Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbondanti

Numero di risultati: 47 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

I bollettini della guerra 1915-1918

404899
AA. VV. 1 occorrenze

Nella parte montana del teatro delle operazioni e specialmente nella zona del Tonale, nell’alto Cordevole e in Valle Cengia Ansiei l’azione delle nostre truppe ed il fuoco delle artiglierie continuano regolarmente, nonostante precoci ed abbondanti nevicate.

Pagina 71

I bollettini della guerra 1915-1918

405224
AA. VV. 1 occorrenze

Nell’aspra zona montuosa fra Vanoi–Cismon ed Avisio continuano con tenacia le nostre operazioni offensive, pur contrastate da abbondanti nevicate. Nel pomeriggio del giorno 19 respingemmo un tentativo di attacco nemico sulle pendici settentrionali del Colbricon.

Pagina 260

Carlo Darwin

411579
Michele Lessona 1 occorrenze

Il signor Alfredo Russel Wallace, sommo naturalista e viaggiatore, per molti anni esplorò le isole dell’arcipelago della Sonda, si addentrò fra le foreste vergini dell’ arcipelago indiano, studiò dal vero vivi e in azione i prodotti della natura in quelle rigogliose contrade tanto abbondanti di vita. Viaggiando, osservando, meditando, Alfredo Russel Wallace venne alle stesse conclusioni intorno alla variabilità delle specie cui era venuto Carlo Darwin. E a Carlo Darwin egli mandò, l'anno 1858, uno scritto intorno a questo argomento, pregandolo di darlo a Carlo Lyell, il quale lo presentò alla Società Linneana.

Pagina 198

Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

430886
Camillo Golgi 3 occorrenze

La zona di tessuto, della larghezza di circa 0,3 millimetri che, a forma di semiluna, riveste la superficie postero-laterale dei corni posteriori di sostanza grigia, zona che macroscopicamente si differenzia dalla restante parte della sostanza midollare per un colore più rossiccio ed un aspetto gelatinoso, per tale suo aspetto detta appunto sostanza gelatinosa (di Rolando), microscopicamente non differisce dal resto della sostanza grigia, se non perché le cellule della nevroglia vi si trovano più abbondanti, e perché vi prevale, il tipo di cellule nervose piccole ed è attraversata dai fasci delle fine fibre spettanti alle radici posteriori.

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. — Nello strato midollare di ciascuna circonvoluzione (raggi midollari) e negli strati centrali di sostanza bianca da cui i raggi midollari emanano, gli elementi connettivi sono assai abbondanti e colle reazioni del bicromato e nitrato d'argento, ne riesce facile la dimostrazione. Come nella sostanza bianca del midollo spinale e cervello, prevalgono le forme cellulari piatte, applicate ai fascetti di fibre nervose; dei prolungamenti emananti da tutto il contorno di queste lamelle cellulari, alcuni s'inseriscono alle pareti vasali, altri si perdono in modo indeterminato lungo l'andamento delle fibre nervose. L'inserzione alle pareti vasali si effettua mediante propagini cellulari, che talvolta eguagliano in larghezza il diametro dei capillari. Infine, nella disposizione delle cellule generalmente si osserva una certa regolarità, cioè i corpi cellulari sono disposti in serie lineari, corrispondenti all'andamento dei fasci di fibre nervose. S'intende che questa regolarità di disposizione non esiste nelle località dove avvengono cambiamenti di direzione delle fibre nervose.

Pagina 175

Devono essere abbondanti ed insistenti, in guisa che tutto il parenchima della parte che si vuole studiare sia diffusamente ed uniformemente infiltrato dal liquido indurante. — Trattandosi di animale, l'injezione deve essere fatta immediatamente dopo l'uccisione, nell'uomo s'intende il più presto possibile dopo la morte. — Il poter fissare col reattivo gli elementi, possibilmente quando non abbiano subita alcuna alterazione cadaverica, è veramente condizione di essenziale importanza per ottenere reazioni delicatissime. L'effetto della injezione è, innanzi tutto, di dare uniformità all'indurimento, poi di impedire che nelle loro parti interne i pezzi, per avventura, subiscano un po'di alterazione cadaverica ed infine quello di abbreviare il periodo di immersione nel bicromato.

Pagina 197

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

435156
Angelo Mosso 4 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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L'avevo di peso alla cintura, poichè mi occorrevano le due mani per trattenere me e lui servendomi degli appigli rocciosi, fortunatamente solidi e abbondanti delle pareti laterali del camino. Scendemmo così con precauzione un 50 metri; a un tratto io, che in quel momento scendevo di fianco, sentii mancare la tensione della corda e volgendomi vidi Alfonso carponi, quasi coricato, che annaspava colle mani nella neve. Lo chiamai senza risultato, mi slegai fissando il capo della corda a uno spuntone di roccia, e scesi rapidamente fino a lui. Era inconscio, con respiro lento, polso piccolo e rapido. Dovevano essere le 10 antimeridiane. Gli feci il massaggio con neve, mezzo istupidito dalla fatalità che s'era legata a noi. Dopo circa un'ora morì tranquillamente, senza scosse, con un rallentarsi progressivo del respiro, mentre il polso si faceva più piccolo e rapido. Mi sentivo esausto, e risalii quasi subito fino alla cresta donde in mezz'ora raggiunsi il sentiero."

Pagina 115

Intorno all'occhio dove la pelle è sottile e le vene sono più abbondanti, compare un cerchio azzurro. Qualunque eccesso esaurisca il sistema nervoso, produce il medesimo effetto. Anche le ascensioni danno un livido intorno all'occhio in molti alpinisti. Una dilatazione delle vene caratteristica, è quella che dà il color azzurro della pelle nei geloni. Nelle forme gravi di congelazione, il colore turchiniccio della pelle è dovuto ad un'alterazione dei vasi. Anche un pizzicotto lascia un color di piombo sulla pelle, se la pressione meccanica sui vasi sanguigni fu troppo forte. Quando mettiamo semplicemente le mani nell'acqua calda e, dopo che sono arrossate, le tuffiamo nell'acqua ghiacciata, compare nelle dita un color violetto simile a quello che ciascuno ha provato d'inverno e sulle Alpi per azione del freddo. Le piccole arterie si contraggono e nei capillari e nelle piccole vene, dove mancano le fibre muscolari per contrarsi, il sangue rimane stagnante, od almeno ingorgato, perde poco per volta il suo ossigeno e la pelle diventa violetta. Tale è l'origine della cianosi cagionata dal freddo. Così succede pure nella febbre quando vediamo che le mani e la faccia sono azzurrognole nel brivido.

Pagina 222

., ha mostrato che i raggi violetti, nella luce del sole, sono più abbondanti, e su questo argomento si fecero degli studi anche sulle montagne dell'America. Le fotografie dello spettro, o per servirmi di una parola più bella, le fotografie dell'arcobaleno, sono visibilmente diverse quelle che vengono fatte sulle Alpi da quelle che si fanno nella pianura.

Pagina 318

Le emorragie ricordate spesso dai viaggiatori non sono mai tanto abbondanti, quanto dovrebbero essere se fossero prodotte da una causa fisica. Esse dipendono, come disse PayotA. Payot, Du mal des montagnes. Thèse. Faculté de médecine de Paris, 1881, pag. 63., da una congestione passiva. Il color venoso della pelle dimostra che il sangue circola male, i vasi si sfiancano e possono rompersi più facilmente: ma questo è un fenomeno abbastanza raro che non dipende dalla pressione diminuita, la quale agisca localmente aspirando il sangue, e tanto meno dalla palpitazione del cuore che alcuni credono possa rompere i vasi sanguigni per mezzo di un polso troppo forte.

Pagina 74

Fondamenti della meccanica atomica

444853
Enrico Persico 1 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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., che se si lanciano i raggi del torio C" (il cui fotone ha un'energia di volt) contro uno schermo di piombo in una camera di Wilson, dal piombo escono elettroni positivi e negativi (questi ultimi assai più abbondanti), di cui si può determinare il segno e la velocità facendone deflettere le traiettorie da un campo magnetico: si trova che, mentre la forza viva degli elettroni negativi può raggiungere anche l'intera energia del fotone, quella dei positivi è abbastanza nettamente limitata a non più di volt. Ciò si interpreta così: gli elettroni negativi sono dovuti, oltrechè alla materializzazione dei fotoni, anche all'ordinario effetto fotoelettrico (nel quale, come è noto, quasi tutta l'energia del fotone può trasformarsi in forza viva), mentre i positivi sono dovuti esclusivamente alla materializzazione: poichè questo fenomeno assorbe un'energia di circa un milione di volt, la coppia formata ha complessivamente una forza viva di milioni di volt (di cui poi una parte viene perduta nell'attraversare il piombo): perciò ciascuna delle due particelle non può avere forza viva superiore a questo limite. In qualche raro caso, poi, si è potuta osservare la formazione di una coppia di elettroni (+ e —) in seno al gas della camera di Wilson anzichè nel piombo: in tal caso le due particelle non vengono sensibilmente rallentate, e quindi la somma delle loro forze vive misurate deve risultare uguale ad , ciò che in generale si verifica abbastanza bene.

Pagina 463

L'evoluzione

446574
Montalenti, Giuseppe 5 occorrenze

Nel Cambrico invece compaiono numerose forme provviste di gusci, di scheletri esterni o interni, che hanno consentito la vita sulla superficie del fondo marino e al di sopra, e hanno dato luogo alla formazione di abbondanti resti fossili.

Pagina 127

Nell’Eocene questi animali furono anche più abbondanti degli Artiodattili; ma poi si ridussero gradualmente e vennero sostituiti da questi ultimi. Oggi sono ridotti a poche specie.

Pagina 142

Nell’insieme, i documenti fossili relativi all’evoluzione degli Ominidi non sono molto abbondanti. Per taluni gruppi di Mammiferi, come per esempio gli Equidi e alcuni carnivori, possediamo documentazione più ampia. Tuttavia le importanti scoperte che sono state fatte in questi ultimi anni hanno recato alcuni lumi, e fanno sperare che le indagini future possano completare la documentazione e consentano di tracciare una più completa serie genealogica. Con l’aiuto dei metodi di cui oggi disponiamo per la datazione cronologica delle vestigia del passato, v’è ragione di sperare che nel prossimo futuro si possa completare l’archivio storico dell’umanità, in modo da renderlo meno lacunoso.

Pagina 251

Ai piedi della Basilica del Sacré-Coeur, nel sottostante giardino, esiste un’iscrizione che ricorda il luogo dove si apriva la cava in cui egli raccolse abbondanti materiali. Ottenne così una grande quantità di ossa, sulle quali cominciò un arduo lavoro. Scarse erano allora le conoscenze paleontologiche. Gli antichi avevano conosciuto alcuni fossili, che spiegavano come scherzi di natura. Qualche mente illuminata, come quella di Leonardo, ne aveva intuito la vera natura di resti di animali vissuti in tempi antichissimi, ma al tempo del Cuvier non si era ancora raggiunto l’accordo su questa interpretazione. Non molti anni prima il Voltaire, che curiosava in tutti i campi dello scibile, aveva emesso, tra il serio e il faceto, l’ipotesi che le conchiglie fossili che si trovano in certi terreni presso le Alpi fossero quelle che i romei in pellegrinaggio verso Roma solevano cucire sul saio, che s’erano staccate ed erano rimaste interrate. Insomma la paleontologia doveva ancora nascere, e fu il Cuvier a fondarla. Il lavoro si presentava

Pagina 44

Raccogliere fossili divenne di moda, come una cinquantina di anni prima era di moda erborizzare, e, perciò, i materiali affluirono sempre più abbondanti nel laboratorio del Cuvier.

Pagina 45

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

451861
Carlo Darwin 2 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Tuttavia lo stesso naturalista mi ha informato che nell’allevamento di due anni del filugello dell’Ailanto (Bombyx cynthia), i maschi erano molto più abbondanti delle femmine nel primo anno, mentre nel secondo i due sessi erano quasi uguali, o forse abbondavano le femmine.

Pagina 223

Essi ammirano i capelli lunghi, ed adoperano mezzi artificiali per farli comparire abbondanti; ammirano anche la barba, sebbene essi ne siano scarsamente forniti. Il signor Reade non è ben certo qual sorta di naso essi apprezzino: egli ha udito una fanciulla dire: «Non voglio sposarlo perchè non ha naso»; e questo dimostra che un naso molto piatto non è oggetto di ammirazione. Tuttavia, dobbiamo tenere a mente che il naso molto depresso e le mascelle molto sporgenti dei neri della costa occidentale sono tipi eccezionali negli abitanti dell’Africa. Malgrado i sovra citati fatti, il signor Reade non crede probabile che i neri preferirebbero mai le donne più belle di Europa, per ciò che riguarda semplicemente l’ammirazione fisica, ad una avvenente neraGli abitanti della Terra del Fuoco, come fui informato da un missionario che risiedette lungamente fra loro, considerano le donne europee come sommamente belle; ma da ciò che abbiamo veduto del giudizio degli altri aborigini di America, non posso a meno di credere che questo deve essere un errore, a meno che quel ragguaglio si riferisca solo ai pochi indigeni della Terra del Fuoco che hanno vissuto per qualche tempo cogli Europei, e che debbono considerarsi come esseri superiori. Aggiungerò che un espertissimo osservatore, il capitano Burton, crede che una donna, la quale noi consideriamo bella, è ammirata in tutto il mondo. Anthropological Review, marzo 1864, p. 245..

Pagina 542

L'uomo delinquente

473840
Cesare Lombroso 5 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Sarebbe evidente una frequenza maggiore nelle ferite e percosse e nelle offese al pudore e ribellione; venendo poi in seconda linea gli assassini e gli omicidi; in ultimo gli incendiari ed i ladri (i rei dunque, contro la proprietà), che però sono più abbondanti dei primi fra i beoni abituali. Un minimum degli uni e degli altri si ha nei falsi e nelle truffe e pour cause; perchè, com'essi mi dicevano; «Ci vuol la testa a posto per commettere le truffe».

Pagina 109

Già la storia ci mostrò che le città più colte (Atene, Ginevra, Firenze) diedero il massimo delle rivoluzioni; e non è certo negli analfabeti, ma in quelli a coltura superiore che si trovano i nihilisti e gli anarchici, del che addussi abbondanti prove nel mio Crime Politique.

Pagina 130

Una foresta, invece, troppo spessa, inaccessibile, delle abbondanti bestie feroci, possono inceppare una evoluzione. Così la laguna isolando Venezia, ed i suoi canali rendendone difficile la insurrezione in massa, fu una causa della sua stabilità politica.

Pagina 308

Tra le anomalie patologiche trovò la plagiocefalia grave e wormiani abbondanti in 22 (50%); asimmetria omonima della faccia in 12 (27%); Wormiani epipterici in 14(31%); saldatura precoce delle suture in 2 (4,5%); in uno scafocefalia e in uno trigonocefalia.

Pagina 632

Per granali non si deve intendere elementi speciali diversi dalle cellule nervose, ma soltanto cellule nervose molto piccole e molto abbondanti e stipate.

Pagina 638

Natura ed arte

475219
Giovanni Virginio Schiaparelli 1 occorrenze

Nell'apparizione dell'autunno passato (per quanto risulta dalle notizie fino ad oggi pubblicate) esse non sono mancate, ma non sembra fossero molto abbondanti. Un certo numero se ne trova pure nelle splendide fotografie di Marte, che il professor Lowell ottenne durante l'apparizione del 1907.

Pagina 44

Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

508908
Piero Bianucci 1 occorrenze

Ma anche l'Italia centrale può contare su risorse idriche abbondanti. Più difficile è la situazione in alcune regioni del Sud (Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria) e nelle isole. Qui però esistono situazioni molto diverse. Certe parti della Sicilia e della Sardegna rischiano addirittura la desertificazione. In generale però l'acqua sarebbe più che sufficiente. A Capo d'Orlando, cittadina sulla costa siciliana tra Messina e Palermo, grazie a una gestione idrica efficiente, l'acqua è sovrabbondante e il sindaco è disposto a fornirla ai comuni che gliela chiedano. Dove l'acqua manca, è colpa di acquedotti che perdono come dei colabrodo, di speculatori che rubano l'acqua lungo il percorso di distribuzione, della mafia che specula sulla sete della popolazione. In Sicilia gli acquedotti perdono fino al 55 per cento dell'acqua: partono 100 litri e ne arrivano 45. Qualche anno fa si sono scoperti laghi artificiali di acqua rubata e intere reti idriche abusive, mentre nei paesi vicini i rubinetti restavano a secco venti ore al giorno. Per vera siccità soffrono invece molte isole minori, dove i rifornimenti idrici devono arrivare con navi-cisterna.

Pagina 114

Manuale di Microscopia Clinica

513893
Giulio Bizzozero 7 occorrenze

I cristalli precipitano abbondanti nella sostanza stessa della macchia, ove si vedranno meglio aggiungendo una goccia di glicerina. - Se, invece, l’ematina si vuole dimostrarla collo spettroscopio, basterà mescolare a parti eguali il liquido bruno e una soluzione 10-20 % di potassa caustica, filtrare, versare il filtrato nel tubicino d’assaggio dello spettroscopio ed aggiungere qualche goccia di solfuro d’ammonio; all’esame si scorgeranno le due strie, o almeno la stria più oscura caratteristica dell’ematina ridotta.

Pagina 110

I leucociti del vomito possono aver fatto parte di una raccolta purulenta: però, anche qui, come altrove, non si può diagnosticare la presenza di pus se non quando i leucociti siano così abbondanti, che già ad occhio nudo il liquido abbia aspetto purulento: il che accade, ad es., quando un ascesso si svuota ad un tratto (p. es., nella gastrite flemmonosa).

Pagina 111

In essi i leucociti sono fittamente addensati, granulosi, in via di disfacimento e circondati da abbondanti ammassi di granuli grassi e albuminosi, derivanti da leucociti già disfatti. La parte sieromucosa contiene pochi leucociti, qualche globulo rosso e qualche epitelio. Superfluo raggiungere, che non mancano gli ammassi di micrococchi, massime se lo sputo soggiornò a lungo nei bronchi.

Pagina 154

Se gli urati sono abbondanti, possono precipitare essi pure; ma la zona ch’essi formano è posta più in alto nello strato d’orina, e non ha il margine superiore così nettamente limitato come la zona dell’albumina. Se nell’orina si contengono contemporaneamente albumina e molti urati, si formano due strati, di cui l’inferiore è l’albuminoso.

Pagina 188

I leucociti possono esistere nell’orina in quantità svariatissima: ora così scarsa che per riconoscerli è necessario ricorrere al microscopio, ora così abbondanti da costituire un sedimento biancastro, dello spessore di qualche centimetro (depositi mucosi e purulenti).

Pagina 202

Gli urati formano dei sedimenti, non di rado assai abbondanti, di colore variabile dal bruno sporco al bruno mattone a cagione della sostanza colorante dell’orina che Fig. XXXIV. trascinan seco nella loro precipitazione (sedimenti laterizi), e si riconoscono perchè si sciolgono riscaldando l’orina, e perchè, trattati con acido cloridrico (facendone passare una goccia tra i due vetri del preparato), lasciano precipitare i caratteristici cristalli d’acido urico.

Pagina 223

Finalmente, altre cellule (Tav. 1a fig. 8) che non si saprebbe se più ascrivere ai leucociti od agli endotelî; esse variano in grossezza da 7 a 30 µ; le forme più grosse contengono, il più, dei granuli d’adipe, talora così abbondanti che l’elemento non appare che come un grosso accumulo di goccioline grasse (corpuscoli granulosi). Altre di queste cellule hanno subìto una degenerazione che diremmo cistica; in esse, cioè, si è formato un grosso vacuolo chiaro, pieno di siero, il quale, aumentando, oltre al far ingrossare la cellula, spinge il nucleo ed il protoplasma di questa alla periferia. In qualche caso una sola cellula contiene 2 o 3 di questi grandi vacuoli.

Pagina 60

Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

517408
Venanzio Giuseppe Sella 3 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Esso ha il peso specifico = 2,00, bolle alla temp. di +30° e produce all’aria abbondanti vapori volatilizzandosi e combinandosi coll’umidità di questa.

Pagina 211

Il suo peso specifico è 4,95, riscaldato a -+107° fonde, a +183°, bolle con abbondanti vapori rosso-violacei che condensandosi riprendono lo stato solido.

Pagina 252

La calce in breve tempo si riscalda, esala abbondanti vapori, e cade in polvere. Questa polvere è la calce estinta, si raccoglie, si passa al setaccio, e si conserva pel bisogno in fiasco ben otturato. Quando si vuole produrre la combinazione della calce col bromo si pone nel compartimento a destra uno strato di calce estinta dello spessore di un mezzo centimetro circa, quindi nel mezzo della calce si introduce una piccola capsula di vetro o di porcellana contenente circa 20 parti di bromo liquido per 100 parti di polvere di calce; si ricopre il compartimento, e quando la calce ha preso un coloramento rosso di carne intenso, il nostro bromuro di calce sarà fatto, ed atto a servire.

Pagina 476

Scritti

532538
Guglielmo Marconi 1 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
  • Roma
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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La biologia e la chimica vanno aumentando e migliorando il prodotto della terra, che fedelmente ubbidisce e risponde con prodotti sempre migliori e più abbondanti.

Pagina 405

Storia sentimentale dell'astronomia

535303
Piero Bianucci 1 occorrenze

In più Cecilia scopre che, benché nelle stelle si trovino anche gli elementi pesanti esistenti sulla Terra, l’idrogeno e l’elio sono enormemente più abbondanti. In particolare, nelle stelle c’è un milione di volte più idrogeno che sul nostro pianeta. Che le stelle siano fatte essenzialmente di idrogeno ed elio sarà un dato fondamentale per comprendere l’origine della loro immensa produzione di energia.

Pagina 234

Sul clima di Vigevano. Risultati di osservazioni fatte in questa città per 38 anni (1827-1864) dal cavaliere Dott. Siro Serafini calcolati e dedotti da G. V. Schiaparelli

536337
Schiaparelli, Giovanni Virginio 3 occorrenze
  • 1868
  • Francesco Vallardi
  • Milano
  • meteorologia
  • UNIPIEMONTE
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Pioggie abbondanti in estate daranno una stagione temperata, in autunno produrranno inondazioni. Noi trascriviamo qui dai registri alcune annotazioni relative alle grandi siccità ed alle pioggie più prolungate.

Pagina 72

Ecco alcune annotazioni estratte dai registri intorno agli inverni più abbondanti di neve.

Pagina 75

Le nevicate non furono troppo numerose, ma assai abbondanti. La neve era però tutta dileguata il primo di marzo.

Pagina 76

Sulla origine della specie per elezione naturale

538108
Carlo Darwin 6 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Thouin infatti ha trovato che tre specie di Robinia, le quali producevano semi abbondanti sul proprio tronco, e che potevano innestarsi senza ostacolo grande sopra altre specie, tutte le volte che erano così innestate divenivano infeconde. D'altra parte, certe specie di Sorbus, innestate sopra altre specie, producevano il doppio dei frutti che solevano dare sul proprio tronco. Quest'ultimo fatto ci ricorda il caso straordinario dell'Hippeastrum, della Lobelia, ecc., che producono semi più abbondanti, quando sono fecondate dal polline di specie distinte, che quando sono fecondate dal loro stesso polline.

Pagina 254

Niuno può indovinare, prima della esperienza, se un dato animale sia per generare una prole allo stato di reclusione, o se una pianta esotica darà semi abbondanti quando sia coltivata, nè potrà stabilire quale delle due specie di un genere produrrà ibridi più o meno sterili. Finalmente quando gli esseri organizzati sono posti per parecchie generazioni sotto condizioni di vita innaturali, essi sono estremamente soggetti a variare, e ciò si deve, a mio avviso, al loro sistema riproduttivo che fu specialmente colpito, quantunque in grado minore di quello che precede la sterilità. Altrettanto avviene per gl'ibridi, perchè nelle successive generazioni sono eminentemente variabili, come fu osservato da ogni esperimentatore.

Pagina 257

Nell'esaminare gli ultimi depositi delle varie parti del mondo si è osservato dappertutto che alcune poche specie esistenti sono comuni anche a quei depositi, ma che nei mari immediatamente vicini rimasero estinte; o viceversa, che alcune sono attualmente abbondanti nel mare vicino, ma sono rare o mancano affatto in questi particolari depositi. Si ha una lezione eccellente, quando si riflette all'accertata frequenza delle migrazioni degli abitatori dell'Europa nel periodo glaciale, che forma una parte solamente di un intero periodo geologico; e parimenti quando si pensa ai grandi cambiamenti di livello e ai disordinati e grandi cambiamenti del clima, non che alla prodigiosa lunghezza del tempo, che si verificarono nel medesimo periodo glaciale. Può nondimeno dubitarsi che in qualche parte del mondo si siano accumulati dei depositi sedimentari, contenenti avanzi fossili, nella stessa superficie, per tutta la durata di questo periodo. Non è supponibile, per esempio, che il sedimento presso la foce del Mississippì siasi depositato durante tutto il periodo glaciale, nei limiti di profondità in cui gli animali marini possono prosperare; perchè noi sappiamo che nelle altre parti dell'America avvennero in quest'epoca grandi mutazioni geografiche. Quando questi strati, che furono depositati nelle acque basse alla foce del Mississippì, in qualche fase del periodo glaciale, si saranno sollevati, gli avanzi organici probabilmente saranno apparsi e poi scomparsi a diverse altezze, secondo la migrazione delle specie e i cambiamenti geografici. E in un'epoca avvenire molto remota, se un geologo studierà questi strati, potrà sentirsi inclinato a concludere che la durata media della vita dei fossili, colà sepolti, fu più breve di quella del periodo glaciale, mentre al contrario sarebbe stata realmente più lunga, perchè avrebbe cominciato prima dell'epoca glaciale e sarebbe arrivata fino all'epoca attuale.

Pagina 282

Onde comprovare la verità di questa induzione ho disposto le piante di dodici paesi e gli insetti coleotteri di due distretti in due masse quasi uguali, ponendo le specie dei generi più ricchi separatamente da quelle dei generi poveri; ed ho sempre trovato una proporzione superiore di specie variabili nei generi più abbondanti. Di più, fra le specie dei grandi generi che presentano delle varietà, il numero medio di queste è invariabilmente più forte di quello delle varietà spettanti alle specie dei generi più piccoli. Questi risultati sussistono anche quando si faccia un'altra divisione e si tolgano dalle tavole tutti i generi più scarsi, i quali non contengono più di quattro specie. Questi fatti hanno un'altra portata nell'ipotesi che le specie non siano che varietà permanenti e bene staccate; perchè dovunque vennero formate molte specie dello stesso genere, oppure, se l'espressione è lecita, dove la fabbricazione delle specie era in corso, noi dobbiamo generalmente aspettarci di rinvenirla ancora in azione, tanto più che abbiamo ogni motivo di credere che il processo di fabbricazione delle nuove specie sia assai lento. Ciò avviene senza dubbio se le varietà sono da considerarsi come specie nascenti; mentre le mie tavole stabiliscono chiaramente che, in massima generale, dovunque formaronsi molte specie d'un genere, le medesime specie presentano un numero di varietà o di specie nascenti superiore alla media. Questo non toglie però che qualche genere abbondante non sia presentemente molto variabile e in grado d'accrescere il numero delle sue specie, oppure che qualche genere piccolo si trovi in uno stadio di variazioni e di aumento. Se fosse altrimenti, ciò sarebbe assai fatale alla mia teoria; tanto più che la geologia c'insegna chiaramente che alcuni generi piccoli sono cresciuti assai nel corso dei tempi e che altri generi grandi sono giunti al massimo loro sviluppo, indi declinarono e scomparvero. A noi interessa stabilire che nei luoghi in cui si formarono molte specie d'un genere, generalmente ne sorgono anche oggi molte altre: e questo è un fatto.

Pagina 59

Consultai anche alcuni osservatori esperti e sagaci, e dopo discussione, i medesimi aderirono a questi risultati, Sotto questo aspetto, dunque, le specie dei generi più abbondanti somigliano alle varietà più di quelle dei generi più poveri. Si può esprimere altrimenti questo concetto col dire che nei generi più ricchi, nei quali un certo numero di varietà o di specie nascenti superiori alla media sia per formarsi, molte specie già formate rassomigliano in qualche modo alle varietà, distinguendosi fra loro per una somma di differenze minore della consueta.

Pagina 60

., alcune piante rarissime sono molto abbondanti nei pochi punti in cui si trovano: inoltre le piante sociali rimangono tali, cioè abbondanti pel numero degli individui, anche agli estremi confini della loro regione. Si può pensare in questi casi che una pianta sarebbe esistita solamente in quel luogo, in cui le condizioni della vita le riescissero vantaggiose, in modo che molte esistessero insieme, per salvarsi così dall'intera distruzione. Debbo aggiungere che i benefici effetti degli incrociamenti frequenti e gli effetti dannosi delle fecondazioni fra individui molto affini, hanno pure la loro influenza in questa circostanza; ma non voglio estendermi qui sopra questa scabrosa questione.

Pagina 70

Topografia e clima di Milano

541709
Schiaparelli, Giovanni Virginio 1 occorrenze
  • 1881
  • Francesco Vallardi
  • Milano
  • meteorologia
  • UNIPIEMONTE
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Si è trovato, che le apparizioni delle aurore boreali seguono il medesimo periodo nella loro intensità e frequenza; ed infatti, negli anni abbondanti di macchie solari, questi splendidi fenomeni si presentano anche da noi meno rari del consueto. L'ultima delle apparizioni più notevoli d'aurora boreale è stata qui notata il 24 ottobre 1870, e nei prossimi anni si potrà aspettarne delle altre.

Pagina 43