. Nel decorso di una infiammazione renale anche cronica, ad es., può stabilirsi un catarro delle vie orinarie, e, quindi, crescere rapidamente la quantità dei leucociti dell’orina; l’accurato osservatore, però, non attribuirà la copia di questi all’acutezza della nefrite, ma, scorgendo tra essi numerosi epitelî delle vie orinarie, riconoscerà l’esistenza del catarro di queste vie, e, quindi, ne terrà conto nel giudicare dello stato dei reni.

Pagina 202

Sulla origine della specie per elezione naturale

537104
Carlo Darwin 1 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Così nella Lobelia fulgens, per un adattamento meraviglioso ed accurato, le antere connate di ciascun fiore lasciano cadere i granuli abbondantissimi del polline, prima che lo stimma di ogni singolo fiore sia disposto a riceverli; e non essendo mai questi fiori visitati dagli insetti, almeno nel mio giardino, nondimeno io ne ottenni una grande quantità ponendo il polline di un fiore sullo stimma di un altro. Mentre un'altra specie di lobelia che vegetava presso la prima, per la visita delle api, produceva semi liberamente. In moltissimi altri casi, anche se niun impedimento meccanico tolga allo stimma di un fiore il polline di esso, pure, dietro le osservazioni di Sprengel da me confermate, o le antere si aprono prima che lo stimma sia pronto alla fecondazione, ovvero lo stimma giunge a maturità prima che il polline del fiore sia sparso; per guisa che queste piante hanno di fatto sessi separati e debbono abitualmente essere incrociate. Quanto sono strani questi fatti! Quale singolarità nel trovarsi il polline e lo stimma di un stesso fiore tanto vicini fra loro, quasi direbbesi ad assicurare la fecondazione, quando all'opposto riescono in molti casi scambievolmente inutili! Con quanta semplicità questi fatti vengono chiariti dalla considerazione che un accidentale incrociamento fra individui distinti è vantaggioso o indispensabile!

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