Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il successo nella vita. Galateo moderno.

174466
Brelich dall'Asta, Mario 5 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
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. - A questa parte della nutrizione serve anzitutto l'albumina, ossia quella sostanza chimica che conosciamo il meglio dal bianco dell'uovo, ma che è contenuta abbondantemente anche nella carne, nel latte e nei legumi. Non hanno invece contenuto d'albumina, o soltanto in quantità minima, la farina, le patate e lo zucchero. Questi prodotti alimentari o non contengono assolutamente albumina, o sono poveri d'albumina, e consistono in maggior parte di cosidetti idrati di carbonio, che sono combinazioni chimiche di carbonio, idrogeno ed ossigeno. Idrati di carbonio in forma pura sono la farina d'amido e lo zucchero. Questi contribuiscono allo sviluppo del corpo molto meno che l'albumina, ma sono invece importantissimi per il secondo scopo della nutrizione, quello cioè di fornire energia per il lavoro. Come in una macchina a vapore, per ottenere un lavoro, è necessario che bruci del carbone, così nel corpo umano devono consumarsi, « venir bruciate » le sostanze nutritive, onde si abbia una produzione di lavoro, rispettivamente d'energia, sia che nell'economia domestica del corpo si tratti del lavoro del cuore, dei polmoni o del canale digestivo, sia che per i lavoratori intellettuali si tratti dell'attività del cervello, o per gli operai dell'attività dei muscoli. Ripetiamo in poche parole ciò che abbiamo detto: dobbiamo distinguere tra albumina ed idrati di carbonio. L'albumina serve allo sviluppo del corpo, gli idrati di carbonio servono quali fonti di energia. E, per completare le nostre parole aggiungeremo ancora che l'albumina può servire anche come fonte d'energia e così sostituire gli idrati di carbonio, mentre invece gli idrati di carbonio non possono mai sostituire l'albumina, ch'è assolutamente necessaria per lo sviluppo del corpo. Oltre all'albumina e agli idrati di carbonio, si abbisogna per la nutrizione anche di acqua e di sostanze minerali. Il grasso non è una sostanza nutritiva indispensabile: per le sue funzioni nella nutrizione, esso appartiene completamente alla categoria degli idrati di carbonio. Cosa accade se una persona prende in sè più nutrimento, di quanto le è necessario? Essa lo immagazzina nel suo corpo, e precisamente in forma di grasso, sotto la pelle, tra i muscoli e gli organi. Questo grasso serve al corpo come riserva, che esso consuma ogni qualvolta la nutrizione che riceve da fuori non sia bastante. Chi dunque mangia troppo, diverrà grasso, chi mangia troppo poco, diverrà magro, supposto sempre, che si tratti d'un organismo sano. Noi conosciamo bene le più importanti regole fondamentali della nutrizione, note generalmente già dai tempi remoti. Per poter misurare il valore d'energia del nutrimento, si usano le cosidette « calorie », ossia quella stessa unità che si adopera anche per misurare e significare la produzione di calore delle sostanze combustibili. Una «caloria» è la quantità di calore necessaria per riscaldare, ossia elevare di 1 centigrado la temperatura di 1 chilogrammo (1 litro) d'acqua. 1 grammo di zucchero o di amido (idrati di carbonio) ha quattro calorie, vale a dire può, bruciando, riscaldare un chilogramma d'acqua di 4 centigradi. Anche un grammo d'albumina ha 4 calorie, mentre invece 1 grammo di grasso ha 9 calorie. Il grasso ha dunque un valore riscaldante, rispettivamente nutritivo molto superiore a quello dell'amido, dello zucchero, della farina, ecc. Coll'aiuto di quest'unità di misura chiamata « caloria », si è potuto constatare e fissare d'una parte quale valore nutritivo abbiano i singoli alimenti, d'altra parte di quante calorie abbia in media bisogno il corpo umano giornalmente. Con ciò è divenuto possibile in teoria, di calcolare approssimativamente quella quantità di ogni specie di alimenti, che è necessaria per soddisfare al bisogno di nutrizione d'una persona, senza che la stessa ingrassi o dimagrisca. Così per esempio hanno: 100 grammi di carne di manzo, magra .... 122 calorie 100 » di prosciutto............................ 397 » 1 uovo di gallina, di circa 47 grammi............ 73 100 grammi di burro......................................756 » 100 » di formaggio svizzero.............. 340 » 100 » di pane di frumento............ 229 » 100 » di pane di segala............... 203 » 100 » di piselli............................. 300 » 100 » di maccheroni.................... 340 » 100 » di patate.............................. 88 » 100 » di zucchero......................... 383 » 100 » di frutta fresche................. 60 » 100 centimetri cubici di latte...................... 67 » 100 centimetri cubici di birra stagionata........... 47 » Un uomo di circa 70 chilogrammi ha ogni giorno bisogno approssimativamente di: 1680 calorie - in stato di completo riposo e quiete 1890 » - in stato di riposo a letto 2100 » - in stato di riposo, nutrendosi normalmente; 2520 » - in stato di riposo, rimanendo a casa 3360 » - se lavora moderatamente; 6720 » - se occupato con un lavoro pesante Donne abbisognano in media del 10 per cento in meno. L'intensità però di assimilazione varia molto da individuo a individuo. Per pratica si sa, che vi sono forti mangiatori magri e viceversa persone che patiscono la fame e che nondimeno sono grasse, a seconda della disposizione individuale. Alcuni possono consumare moltissimo grasso, senza ingrassare, altri invece devono essere molto moderati nel consumo di grassi; ad alcuni le frutta sono ottimo ed efficace nutrimento, ad altri cagionano una digestione più rapida e perciò meno perfetta e conseguentemente li fanno dimagrire. Per quanto dunque la teoria delle calorie abbia in sè e nei riguardi della generalità un grande valore, nei riguardi di moltissimi singoli essa appare inapplicabile. A ciò va aggiunta la difficoltà di stimare e classificare gli alimenti secondo il loro valore di calorie. Specialmente in case private sarebbe molto difficile di far la cucina scrupolosamente a seconda delle calorie, perchè in tal caso prima di cominciare a preparare iI cibo, tutte le vivande nonchè gli ingredienti, dovrebbero venir pesati ancora in stato crudo. Fortunatamente esistono delle misure più pratiche e più comode, secondo le quali si può e si deve controllare le proprie condizioni di nutrizione, e queste sono precisamente la tensione dei nostri vestiti, la pesa e lo specchio. Con lo aiuto di questi semplici mezzi ausiliari ognuno è in grado di controllare de sè le proprie condizioni di nutrizione. Qui però si deve notare che quella norma molto conosciuta e diffusa, secondo la quale ogni persona deve pesare tanti chilogrammi, quanti centimetri è più alta di un metro (per esempio, un uomo di 165 centimetri dovrebbe pesare 65 chilogrammi), nei singoli casi è altrettanto inapplicabile, come la rigida teoria delle calorie. Perchè come l'assimilazione varia nei singoli individui, così differisce anche la costituzione dei diversi individui. Uno ha le ossa forti e pesanti e pochi tessuti congiuntivi, un altro invece ha la struttura ossea molto delicata e più contenuto grasso; questi ha le gambe corte, quegli le ha invece lunghe. Per un corpo medio, ideale, i numeri di cui sopra potrebbero corrispondere, ma volendoli applicare praticamente per ogni singolo individuo, potrebbero portare a risultati fallaci ed ingannevoli. Partendo ora dalle nozioni sopra esposte, l'antica disciplina considerava tutto il problema della nutrizione come un processo chimico ed ha immaginato che tutte le sostanze chimiche necessarie potessero venir prodotte artificialmente ed introdotte in brevissimo tempo nell'organismo in forma di pillole. Il fisiologo tedesco von Bunge fece anche esperimenti e nutrì alcuni animali con un « latte artificiale » ch'egli stesso aveva prodotto nel suo laboratorio. La conseguenza di quest'esperimento fu, che gli animali sottoposti a questa « cura del latte artificiale », in breve tempo perirono tutti uno dopo l'altro. Questo prova, che oltre all'albumina, agli idrati di carbonio, all'acqua e alle sostanze minerali, ci deve essere nel nutrimento ancora qualcosa che noi non possiamo produrre artificialmente, perchè è un prodotto della vita stessa. Il più importante di questi prodotti è quello ben noto sotto il nome di vitamina, la cui presenza sta in relazione con l'influenza della luce del sole. Le vitamine esistono soltanto dove vive la natura e vengono distrutte tostochè i mezzi commestibili in cui si trovano (legumi, frutta, latte) in seguito ad una prolungata cottura o scottata con acqua bollente, subiscano un mutamento, o anche se essi fossero conservati troppo a lungo. Quanto più un nutrimento è naturale, quanto meno i legumi, il latte, le frutta, vengono sottoposti a mutamenti, tanto più sono sani, tanto più la formazione delle cellule del nostro corpo procederà liscia e naturale, tanto più resistente sarà il nostro corpo e tanto più a lungo conserverà la sua giovinezza. Oltre alle vitamine, è di grande importanza per l'igiene dell'assimilazione - secondo le constatazioni di Ragnar Berg - la regolare provvista del nostro organismo di cosidetti sali basici. Questi sali sono contenuti abbondantemente in certe specie di legumi, per esempio nelle carote, nelle barbabietole, in tutte le insalate verdi, nei pomodori, in tutti i generi di cavolo, nei cetrioli, nei fichi, nelle prugne, nei limoni e nelle arance. Si trovano abbondanti anche nel pane di puro frumento e nelle patate, mentre invece si trovano appena, molto scarsi, negli asparagi e nei cavolfiori. Nelle lenticchie e nell'uva orsina mancano quasi del tutto. Viveri contenenti, rispettivamente producenti acidi nel senso di Ragnar Berg, sono la carne, il pesce e le nova. Se vogliamo mantenerci stabilmente sani, dobbiamo stabilmente consumare una maggiore quantità di alimenti che contengono sali basici e per non eliminare poi questi sali dai cibi e non distruggerli, bisogna cuocere i legumi nel proprio sugo non troppo a lungo e non su fuoco troppo caldo, in modo ancora da conservar loro in gran parte il sapore e la fragranza naturale. La preparazione industriale degli alimenti è spesso dannosa dal punto di vista igienico, inquantochè mediante la fabbricazione vengono allontanate dagli alimenti stessi parti preziose per la nutrizione, come ciò è il caso nella farina macinata molto finemente e nel riso brillato.Il ritorno alla farina più oscura, ruvida, ma più ricca di contenuto ed al pane nero od a quello di frumento granelloso, sarebbe quindi importante e molto raccomandabile. Tutti questi riconoscimenti, che a ragione tendono a rendere di nuovo l'alimentazione più naturale e più sopportabile, condussero nelle loro forme più acute alla cosidetta cucina cruda. I seguaci della cucina cruda, partendo dall'idea che l'energia del sole immagazzinata nelle piante, passa in questo modo nell'uomo, rispettivamente diventa energia umana, si nutrono principalmente di frutta e legumi crudi. Senza dilungarci in particolari, rammentiamo soltanto che la cosidetta cucina cruda è un sistema di nutrizione unilaterale, che, applicato ragionevolmente, può condurre allo scopo che si prefigge, però dovrebbe essere sempre accompagnato da un controllo medico. Sebbene anche la cucina cruda si astenga dal consumo di tarianismo, il quale ripudia bensì ogni sorta di carne ed anzi, nelle sue forme estreme, anche altri prodotti animali (uova, latte, formaggio), nondimeno si permette il consumo di frutta e legumi cotti. Il vegetarianismo è molte volte conseguenza di particolari concezioni del mondo e della vita, come lo è in misura speciale nel caso della dottrina indiana del Mazdaznan, la quale vuol far conseguire agli uomini la redenzione per mezzo della spiritualizzazzione e ripudia ugualmente il consumo di carne. Sebbene basati esclusivamente su principi etici, i precetti della dottrina del Mazdaznan hanno molta somiglianza con le nostre moderne vedute sulla assimilazione corrispondente alle norme igieniche. Prescindendo dalla parte qualitativa della nostra nutrizione, dobbiamo prendere in considerazione anche i suoi rapporti quantitativi. La maggior parte degli uomini mangiano troppo. La conseguenza di ciò è che essi non sono più capaci di sentire un sano appetito. Questo viene piuttosto costantemente eccitato o stuzzicato mediante cibi fortemente drogati e salati, ghiottonerie e cibi piccanti e pesanti, sicchè il palato non è più assolutamente capace di reagire a nutrimenti semplici. Anche in questo riguardo molto si può migliorare con una nutrizione naturale e non eccitante. Soltanto coloro il cui appetito viene stimolato già dalla vista di un pezzo di pane asciutto, sono in questo riguardo perfettamente sani. Compendiamo ora queste nostre considerazioni nella seguente domanda:

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Chi voglia farlo, troverà facilmente un libro che tratta ampiamente di questa materia e da cui potrà attingere abbondantemente consigli e indicazioni. Del resto ogni persona che si dedica ad esercizi ginnastici, dovrebbe farsi socio d'una società ginnastica, rispettivamente frequentare dei corsi di ginnastica, nei quali non soltanto può settimanalmente più volte esercitare a fondo il suo corpo, ma può anche ricevere istruzioni e razionali indicazioni per la cultura individuale del suo corpo. La mattina, appena svegliati, si salti di un colpo giù dal letto e si cominci subito, a finestre aperte, la ginnastica mattutina. Appunto quel tempo che molti uomini, dopo essersi destati, passano a letto col capo pesante, prima di decidersi a levarsi può venir assai più vantaggiosamente dedicato alla ginnastica di camera, per la quale bastano perfettamente da 10 a 15 minuti. Come questa ginnastica possa venir eseguita, lo mostrano i seguenti esempi, che però non sono da considerarsi come unica guida adottabile (vedi la figura)

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Specialmente quelle parti del corpo che sudano più abbondantemente, come le cavità delle ascelle, i genitali, i piedi, devono venir lavate molto accuratamente. Ove si trascuri questo anche un solo giorno, gli avanzi di sudore e di pelle squamata si decompongono, ne segue una putrefazione albuminosa, i cui prodotti che hanno un odore sgradevole - si attaccano non soltanto al corpo, ma passano anche nella biancheria e nei vestiti e nell'aria. Naturalmente persone che lavorano fisicamente ed abitanti di città devono curare ancora molto più la pulizia della loro pelle, che non una persona che vive in un'aria senza polvere e fuliggine, menando una vita sedentaria. E' chiaro anche, che per la pulizia del corpo non basta sempre e solo l'acqua fredda, ma sono necessari anche sapone ed acqua calda. Ora dunque ci si presenta la domanda: Dobbiamo prendere il bagno caldo o freddo? La risposta a questa domanda dipende anzitutto dall'organismo della singola persona, dalla sensibilità della sua pelle, inoltre dall'abitudine, dalla stagione e dalla temperatura del locale. Per una pelle normale, che sopporta tutto, il meglio è se il quotidiano lavacro di tutto il corpo viene eseguito con acqua fredda o temperata secondo la temperatura della stanza. Per il bagno più a completo, che si deve prendere a seconda del bisogno due o tre volte alla settimana, corrisponde meglio l'acqua calda, che non deve però mai sorpassare i 38 centigradi. Per il lavacro del viso e delle mani è meglio usar sempre acqua fredda. Questa rinfresca e col suo stimolo rende una pelle mal curata e sensibile, più forte e più sana. Anche dopo ogni bagno caldo sta bene prendere una breve doccia fredda. L'alternarsi del caldo e del freddo è un ottimo allenamento per i vasi sanguigni della pelle e la doccia fredda è particolarmente raccomandabile nella stagione fredda, perchè preserva dal raffreddore, che subentra assai facilmente per esempio quando immediatamente dopo il bagno caldo ci si deve esporre alla temperatura della strada, ciò che avviene specialmente se si frequenta un bagno pubblico. Oltre che dal punto di vista della pulizia del corpo, i bagni caldi sono importanti anche per il trattamento di certe malattie. Essi cagionano anche un sensibile dilatamento del vasi sanguigni ed in conseguenza dell'aumentato afflusso di sangue un aumento dell'assimilazione della pelle. Nell'acqua calda si staccano anche più presto le cellule epidermiche, sicchè già anche per questo motivo la pelle si deve rinnovare più rapidamente. Non si devono però usare a tale scopo bagni caldi costantemente e regolarmente, perchè l'uso frequente di bagni caldi rende la pelle floscia ed anche perchè rinfrescano meno. Dopo il bagno caldo si riposi almeno mezz'ora. Per una persona sana, con pelle normale, due bagni caldi settimanalmente sono assolutamente bastanti. Tutti gli altri lavacri vengano fatti con acqua fredda. Uomini con la pelle sana, dopo ogni applicazione d'acqua fredda hanno la sensazione d'una gradevole corrente calda attraverso il corpo. Chi però dopo il bagno freddo è percorso da brividi e non può riscaldarsi dovrà evitare tali bagni. Bagni freddi sono del resto raccomandabili soltanto al corpo che prima di prenderli sia caldo, dunque dopo l'alzarsi da letto alla mattina, dopo esercizi ginnastici, dopo un bagno caldo. Persone nervose e bambini devono prima abituarsi ai bagni freddi e specialmente alle docce fredde (che del resto fanno anche un effetto equivalente ad un leggero massaggio), e perciò si mettano con prudenza sotto al getto d'acqua. La doccia fredda naturalmente non deve durare a lungo: basta mezzo minuto. In generale è meglio bagnarsi più spesso, ma sempre per breve tempo. Bagni prolungati in acqua contenente calcina, producono una pelle ruvida ed asciutta. Chi ne ha il tempo e l'occasione, dovrebbe prendere ogni due o tre settimane anche un bagno di sudore, sia in forma di bagno d'aria calda, oppure di bagno a vapore. La traspirazione che ne segue, inturgidisce la pelle, apre e pulisce i pori ed i canali secretori delle glandole, ed allontana dalla superficie della pelle tutte le sorte di magagne. Tali bagni sono specialmente raccomandabili a persone, che esercitano una professione che li fa poco sudare. Dopo ogni bagno a vapore si prenda una doccia fredda o ci si faccia stropicciare bene il corpo. I bagni di sudore sono anche mezzi curativi e preventivi per infreddature e malattie d'infezione. Mezzi ausiliari adatti per lavarsi e prender bagno, sono le spugne naturali, le spazzole piuttosto soffici e strofinacci. Spugne di gomma lasciano facilmente sulla pelle uno sgradevole odore di caucciù. Per asciugarsi, si faccia uso di asciugamani di tessuto ruvido. Non soltanto è benefico per la pelle la frizione che si può con essi produrre, ma dà una sensazione gradevole anche il calore che deriva dallo strofinìo (specialmente dopo bagni freddi), oltrecciò lo stesso atto dello strofinare dà occasione a un movimento del corpo. Dopo ogni bagno caldo sta bene di ungersi il corpo con olio: ciò è raccomandabile specialmente a persone che hanno la pelle asciutta e ruvida.

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La sostanza midollare è sviluppata in parte abbondantemente, in parte scarsamente, e si può affermare che i capelli in generale tanto più sono forti e buoni, quanto più la sostanza midollare è pronunciata e diffusa. Lo strato più esterno del capello è formato dalla pellicola superiore. Questa consiste di innumerevoli piccolissime squamme, che coprono il capello come le tegole d'un tetto; come nelle pigne, le estremità libere delle squammette tendono verso la cima del capello. Questa proprietà della pellicola superiore rende possibile di constatare presso un singolo capello, anche se privo del bulbo, quale sia la cima del capello. Basta tenere il capello tra il pollice e l'indice e sfregarlo colle dita di qua e di là. Il capello sdrucciolerà sempre avanti in una sola direzione, sicchè in ultimo si tiene tra le dita la cima del capello, come nella resta dell'orzo. La sostanza cornea dei capelli si comporta precisamente come quella della pelle. Assorbe l'acqua e conseguentemente si ingrossa. In alcuni capelli questa capacità d'ingrossarsi è differente, sicchè ne deriva un increspamento di capelli, che varia a seconda dell'umidità dell'aria. La sensibilità con cui i capelli reagiscono all' umidità, li rende atti ad essere adoperati in fini strumenti meteoroligici (igrometri). Increspature e riccioli artificiali perdono nell'aria umida la loro consistenza. I capelli crescono da giù all'insù ossia la parte nuova del capello si spinge avanti in modo che la cima del capello ne è sempre la parte più vecchia. I capelli hanno una data velocità di crescita, che varia a seconda delle differenti parti del corpo in cui si trovano a seconda dell'età della persona e anche sino a un certo grado, a seconda delle stagioni, (d'estate crescono più rapidamente che d'inverno) L'accrescimento medio d'un capello è di 1/3 sino a 1/2 millimetro al giorno. Ogni capello ha anche un limite d'accrescimento, così per esempio la tipica lunghezza dei capelli sulle tempie, sulla nuca è rilevantemente minore che quella dei capelli che coprono il rimanente del capo. Un accurato esame dei rapporti d'accrescimento dei capelli ha inoltre accertato, che contrariamente alla generale credenza, il tagliare i capelli non ne accelera punto la crescita. Dopo tutto quanto si è or detto, è superfluo forse di rilevare a parte, che la celerità dell'accrescimento dei capelli è molto influenzata dalle malattie, sieno queste locali o generali. I capelli sono troppo intimamente legati alle condizioni fisiologiche individuali dell'organismo su cui crescono, per poterli considerare indipendentemente da questo.

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Su un mucchio, che conteneva la carne collocò di sopra gli stomachi, le pelli e gli intestini, per cui la carne non si poteva vedere; sull'altro mucchio, che conteneva gli ossi, sparse abbondantemente lucente grasso: quindi invitò Giove a scegliere. Qual mucchio scelse Giove per il sacrifizio agli dei? - Giove s'accorse della frode: tolto il grasso dalla superficie del secondo mucchio, fu colto da un'ira violenta, vedendo di sotto soltanto ossi. Per punizione, tolse agli uomini il benefico fuoco. Come vennero gli uomini per la seconda volta in possesso del fuoco? - Prometeo ascese ancora una volta all'Olimpo, rubò per la seconda volta il fuoco divino, e lo portò, nascosto in un tubo, sulla terra. Che incarico aveva dato Giove a Vulcano, dio del Fuoco? - Vulcano dovette fabbricare una artistica statua di vergine, che rassomigliasse agli dei. Per renderla perfetta, ciascuno degli dei le fece un dono: Venere le diede la bellezza, Pallade la sapienza, Mercurio l'eloquenza, ecc. Come chiamarono gli dei la vergine formata da Vulcano ad immagine degli dei? - Pandora. A chi destinò Giove Pandora e di chi divenne moglie? - Giove la destinò sposa a Prometeo, ma questi non accettò l'offerta; così Pandora divenne moglie di Epimeteo, fratello di Prometeo, il quale fu principalmente indotto a sposarla per la curiosità e cupidigia, suscitate in lui da un vaso ben chiuso, che Giove aveva dato a Pandora. Cosa conteneva il vaso di Pandora? - Tutti i mali e come unica dote benefica, la Speranza. Ora quando Epimeteo aperse il fatal vaso, tutti i mali ne uscirono, e malattie, cure, affanni, fame e sciagure si sparsero sulla Terra, non risparmiando neanche un luogo abitato da uomini. Chi ebbe pietà degli uomini, quando tutti i mali rinchiusi nel vaso di Pandora si versarono su loro? - Giove, il misericordioso. Egli s'affrettò a rinchiudere il coperchio del vaso, quando già stava per sfuggirci anche la Speranza, sicchè questa rimase agli uomini anche a lato e nonostante le loro molte miserie. Chi era Dedalo? - Un artista straordinariamente destro ed ingegnoso, che fabbricava delle statue che si movevano da sè. Che cosa fece di Dedalo un assassino? - La sua gelosia d'artista, Egli era bensì uno scultore e conosciutissimo; pure appunto uno dei suoi scolari si mostrò al pari di lui valente, sicchè egli temette di venir superato. Questo pensiero gli rese insopportabile la vita, sicchè, per liberarsene, condusse un giorno il suo rivale su una roccia e da lì lo precipitò nel mare. Per salvarsi poi dalle conseguenze del delitto, si diede alla fuga. Dove riparò Dedalo? - Dopo molto errare giunse nell'isola di Creta, dove il re dell'isola Minosse lo incaricò di costruirgli un labirinto, un edificio sterminato con tanti corridoi e vie tortuose, che nessuno, una volta entratovi, fosse capace di trovarne l'uscita. A che serviva il labirinto costruito da Dedalo al re Minosse? - Esso doveva essere l'abitazione del Minotauro, un mostro mezzo uomo - mezzo toro, che secondo la leggenda abitava nell'isola di Creta. Il nutrimento del Minotauro era appunto la carne di quei disgraziati, delinquenti o prigionieri, che Minosse mandava nel labirinto, senza la possibilità di mai più uscirne. Come procurava Minosse abbastanza nutrimento al mostro? - Egli imponeva alle nazioni da lui vinte sacrifici umani. Così p. e. Atene gli doveva sacrificare ogni nove mesi sette giovinetti e sette vergini perchè il figlio di Minosse fu una volta assassinato nelle mura di Atene. Quale fu la sorte di Dedalo? - Dopo alquanti anni egli cadde in disgrazia presso il re, e Minosse lo fece rinchiudere insieme a suo figlio Icaro nel labirinto. Come riuscì Dedalo a salvarsi dal labirinto? - Egli costruì per sè e per suo figlio delle ali, se le attaccò addosso con cera, e, dopo aver ammonito Icaro di non sollevarsi in alto, si librò insieme a lui in aria. Come seguì Icaro il consiglio del padre? - Lo sventato fanciullo dimenticò l'ammonimento paterno, nella gioia del volo salì sempre più in alto, e giunse finalmente tanto vicino al Sole, che la cera delle sue ali si sciolse ed egli precipitò nel mare dove trovò la morte. Chi liberò gli Ateniesi dal tributo umano, imposto loro dal re Minosse? - Teseo, figlio del Re Egeo di Atene si offerse spontaneamente di liberare la sua città e si allestì una nave, che per la sua truce destinazione aveva la vela nera. Il re Egeo diede però al timoniere anche una vela bianca e gli ordinò che nel ritorno issasse la vela soltanto nel caso che Teseo nell'ardita impresa fosse morto, altrimenti issasse la vela bianca, onde il re già da lontano sapesse se il figlio viveva. Come eseguì il suo compito? - Egli approdò a Creta e pregò re Minosse di rilasciare agli Ateniesi il tributo. Quale condizione pose Minosse per rinunziare al tributo di Atene? - Egli esigette da Teseo che ammazzasse il mostro del Labirinto, perchè calcolava che se anche Teseo non fosse caduto vittima del Minotauro non avrebbe trovato l'uscita dal Labirinto. Chi aiutò con una fine astuzia Teseo ad eseguire il suo compito? - Arianna la figlia del re di Creta. Essa diede a Teseo un gomitolo, legò la cima del filo all'entrata del Labirinto e consigliò Teseo di lasciare correre il filo man mano che procedeva, onde nella via del ritorno seguendo il filo, trovasse l'uscita. Quale fu l'esito della lotta tra Teseo ed il mostro? - Dopo una dura lotta Teseo riuscì a vincere il Minotauro e seguendo il filo di Arianna uscì dal Labirinto. Come dimostra Teseo la sua gratitudine ad Arianna per il suo saggio consiglio? - Egli la volle sposare e la indusse ad accompagnarlo sulla sua nave ad Atene. In che isola fecero la prima sosta? - Nell'isola di Nasso, sacra a Dio Bacco. Quando però Bacco che allora s'intratteneva nella sua Isola, vide Arianna, fu tanto ammaliato dalla sua bellezza, che ordinò in sogno a Teseo dormente di imbarcarsi immediatamente, abbandonando Arianna. Che fece Teseo? - Uscì di soppiatto dalla sua tenda e s'imbarcò, e quando Arianna più tardi si svegliò, si trovò abbandonata nell'isola solitaria. Come fu compensata Arianna per il dolore che le fu inflitto? - Bacco le comparve in tutta la sua divina bellezza, la fece sua moglie e dea. Cosa accadde nel frattempo con Egeo? - Egli andava giornalmente sulla vetta d'un'altra rupe in riva al mare e scrutava con nostalgia l'arrivo della nave del figlio. Infine un giorno vide da lontano la sospirata nave. Ma il timoniere aveva dimenticato d'issare invece della vela nera, la bianca e vedendo la vela nera, credette che il figlio fosse morto. Disperato si precipitò nelle onde, ed allora quel mare si chiamò il mare Egeo. Chi era Paride? - Uno dei cinquanta figli del re Priamo di Troia e di sua moglie Ecuba, a cui l'oracolo prima della nascita di questo figlio aveva predetto che invece d'un figlio essa partorirebbe una fiaccola, che avrebbe incendiato tutta Troja. Cosa fece Ecuba col piccolo Paride in seguito a questa profezia? - Essa espose il neonato sul molte Ida, dove fu allattato da una orsa ed allevato da un pastore che ne fece il custode delle greggi reali. Che narra la leggenda delle nozze di Tetide e di Peleo? - Poichè Tetide era di stirpe divina, alle sue nozze parteciparono tutti gli dei e le dee; che la colmarono di doni nuziali; soltanto Eride, la dea della discordia, non fu invitata. Come si vendicò Eride dell'offesa patita? - Aprì la porta e gettò in mezzo alla brigata un pomo d'oro con la leggenda « alla più bella » e sparì. Questo fu il vero pomo della discordia, perchè ciascuna delle dee esigeva per sè il pomo. Come fu risolta la lite insorta tra le dee? - Dopo molte discussioni e dissidi le altre dee si ritirarono; soltanto Minerva, Venere, Giunone continuarono a disputarsi il primato di bellezza, e poichè lo stesso Giove non voleva decidere in persona, comandò a Mercurio di condurre le tre dee sul monte Ida da Paride, il quale era noto come il miglior intenditore della bellezza femminile. Come tentò ciascuna delle dee di corrompere il giudice? - Giunone gli promise di farlo il più potente e più ricco della terra, Minerva di farlo il più saggio fra tutti gli uomini, e Venere gli promise la più bella delle donne. Paride prese il pomo e lo offerse a Venere. Chi era Achille? - Il figlio di Peleo e di Tetide, alle nozze dei quali sorse la lite d ella bellezza tra le dee. Prima della sua nascita gli fu predetta un vita lunga, ma senza gloria, se fosse rimasto a casa; invece una vita breve, ma imperituramente gloriosa, se fosse andato in guerra. La madre angosciosa, per renderlo invulnerabile, lo immerse, subito dopo la nascita, nell'acqua del fiume Stige, che aveva la proprietà di assicurare il corpo contro qualsiasi lezione. Durante l'immersione però essa tenne il piccolo corpo per il tallone, sicchè quel punto rimase nonostante l'immersione, vulnerabile (il tallone di Achille). Come accadde che Priamo riconobbe in Paride il suo figlio esposto? - In occasione dei giochi che si celebravano in Troja, il re pose come premio del vincitore il più bel toro delle sue greggi, che era anche il toro prediletto da Paride. Perchè si presentò anche lui al torneo, ed avendo in lizza riportato vittoria persino sull'altro figlio di Priamo, il prode Ettore, tutti gli domandarono chi egli fosse: fu poi la profetessa Cassandra, figlia anche essa di Priamo, che svelò il segreto della sua nascita. Che incarico diede Priamo al suo ritrovato figliuolo Paride? - Lo mandò in Grecia a cercare una sorella del re, che fu molto tempo prima rapita dal Telamone e condotta in Grecia. Dove approdò Paride? - In Sparta, dove non incontrò re Menelao, che allora stava viaggiando, ma incontrò invece la sua bella moglie Elena, di cui tosto s'innamorò. Elena fu presa d'amore per il bellissimo straniero e si lasciò persuadere di seguirlo a Troja. Che conseguenze ebbe questo fatto? - Il re Menelao di Sparta - per vendicarsi dell'ingiuria - stimolò tutti i principi della Grecia a far guerra a Troja, e così il giudizio di Paride nella gara di bellezza delle dee fu la causa prima della decennale guerra trojana.

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