E l'onorevole Ellena alla sua volta, dopo aver constatato che se la convenzione del 1887 migliorava gli scambi per l'Italia, rimaneva tuttavia sempre sensibile lo sbilancio a favore dell'Austria, non essendo riusciti, com'era sperabile, ad ottenere nuovi miglioramenti, plaude al Governo per avere almeno resistito alle vive insistenze dell'altra parte, onde oltre alle concessioni industriali si facessero da noi abbondanti favori ai principali prodotti austro-ungheresi, come fece la Germania con la riduzione del dazio sul grano.
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