Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Signorilità

198577
Contessa Elena Morozzo Della Rocca nata Muzzati 1 occorrenze
  • 1933
  • Lanciano
  • Giuseppe Carabba Editore
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Una cura speciale della padrona di casa deve essere rivolta alle spazzole, che vanno lavate spesso con un granello di soda nell'acqua calda, facendo in modo che solo le setole vi vengono immerse, e che vanno poi abbondantemente risciacquate. A capo del letto deve, naturalmente, pendere un'imagine sacra. L'arte italiana possiede Madonne magnifiche e Cristi e Santi di tutti i tempi e di tutti i Sommi, ciò che rende facile la scelta. Per camera di sposi, la più adatta è una Vergine col bambino; ben a ragione è molto diffusa quella di Nicolò Barabino, «quasi oliva speciosa in campis», suggestiva e deliziosa. Anche il quadretto-ricordo della prima Comunione è un ricordo caro ai cuori femminili, che lo tengono volentieri accanto al loro letto per tutta la vita. E per questo esso dovrebbe esulare dalle solite volgari litografie, avere un carattere d'arte, ed essere bene incorniciato. In quanto alle acquasantiere, esse sono un po' passate di moda e si vedono soltanto nelle camere in stile; ora vanno anche in cuojo. E il cuojo è trattato in modo che appare dorato, bronzato, colorato in mille toni pastosi, pieno di luce e di duttilità. L'acquasantiera che l'Artigiano italiano regalò a Romano Mussolini, ideata e eseguita da Antonietta Cesa, ha, in alto, la forma di un capitello con due nicchie: nel capitello spicca una croce d'oro sfumato, adorna di rose sotto cui un pettirosso canta... grazioso richiamo alla leggenda dell'uccello gentile che, posando sul cuore di Gesù in Croce, ebbe macchiato il petto del Sangue divino. Le due nicchie contengono un cero benedetto e un ramo d'olivo. In basso, il cuoio è foggiato a piccolo recipiente per ricevere l'acqua lustrale, e dei fiori balzano a circondarlo con i loro steli rosati. In quanto ai tappeti, è inutile ripetere quanto fu scritto a proposito di quelli da salotto. Raccomando alle amabili lettrici di farne qualcuno da sè, lavorando sul canovaccio con grossissima lana, oppure lavorandoli con enormi ferri, e scegliendo belle tinte e bei disegni.

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